giovedì 25 ottobre 2012

1954-1960


Cronologia Parte seconda VI
Dall’avvio della televisione
al primo pronunciamento della Corte Costituzionale
(1954-1960)

Il 1 gennaio 1954 iniziano ufficialmente i programmi televisivi regolari  La sede centrale della Rai rimane a Torino anche se inizia il trasferimento della   da Torino a Roma e con esso la prima separazione fra il momento ideativo affidato alla Direzione artistica TV e quello organizzativo ed esecutivo affidato ai centtri di produzione di Milano, Torino e Roma.

Il telegiornale sotto stretto controllo è alle dirette dipendenze del Direttore Generale

 L’azienda opera in situazione di monopolio sostanziale anche se nessuna norma sino a quel momenti vieti esplicitamente ai privati di avviare un’emittente. Sono in gioco tre articoli della Costituzione. L’art 21 sulla libertà d’espressione, l’Art.  41 sulla libertà d’iniziativa economica e l’Art. 43 sulla riserva allo Stato di attività di preminente interesse generale.
 La Rai trasmette una media di 28 ore settimanali. Nel corso dell’anno la rete televisiva che comprende inizialmente la Valle del Po’, la riviera ligure, il litorale tirrenico, la valle dell’Arno, Firenze e la pianura maremmana sino a Roma, viene estesa a tutto il centro del Paese

L’anno inizia con un messaggio appello rivolto all’Azione Cattolica in cui Pio XII rivolge un monito ai responsabili della gestione della televisione affinché siano emanate opportune norme “dirette a fare servire la televisione alla sana ricreazione dei cittadini e a contribuire altresì in ogni circostanza alla loro educazione ed elevazione morale…Coloro specialmente che la Chiesa chiama nell’Azione Cattolica a fianco della gerarchia, comprendano la necessità di intraprendere opportune iniziative per far sentire la loro presenza in questo campo prima che sia troppo tardi”. 

Sul piano politico dopo la sconfitta di De Gasperi, il governo Pella e i fatti di Trieste, si produce la svolta con l’ascesa al vertice del primo cavallo di razza democristiano. Nonostante sia sfiduciato il suo primo Governo, e sia costretto a cedere la poltrona di Palazzo Chigi a Mario Scelba, Amintore Fanfani viene eletto poco dopo  trionfalmente segretario al quinto congresso democristiano poco prima della morte di de Gasperi. In questo contesto la DC decide di attaccare frontalmente la gestione della Rai, facendo di essa un elemento essenziale della rifondazione cattolica degli italiani in funzione certamente anticomunista ma anche sottilmente antiliberale. Secondo Chiarenza infatti “L’anticomunismo di Scelba confluì con le visioni integralistiche e l’efficienza pragmatica di Fanfani e con le preoccupazioni moralistiche della Chiesa, dando vita alla decisione di rinnovare radicalmente la dirigenza della Rai”

L’avvento della televisione coincide praticamente con la terza stagione della Rai. Dopo la breve stagione resistenziale e l’età dei padri dominata dalla restaurazione del vecchio gruppo dirigente torinese SIP proveniente dall’esperienza dell’EIAR inizia inizia quella che Aldo Grasso ha definito L’età dei corsari bianchi. L’indirizzo legale della Rai rimane a Torino nella sede di Via Arsenale 21 ma la Rai si rafforza a Roma lasciando l’antica sede di via delle Botteghe Oscure per trasferirsi in via del Babuino nell’ex Hotel de Russie.

La struttura dirigenziale della Rai è costituita da Antonio Carrelli, presidente membro dell’Accademica dei Lincei e direttore dell’Istituto di Fisica Superiore all’Università di Napoli, Gian Battista Vicentini, ex dirigente della Cereria vaticana, direttore generale, Luigi Bennani vice presidente e un amministratore delegato dal CdA con pieni poteri concentrando praticamente in esso tutto il potere gestionale (sino ad allora era un semplice “consigliere delegato”):  Amintore Fanfani impone come amministratore delegato Filiberto Guala, proveniente dal Movimento laureati dell'Azione Cattolica e che ha maturato un’esperienza dirigenziale come presidente dell’Ina Casa, il grande progetto di edilizia popolare voluto dal leader democristiano.

L’arrivo di Filiberto Guala fu preparato dal richiamo di Pio XII alle “opportune norme” sulla morale TV: Ridomi e Sernesi si dimisero per lasciare spazio alle nuove forze DC (Fanfani). L’esperimento Guala è l’attacco frontale per il dominio e l’indirizzo clericale-cattolico, anticomunista e antiliberale della Rai (ma anche dell’intero Paese). È l’assunzione diretta e scoperta delle leve del potere in TV. È il primo amministratore delegato” (al posto del consigliere delegato) per sottolineare i maggiori poteri: “Che la Rai sia lo strumento pedagogico per eccellenza, il nuovo pulpito, la moderna cattedra…” Fanfani (già per un periodo fervente fascista) ipotizza per il paese un modello sociale di alleanza clericale, valori cattolici, emarginazione delle forze liberali, anticomunismo. Guala introduce la separazione tra il momento ideativo e quello produttivo, e il complesso dei comitati, oltre che l’accentramento delle direzioni a Roma (esclusa quella amministrativa), promuovendo, quindi, tutti elementi per un controllo centralizzato. Gli strenui avversari di Guala furono i “vecchi dirigenti” che la spuntarono, anche in conseguenza del mutato clima politico – ove la corrente di “iniziativa democratica” nella DC spingeva contro l’integralismo fanfaniano. Guala si dimise il 27 giugno 1956

L'avvento di Guala aveva infatti costituito un vero attacco al fortino del gruppo dirigente torinese, in nome del concetto, finora scarsamen­te, applicato, di servizio pubblico e di una concezione del modo di gestire la Rai che si riteneva legittimo ”si identificasse esclusivamente con le esigenze e le scelte della maggioranza” attraverso “la violenta presa di potere da parte di uomini politici che rivendicavano il ruolo di garanti dell’assetto politico generale del Paese. Guala era convinto della superiorità delle idee sulle istituzioni e, in nome di una salda matrice cattolica (molto sensibile a istanze di carattere religioso; ne fa fede la sua de­cisione di finire poi i suoi giorni in una trappa come frate) voleva usare la televisione per “migliorare” gli italiani. A lui si deve il pro­getto di aprire la porta della televisione alla cultura e, in essa, come detto, alla tradizione storica e culturale del cattolicesimo italiano in linea con il progetto politico fanfaniano per l’Italia di realizzare un’alleanza strategica con la Chiesa per l’imposizione di un modello sociale cristiano con la conseguente emarginazione delle forze liberali innestate sul filone degasperiano DC dopo il 1948.

Come primo atto Guala nomina il suo braccio destro all’INA CASE Luigi Beretta Anguissola, vice segretario generale e pone alle dirette dipendenze di costui il servizio opinioni. Due mesi dopo sarà promosso segretario generale.

La direzione del telegiornale passa alle dirette dipendenze del direttore generale e con essa il servizio cinematografico.

Il direttore dei programmi televisivi Sergio Pugliese fu affiancato da Alvise Zorzi per i culturali e da Umberto Pacilio per i programmi per i giovani Al centro di produzione di Milano passante viene affiancato dal cattolico Carretti

Per integrare le nuove leve Guala avvia lo sfoltimento dei vecchi quadri agendo sui limiti di età e su erogazioni straordinarie ai dimissionari volontari.

Il momento realizzativo, ma soprattutto emblematico, di questa ope­razione è il reclutamento dei «corsari» (i partecipanti ai famosi «corsi» di formazione). Da allora la RAI non ha mai più trovato il coraggio e la volontà “politica” di chiamare a raccolta le più giova­ni e brillanti intelligenze del paese.

Punti di riferimento dei «corsa­ri » diventano l’ex cattolico comunista Pier Emilio Gennarini, braccio secolare dell'ammini­stratore delegato ed un altro ex cattolico comunista Mario Motta. Sul lavoro formativo di Gennarini, peraltro non privo di contraddizioni,  la RAI è vissuta a lungo: se 1'azienda nel cor­so degli anni ha espresso una politica editoriale, una capacità in­ventiva, una vivacità produttiva dobbiamo sempre cercare il punto di partenza nel reclutamento dei «corsari». Gennarini guidava un gruppo di rottura; rappresentava il punto di riferimento di «una ciurma di giovani eterogenei ed estranei all'ambiente che, per ra­gioni generazionali e di appartenenza, stentavano a essere assimi­lati al gran corpo dell'azienda”  Ma quando questo gruppo (è con­suetudine citare Furio Colombo, Umberto Eco, Gianni Vattimo) comincia a fare televisione, si capisce che «Guala non voleva una Tv fatta soltanto da cattolici: aveva in mente che la Tv italiana dovesse assumere uno stile che rispecchiasse, a livello popolare di comunicazione di massa, la tradizione storica e culturale e in questa tradizione, la ricca eredita cristiana». Camilleri, pur vincitore del concorso non verrà assunto. Entrerà tre anni dopo.

La televisione diventa così il «motore della politica culturale dei cattolici» Guala viene «fatto fuori» con modi bruschi. Secondo Chiarenza a seguito di un articolo di Alfredo Panicucci apparso su Epoca ispirato da Aldo Passante. Secondo Bernabei per un complotto ordito dal «Circolo del Whist» cui, ignaro, avrebbe partecipato persino Papa Pacelli.

In Francia la televisione interessa solo 1% delle famiglie ma in base ad un piano di sviluppo approvato dal Parlamento rafforza la programmazione. Le journal télévisé est fixé à 20 heures le 1er janvier 1954. Le mercredi 17 mars démarre une autre grande émission de divertissement créée par Gilles Margaritis, La Piste aux étoiles, émission consacrée au cirque et présentée par Roger Lanzac. Suivent deux autres premières à la télévision, le premier jeu télévisé avec Télé Match, présenté par Pierre Bellemare, et le lancement de la première émission culinaire, Art et magie de la cuisine, présentée par Catherine Langeais et le chef cuisinier Raymond Oliver. Le 13 juin, les 24 Heures du Mans sont retransmises pour la première fois à la télévision.Pierre TcherniaJacques Grello et Robert Rocca présentent la première émission d'actualité satirique, La Boîte à sel, dans laquelle de nombreux acteurs comiques participent aux sketches.

La Spagna franchista accusa un grave ritardo rispetto alla Francia e all’Italia ma finisce definitivamente lo stato di quarantena per il regime del generale Franco. Nel 1954 la Spagna entra nell’OCSE. Grazie agli aiuti americani riattiva il proprio settore industriale A partire dal 1954 finisce il periodo di autarchia economica e si apre una fase di lenta apertura del regime e di varo delle prime riforme economiche. Ma il tentativo di apertura non sembre dare i frutti sperati. Il fallimento della politica economica autarchica porta alla lenta adozione di riforme tecniche tese alla liberalizzazione del commercio estero, al rilancio dell’industria e al recupero del settore agrario. Ma dopo una fase di crescita l’economia spagnola nella seconda metà degli anni Cinquanta entra in crisi anche a causa delle spinte inflazionistiche.

Nel campo della radiofonia 1954  si costituisce ufficialmente la Red de Emisoras del Movimiento (REM) di titolarità pubblica. Essa dipende alla Secretaría General del Movimiento, che originariamente riunisce le emittenti progressivamente sorte nel caotico panorama delle onde radiofoniche spagnole negli anni quaranta e cinquanta, con l’introduzione delle emittenti ad onde corte, vincolate alla FET ed alla JONS.

1954

1954 Esce Le lettere da Capri di Mario Soldati, romanzo dell'ossessione che nasce dal conflitto tra sesso e sentimento, vincitore del Premio Strega nel 1954. È un'intricata storia d'amore e gelosie, verità e tradimenti, ambiguità e finzioni intessute nella quotidianità dei protagonisti.

1954 Esce Il prete bello, romanzo di Goffredo Parise. Ambientato nella provincia italiana in epoca fascista, è uno dei primi bestseller  italiani del dopoguerra.

1954 Esce Racconti romani  raccolta di settanta racconti di Alberto Moravia, contenenti stralci di vita quotidiana, che descrivono ogni tipo di vicenda che potesse capitare a determinate persone, appartenenti a diverse classi sociali, nel secondo dopoguerra. Sono descritte situazioni che riguardano il disoccupato, il povero, che cerca di migliorare la propria situazione truffando il prossimo, così come storie sulle classi emergenti. 

1954 Sansoni pubblica La meglio gioventù, raccolta di poesie in friulano di Pier Paolo Pasolini con una dedica a Gianfranco Contini.

1954 Esce postumo Contadini del Sud di Rocco Scotellaro, indagine sociologica, iniziata nel 1950 e rimasta incompiuta, costituita dalla narrazione di storie individuali, fatte dagli stessi protagonisti, molto differenti tra loro: Cosimo Montefusco, bufalaro della piana del Sele, le cui ambizioni non si spingono oltre lo scavar fossi e zappare il proprio terreno; Andrea Di Grazia, coltivatore diretto e democristiano; Francesco Chironna, mezzadro, potatore e innestatore, che si ritiene politicamente indipendente; Michele Mulieri, contadino ed artigiano, anarchico; Antonio Mangiamele, suo intimo amico; Antonio Laurenzana piccolo affittuario di Tricarico. Attraverso le loro testimonianze e alcuni scritti lasciatigli dalla madre, l’autore riesce a dipingere il variegato quadro della civiltà contadina, fatto certamente di dolore e sconforto, ma anche carico di voglia di riscatto dato anche da un certo “risveglio politico”.

1954 Giuseppe Bonaviri scrive Il sarto della stradalunga ambientato a Casale Monferrato dove svolge il servizio di leva come sottotenente medico. Il manoscritto apprezzato da Elio Vittorini, viene pubblicato da Einaudi nella nuova collana "I gettoni".

1954  la CBS è acquistata dal presidente della NBC Jack Benny: comunque il palinsesto della rete non cambia mantenendo anche le stesse stazioni che gestiva in precedenza.

1954 La NBC trasmette, Tonight Show primo programma a colori trasmesso in diretta “from coast to coast”

1954 La Spagna entra nell’OCSE. Grazie agli auiuti americani riattiva il proprio settore industriale

gennaio1954 Modifiche al Terzo Programma radiofonico All'inizio del 1954 to schema del Terzo Programma e modificato con l’antici­po dell'apertura delle 19.30 alle 19.00 e con la divisione della programmazio­ne in due fasce, caratterizzate da due ripartizioni di generi: 19.00-20.15 (ru­briche culturali), 21.20 in poi (programmi ricreativi). Tra le due fasce trova posto il Concerto di ogni sera e il Giornale Radio delle 21.00.

1 gennaio 1954 L’appuntamento con il telegiornale nazionale francese della RTF è fissato alle 20.00

2 gennaio 1954 Siamo alla vigilia dell'inizio ufficiale del servizio televisivo in Italia: La rete televisiva copre il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l'Emilia-Romagna, la Toscana, l'Umbria, il Lazio: raggiunge quasi il 34% della popolazione italiana. I teleabbonati sono inizialmente 24 mila. Canone annuo ammonta a 12.500 lire, il più alto in Europa (due sterline in Inghilterra, 5 mila franchi in Francia). Il prezzo di un televisore oscilla dalle 160 alle 350 mila lire.

3 gennaio 1954 Ha inizio il servizio regolare di televisione Domenica ore 11: telecronaca diretta delle cerimonie di inaugura­zione deli studi di Milano e dei trasmettitori di Torino e di Roma. Il palinsesto della prima giornata comprende:
14.30 Arrivi e partenze prima trasmissione di interviste con note personalità
14.45 Cortometraggio
15.00 Orchestra delle quindici  musica leggera, presenta Febo Conti, regia di Eros Macchi
15.45 Pomeriggio sportivo ripresa in diretta di un avvenimento,
17.30 Le miserie del signor Travet, film di Mario Soldati,
19.00 Le avventure dell'arte: Giambattista Tiepolo prima rubrica culturale a cura di Antonio Morassi,
20.45 Telegiornale (diretto da Vittorio Veltroni)
21.15 Teleclub, rubrica di curiosità culturali e varie presentate da note personalità;
21.45 L'osteria dellla posta primo allestimento in studio in diretta con Isa Barizza Leonardo Cortese Ernesto Sabbatini e Adriano Rimordi, di una commedia di Carlo Goldoni con la regia di Franco Enri­quez
22.45 Settenote,  programma di musica leggera presentato da Virigilio Riento
23.15 La domenica sportiva (già dal primo numero propone risultati, cronache filmate e commenti),
a chiusura dei programmi: Buonanotte Buonanotte (a chiusura dei programmi).

Le trasmissioni vengono irradiate da una rete in VHF costituita dai trasmettitori di Torino-Ererno, Milano, Monte Penice, Portofino, Monte Serra, Monte Peglia e Roma-Monte Mario, servendo nel complesso il 36% circa della popolazione italiana. Da questo giorno radio e TV si dividono i compiti nei confron­ti del pubblico.La TV si inserisce naturalmente nelle aziende nate per la radio. Ne eredita la normativa e ne imita i generi. Anche in RAI, come nelle altre aziende internazionali del settore, la televisione appare subito prioritaria, assorbendo molte delle risorse destinate in principio alla radio

4 gennaio 1954 ore17.30 Il diario di Giulietta, prima trasmissione riservata alle ragazze.

5 gennaio 1954 ore17.30 Le avventure di Rex Rider, prima trasmissione per ra­gazzi.

7 gennaio 1943 ore 21.00 Una risposta per voi prima trasmissione della serie curata da Alessandro Tutolo risponde a questioni di cultura generale rivoltegli dai telespettatori.

8 gennaio 1954 Il teatro si impone come uno fra i principali generi dell’offertas della tv degli esordi: Mario Ferrero dirige Laura Solari, Giorgio Albertazzi e Arnoldo Foà in Candida di Bernard Show

9 gennaio 1954 ore.17.30 Riservato alle signore, prima trasmissione televisiva a cura di Grazia Puglisi.

11-13 gennaio 1954: Si svolge a Parigi la conferenza per gli scambi internazionali di programmi televisivi cui partecipano i rappresentanti degli organismi di radio diffusione di Italia, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Germania, Danimarca: Oltre agli scambi, i servizi televisivi rappresentati si impegnano ad assicurare la trasmissione diretta dei principali incontri della coppa del mondo di calcio

12 gennaio 1954 Nel cinquantenario della morte di Anton P Cechov (1860-1904) va in onda, a partire da questa data, un ciclo di trasmissioni radiofoniche celebrative a cura di Ettore Lo Gatto.

15 gennaio 1954 Mario Landi dirige Così è (se vi pare) con Ubaldo Lay e Teresa Franchini e Fanny Marchiò, commedia pirandelliana allestita in studio per la platea televisiva

16 gennaio 1954 E' trasmesso L'angelo della sera, radiodramma di Fiorino Soldi per la regia di Salussolia.

16 gennaio 1954 Secondo Governo dell’agrario Joseph Laniel. Rimarrà in carica sino al 12 giugno 1954. Segretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione rimane il radical socialista Emile Hugues. Ministro delle PTT rimane l’agrario Pierre Ferri

18 gennaio 1954 Si insedia il primo Governo Fanfani monocolore democristiano in carica sino all'8 febbraio 1954 per un totale di appena 21 giorni poiché non ottiene la fiducia Andreotti diventa per la prima volta Ministro dell’Interno Gennaro Cassiani diventa Ministro delle Poste e Telecomunicazioni. Gaetano Vigo Sottosegretario Dopo il ritiro di Dossetti dalla vita politica, Fanfani è il principale esponente della sinistra democristiana.

19 gennaio 1954 Va in onda Un, due, tre. La trasmissione, basata su  sketch  e parodie di inchieste documentarie all'epoca assai in voga (come quella sulla condizione femminile in rapporto al lavoro o sul viaggio nella valle del Po alla ricerca di cibi genuini, condotta da Mario Soldati), contribuische a far conoscere al grande pubblico la comicità di Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi. Segue alle ore 22.30 Squadra mobile primo telefilm poliziesco trasmesso dalla televisione italiana.

22 gennaio 1954 Iniziano le 59 puntate di Musei d’Italia programma di informazione culturale a cura di Emilio Garroni e Maurizio Dagna andato in onda sino al 1959

26 gennaio 1954 Per la regia di Mario Ferrero Domenica di un fidanzato con Giorgio De Lullo e Bianca Toccafondi è il primo “originale” scritto per la televisione dal giornalista de La Stampa Ugo Buzzolan.

29 gennaio 1954 Franco Enriquez dirige Romeo e Giulietta di William Shakespeare, primo allestimento in studio di un'opera drammatica con Giorgio Albertazzi.

Gennaio - Marzo 1954 Il trimestrale della Siae Lo Spettacolo pubblica il testo integrale del Codice di autodisciplina per la televisione. Il codice si articola in quattro parti (principi generali, norme particolari, criteri d'attuazione e norme relative ai programmi per i minori) e costituisce un vademecum per la censura. Tra i tanti, l'ottavo punto relativo alla moralità dei costumi recita: "i gesti, le parole, il canto, gli atteggiamenti scorretti o indecenti, le volgarità, i sottintesi scurrili od osceni sono proibiti". Libri ed articoli sulla televisione, attribuiranno per anni il codice a Filiberto Guala, che nel gennaio del 1954 è presidente dell'Ina- casa e solo nel giugno dello stesso anno diventa amministratore delegato della Rai. Il codice in realtà è mutuato da direttive morali dei Centri Cattolici Cinematografici CCC, che a loro volta hanno fatto proprie indicazioni di analoghe associazioni americane.

Febbraio 1954 Da un’indagine doxa sulle abitudini degli italiani risulta che gli svaghi più diffusi consistono nello stare a chiacchierare con gli amici (44 % degli uomini e 31 % delle donne), giocare a carte (38% degli uomini), ascoltare la radio (54 % delle donne e 23 % degli uomini). La lettura di libri e giornali, la partecipazione a spettacoli collettivi non figurano fra gli interessi preminenti

4 febbraio 1954: Il ministero dell'Interno dirama a tutte le prefetture una circolare contenente le norme sull'uso dei televisori nei locali pubblici

6 febbraio 1954 Esce Cronache di Poveri amanti di Carlo Lizzani,

8 febbraio 1954: Il senatore democristiano Braschi in un interrogazione al Presidente del Consiglio chiede di conoscere quali norme s'intendono adottare per disciplinare e controllare i programmi televisivi al fine di garantire ai medesimi quel carattere familiare che è proprio di tali spettacoli. Nella risposta si dice che oltre alla Commissione Parlamentare di vigilanza è stato attivato presso il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, un comitato centrale di vigilanza con compiti di indirizzo che ha già esaminato e fatto propri le norme attraverso le quali la stessa Rai ha fissato i principi di ordine educativo a cui intende attenersi.

10 febbraio 1954. Dopo un brevissimo governo presieduto da Amintore Fanfani, Mario Scelba è Presidente del Consiglio a capo di un governo tripartito DC-PSDI-PLI in carica sino al 2 luglio 1955 per un totale di 507 giorni, ovvero 1 anno, 4 mesi e 22 giorni. Gennaro Cassiani e Gaetano Vigo rimangono Ministro e Sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni. E’ un tentativo di ritornare al quadripartito centrista (il PRI garantisce l’appoggio esterno pur senza entrare direttamente nel governo).

16 febbraio 1954 In quattro si viaggia meglio spettacolo musicale nelle regioni italiane con il Quartetto Cetra. La formula è quella del varietà d’impianto radiofonico

25 febbraio 1954 Esce La Spiaggia di Alberto Lattuada

1 marzo 1954 Prende il via Classe Unica nuova rubrica in onda tutti i giorni, tranne il week-end, dalle 19.00 alle 19.30. La radio offre, con questa iniziativa, un contributo di promozione culturale organica e diretta. Le lezioni, coordinate da Luigi Volpicelli, sono articolate in quattro sezioni: discipline storico-letterarie, discipline etico-giuridico-sociali, discipline scientifiche, discipline biologico-antropologiche.

11 marzo 1954. Il mandato alla presidenza di cristiano Ridomi, in scadenza, viene prorogato sino al 2 giugno in attesa dell’insediamento del suo successore ing. Antonio Carrelli.

14 marzo 1954 Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij, con Giorgio Albertazzio, Mattia Sbragia , Bianca Toccafondi e Diana Torrieri è la prima riduzione televisiva con la ­regia di Franco Enriquez. Grande successo: “tutti sono convinti che la tv possa diventare un grande Teatro Nazionale”

24 marzo 1954 Con Uno, due, tre  parte lo spettacolo leggero con Riccardo Billi e Mario Riva. E’ il programma dell’anno. A Billi Riva si succederabnno poi Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Andrà in onda  il giovedi poi la domenica a mezza serata in 77 puntate sino al 1959. Secondo Aldo Grasso “Segna il passaggio dal teatro di rivista alla rivista televisiva, dal disordine polveroso del palcoscenico all’ordine garantito del palinsesto”

26 marzo 1954 “Gli italiani pagano troppe imposte?" , primo dibattito televisivo: vi partecipano i ministri Vanoni e Tremelloni, conduce Libero Lenti.­

26 marzo 1954 Mario Ferrero dirige lo sceneggiato Come le foglie, tratto dal dramma di Giuseppe Giacosa CON Giorgio Albertazzi  Laura solaie Anna Minerocchi

28 marzo 1954 “Nati per la musica", con Gorni Kramer e Lelio Luttazzi

5 aprile 1954 Si apre una serie di 26 trasmissioni dirette da Ernesto De Martino sotto il titolo: Panorami etnologici e folkloristici. Particolare rilevanza scientifica ha il gruppo di trasmissioni dedicato ad alcune regioni o zone italiane (quali la Lucania, la Sabina, la Barbagia, ecc.) ricche di tradizioni popolari. Materiale documentario raccolto sul campo con mezzi tecnici della RAI in collaborazione con il Centro etnologico italiano.

9 aprile 1954 Per la Stagione sinfonica delta RAI, concerto diretto da Fernando Previtali con la partecipazione del pianista Nikita Magaloff. Musiche di Dallapiccola, Hindemith, Beethoven.

10 aprile 1954 Con deliberazione dell'Assemblea generale straordinaria degli azionisti, di­retta ad adeguare lo Statuto all'introduzione del mezzo televisivo, la Società Radio Audizioni Italia assume la denominazione di RAI-Radiotelevisione Italiana

12 aprile 1954 Per il Convegno internazionale di musiche contemporanee - in corso a Ro­ma - la RAI trasmette in diretta sul Terzo Programma, da questa data, tre concerti di musiche stravinskiane. Quello d'apertura, diretto da Robert Craft, presenta in prima esecuzione euro­pea una. recente produzione del compositore russo: Il settimino. Gli altri due concerti, diretti dallo stesso Stravinskij per la RAI, offrono un quadro panora­mico della sua arte, dall’Uccello di fuoco (1910) a Orfeo (1947).

18 aprile 1954 Giorno di Pasqua. Primo collegamento televisivo con il Vaticano per la benedizione Urbi et Orbi di Papa Pio XII.

20 aprile 1954 Prima trasmissione de Il motivo in maschera. Si tratta di un varietà musica­le con concorso a premi, presentato da Isa Bellini, Lelio Luttazzi e Mike Bon­giorno che, ritornato in Italia nel 1953 a girare documentari per la televisione america­na, vi si è stabilito definitivamente, dedicandosi al quiz radiofonico con suc­cesso. La RAI gli affiderà, in seguito, 1'ideazione c la conduzione di un pro­gramma del genere per la televisione: Lascia o Raddoppia?, che prenderà le mosse il 19 novembre 1955.

22 aprile 1954 I cinque sensi sono sei, con Ennio Pandolfi, Antonella Steni e Febo Conti sotto la regia di Mario Landi è un varietà di scenette satiriche

23 aprile 1954 Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini è la prima opera lirica realizzata in studio con la regia di Franco Enriquez dall’Orchestra Infonica della Rai di Milano diretta da Carlo Maria Giulini.

25 aprile 1954: Il senatore socialista Busoni , durante la discussione del bilancio delle poste al senato, chiede per quali motivi la concessione del servizio televisivo sia stata affidata proprio alla Rai e per quali ragioni siano state escluse a priori tutte le offerte private.

27 aprile 1954: Duro intervento del deputato comunista Bruno Corbi alla Camera nel corso dei lavori parlamentari relativi al bilancio delle Poste e telecomunicazioni. Corbi chiede: "Perché la concessione che assicura alla RAI il monopolio radiotelevisivo è stata rinnovata con un anno di anticipo? Perché la convenzione è stata firmata per la RAI dall'allora presidente Ridomi (poi liquidato) e per il ministero dall'ing. Antinori oggi consigliere RAI? Perché l'IRI che detiene il 75% delle azioni RAI ha un solo rappresentante nel consiglio di amministrazione dell'azienda? Corbi poi denuncia due casi di mala informazione, uno dei quali particolarmente eclatante. Alluvione in Calabria: radiocronaca da un elicottero su una zona allagata. Tutto falso perché l'elicottero era a terra con i motori accesi

29 aprile 1954 Il ministro delle poste Cassini, dopo essere stato evasivo al Senato rispondendo a Brusoni  così replica all'attacco di Corbi: "Si rese necessario determinare la futura organizzazione del servizio e dare alla società che avrebbe avuto la concessione sufficienti garanzie per l'immediato inizio dei lavori. "Cassiani sostiene che la scelta migliore era affidare la televisione alla stessa società che aveva in concessione la radio. (Atti Parlamentari. Discussione. Seduta del 29 aprile.)

1° maggio 1954 Entra in funzione il trasmettitore televisivo di Monte Venda.

11 maggio 1954  De Gasperi è eletto presidente dell’Assemblea Comune della CECA, l’embrione del futuro Parlamento Europeo

16 maggio 1954: Si tiene a Firenze il convegno dell' associazione radioabbonati (ARA). Intervengono gli On. Calamandrei, Pieraccini e Schiavetti. Apre i lavori il senatore Mulè. Schiavetti annuncia la presentazione di un progetto di legge per democratizzare la RAI

29 maggio 1954 In collegamento diretto con la Radio Vuticana, solenne cerimonia par la san­tificazione di Papa Pio X, al secolo Giuseppe Melchiorre Sarto.

30 maggio  1954 E’ inaugurato a Monza il nuovo Centro di controllo.

2 giugno 1954 Campionati mondiali di calcio in Svizzera trasmessi per la prima volta i Eurovisione. Segnano un grande successo nei bar con le telecronache di Nicolò Carosio, Vittorio Veltroni e Carlo Baccarelli.

3 giugno 1954 L’accademico Antonio Carrelli Consigliere nel cda Rai sin dal 1944 e vice presidente dal 1951, viene nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai e sostituito alla vicepresidenza da Luigi Benanni. Il democristiano fanfaniano Giovan Battista Vicentini viene nominato direttore generale della Rai. Il manager esterno cattolico Filino Guala, proveniente dall’Azione Cattolica, diventa Amministratore Delegato.

4 giugno 1954 Gli onorevoli Schiavetti, Coroi, Ingrao Mazzoli e Pertini presentano alla Camera la seguente interrogazione: "I sottoscritti interpellano il Presidente Del Consiglio e il Ministro Delle Poste e Telegrafi per conoscere i criteri e i propositi in base ai quali è avvenuta, per quanto riguarda i doveri e la responsabilità del governo, la nomina dei nuovi dirigenti RAI

6 giugno 1954 Nasce l’Eurovisione, prima rete di scambio di programmi tra gli Or­ganismi televisivi di alcuni Paesi aderenti all'Unione Europea di Radiodiffusione e Televisione Il primo collegamento di "Televisione Europa" (Eurovisione) viene effettuatio da Montreux per la “Festa eui Narcisi”. L'Italia contribuisce con riprese dal Vaticano e con una allocuzione di S.S. Pio XII. Telecronista è Vittorio Veltroni Per la prima volta giunge in Italia un immagine televisiva in collegamento da un altro paese.

6-9 giugno 1954 Il IX Congresso PSDI propone una svolta ne confronti del PSI per facilitare la loro rottura con i comunisti

13 giugno 1954 Prima trasmissione televisiva in diretta della 24 ore di Le Mans  

14 giugno 1954 Il Teatro d'Arte Italiano, diretto da Vittorio Gassman e Luigi Squarzina, pre­senta Amleto di William Shakespeare nella versione italiana di Luigi Squarzi­na. Gassman è il protagonista.

16 giugno 1954 Trasmissione in Eurovisione dalla Svizzera della prima partita del Campionato mondiale di calcio.

18 giugno 1954 Governo del leader radicale Pierre Mendès-France. Rimarrà in carica sino al 5 febbraio 1955. Segretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione (à partir du 20 janvier 1955) :  il radical socialista Georges Galy-Gasparrou. Segretario di Stato alle PTT il repubblicano moderato André Bardon

26-29 giugno 1954 Il V Congresso della Democrazia Cristiana  a Napoli segna il trionfo del segretario Fanfani. Rimarrà segretario quasi 5 anni sino al marzo 1959 quando verrà sostituito da Aldo Moro De Gasperi sottolinea la linea di intervento pubblico e di partecipazione operaia alla gestione industriale apprezzando il piano economico del ministro Vanoni che troverà attenzione fra alcuni socialisti come Moranti vice presidente SVIMEZ e Lombardi che appezza la discontinuità di Vanoni rispetto alla linea economica liberista di Luigi Einaudi

28 giugno 1954 Il Signor 5 milioni Serata in onore del "Signor 5 milioni". E' uno spettacolo organizzato per fe­steggiare il raggiungimento dei 5.000.000 di abbonati. Nel corso delta trasmis­sione è reso noto il nome dell’abbonato-record: Alberto Baraldi

29 giugno 1954 Nel quinto centenario della nascita di Angelo Poliziano (1454-1494), va in onda una rievocazione a cura di Edmondo Rho.

Estate 1954 NBC inizia a trasmettere la sua prima serie televisiva a colori The Marriage.

1 luglio 1954 La CLR (Compagnie Luxembourgeoise de Radiodiffusion) cambia denominazione in CLT (Compagnie Luxembourgeoise de Télédiffusion) per manifestare la propria nuovo ambizione televisiva.

20 juillet : Accord de paix de Genève Mendes France mettant fin à la guerre en Indochine.

21 luglio 1954: un gruppo di deputati, tra i quali gli onorevoli Semeraro e Melloni, presenta una interpellanza ai Ministri dell'Interno e delle Poste e Telecomunicazioni per sapere quali provvedimenti si intendano adottare per disciplinare l'uso della televisione nei locali pubblici. I deputati rilevano che in tutto il paese molti locali hanno allestito delle salette per assistere agli spettacoli televisivi all'interno delle quali vengono servite consumazioni a prezzi maggiorati e chiedono di sapere se tale sfruttamento dei programmi televisivi sia o meno autorizzato dall'ente concessionario

30 luglio 1954 Nel Regno Unito viene approvato il Television Act che rende legittima l’emittenza commerciale posta sotto la vigilanza dell’Independent Television Authority

31 luglio 1954  Il capitale della ERI viene ripartito fra la RAI (azionista di maggioranza per il 70%) e l'IRI (30%).

3 agosto 1954 La conquista del K2 In apertura del Giornale Radio delle 13.00 1'annuncio: il K2 (m. 8.611) è sta­to conquistato dagli alpinisti italiani Lino Lacedelli e Achille Compagnoni.

18 agosto 1954 Muore Alcide De Gasperi La radio da notizia e commenta, con servizi speciali, la morte di Alcide De Gasperi a Sella di Valsugana. De Gasperi era stato Presidente del Consiglio dal 1945 al 1953, nella fase della ricostruzione.

Settembre 1954 In Francia iniziano i distacchi delle trasmissioni sulle stazioni regionali della RTF dalle 19h00 alle 20h30.

Settembre 1954 Primo elaboratore elettronico funzionante in Italia e nell'Europa continentale viene istallato al Politecnico di Milano nel sottoscala dell'aula 2SUD

12 settembre 1954 CBS propone il primo episodio della fortuna serie di Lassie. Trasmetterà 588 puntate di 26 minuti (352 delle quali in bianco e nero), diffusée sino al le 24 marzo 1973 

14 settembre 1954 "Le avventure della scienza", a cura di Enrico Medi, è la prima rubrica scientifica trasmes­sa sulla televisione italiana.

18 settembre 1954: Il consiglio di amministrazione del ministero delle Poste decide lo stanziamento di 670 milioni per l'allestimento di una rete di cavi coassiali per lo sviluppo della televisione nel meridione. La notizia è pubblicata dal quotidiano economico 24 Ore.

20 settembre 1954 Viene inaugurata la stazione regionale della RTF Télé Marseille.

22 settembre 1954 Esce la Strada di Federico Fellini,

1 ottobre 1954 Esce Carosello napoletano di Ettore Giannini,

5 ottobre 1954 Passaporto sono 800 trasmissioni per il primo corso di lingua inglese inserito alle 16.30 nella fascia dedicata ai ragazzi.

5 ottobre 1954 Trieste italiana Il Memorandum firmato a Londra restituisce Trieste all’Italia. Una parte del Territorio Libero la zona B viene affidata alla Jugoslavia. Il Giornale Radio annuncia che Trieste torna a far parte dell'Italia. Seguono ampi servizi e radiocronache da Roma e da Trieste. Il Territorio libero di Trieste, istituito con il Trattato di pace (Parigi 1947), comprendeva la citta e il porto con una esigua zona di retroterra. Il disac­cordo fra le grandi potenze sulla nomina di un governatore unico impose la divisione del territorio in due: la zona A (comprendente Trieste), amministra­to dagli Alleati, e la zona B, amministrata dalla Jugoslavia. Con il negoziato di Londra (1954), il Territorio libero di Trieste cessa di esistere ed è diviso in due parti (corrispondenti alle ex zone A e B), l’una affidata all'Italia e l'altra alla Jugoslavia. Le truppe italiane entreranno a Trieste il 26 ottobre.

13 ottobre 1954 Prima trasmissione di Campanile d'oro, torneo a squadre per regioni chc segna 1'esordio radiofonico, come presentatore, di Enzo Tortora. Ogni squadra di dilettanti, in rappresentanza di una regione, presenta numeri vari: cantan­te, solista, coro, orchestra o altro.

14 ottobre 1954 "Al cavallino bianco", prima operetta prodot­ta e trasmessa dalla RAI. Regia di Mario Landi

15 ottobre 1954 ABC propone Le Avventure di Rin Tin Tin, una fortunata serie televisiva in bianco e nero di ben 164 episodi de 25 minuti prodotta da Lee Duncan. Verrà diffusa dall’emittente sino all’ 8 maggio 1959. 

23 ottobre 1954 A Parigi atto costitutivo dell’Unione Europea Occidentale sulle ceneri dell’Unione Occidentale sorta nel 1948 e formata da Belgio Francia Gran Bretagna Lussemburgo e Paesi Bassi. La nuova Unone è allargata a Italia e Repubblica Federale tedesca

26 ottobre 1954 Per la rassegna del teatro italiano contemporaneo: L'ippocampo, tre atti di Sergio Pugliese, con Ubaldo Lay, Tino Bianchi, Anna Miserocchi. Regista Gu­glielmo Morandi.

27 ottobre 1954 Prende corpo la nuova ABC sotto il controllo dell’United Paramount Theaters. Inizia la storica collaborazione con la Walt Disney che manda in onda la prima trasmissione televisiva intitolata il Meraviglioso mondo di Disney. Anche la Warner Bros produce nel giro di due anni 10 ore settimanali di programmi per il network

ottobre 1954 DuMont in gravi difficoltà finanziarie è costretta a vendere per 9,75 milioni di dollari a Westinghouse Electric Corporation la propria stazione WDTV di Pittsburgh area in cui era rimasta in una situazione di monopolio. E’ l’inizio della fine del quarto network televisivo americano.

1 novembre 1954 inizia la guerra d’Algeria che si concluderà il 19 marzo 1962 con la proclamazione dell’indipendenza dalla Francia

1 novembre 1954 Iniziano le trasmissioni della Télévision Suisse Romande.

8 novembre 1954 : Viene inaugurata la stazione regionale della RTF Télé Lyon.

13 novembre 1954  Entra in funzione a Trieste il primo ripetitore televisivo.

16 novembre 1954 Il dottor Antonio da Giovanni Ruffini, primo romanzo sceneggia­to trasmesso in quattro puntate, con riduzione televisiva e regia di Alberto Casella.

19 novembre 1954 In occasione della festa nazionale monegasca  il  Principe Ranieri di Monaco inaugura Télé Monte-Carlo  la più antica tv privata europea. Autorizzata dal governo francese a istallare un trasmettitore nelle Alpi Marittime beneficierà inizialmente di un bacino di diffusione comprendente la Costa Azurra da Mentone a Tolone e la Corsica, che riceveranno la televisione ben prima dell’arrivo della Radiodiffusion-télévision française. Le trasmissioni sono irradiate su un canale VHF con lo standard francese a 819 righe messo a punto da Henri de France

Dicembre 1954: Il settimanale Tempo riporta la notizia dell'esistenza di un progetto di rete televisiva transoceanica. Il piano si chiama N.A.R.C.O.M., dalle sigle inglesi "sistema per le ritrasmissioni attraverso l' Atlantico del Nord. Il progetto prevede l'impiego di settanta stazioni di ritrasmissione per micro-onde ad altissima frequenza collocate su alture lungo il percorso New York-Londra via Groenlandia. Sullo stesso principio si basa un analogo progetto di rete televisiva mondiale denominata U.N.I.T.E.L

4 dicembre 1954 Scelba presenta al CdM un pacchetto di provvedimenti contro il PCI per rimuovere i funzionari pubblici che non diano garanzia di fedeltà allo stato democratico e di recuperare allo stato gli edifici fascisti trasformati n case del popolo e sedi delle Camere del Lavoro. Rafforzano nell’opinione pubblica l’astio verso l’esperienza dei governi centristi. I socialisti si presentano come i primi difensori dei diritti democratici e delle riforme capaci di mediare un compromesso con la DC senza finire risucchiati come il PSDI nelle logiche governative centriste

4 dicembre 1954: Come riferisce l’Unità, per protesta contro gli aumenti fiscali decisi dal governo oltre mille cittadini di Piombino disdicono il canone. L'ARA (Associazione Radioabbonati e Ascoltatori) considerando tali provvedimenti un ostacolo alla diffusione della radiotelevisione decide di investire del problema numerosi deputati e senatori.

4 dicembre 1954 D'Annunzio/Pizzetti In collegamento con il Teatro S. Carlo di Napoli (inaugurazione delta Stagione lirica) la RAI assicura agli ascoltatori la prima esecuzione assoluta de La fi­glia di Jorio, testo poetico originale di Gabriele D'Annunzio, ridotto per la propria musica da Ildebrando Pizzetti. Direttore Giacomo Gavazzeni.

6 dicembre 1954  A partire da questa data è diffusa l'inchiesta Viaggio in Italia affidata dal­la RAI allo scrittore Guido Piovene. Sono 80 trasmissioni, in onda due volte la settimana per complessivi 10 mesi, che intendono dare un'immagine del Paese colta nelle sue piu immediate realtà.

10 dicembre  1954 La Legge 10 dicembre 1954, n. 1150 istituisce una tassa di concessione governativa sugli abbonamenti alle radiodiffusioni.

23 dicembre 1954 Esce L’Oro di Napoli di Vittorio De Sica

27 dicembre 1954 Allarme al deposito è un radiodramma di Renzo Rosso. Compagnia di prosa della RAI di Firenze, regista Umberto Benedetto.

30 dicembre 1954 Esce Senso di Luchino Visconti

31 dicembre 1954 A trent'anni dal suo inizio, la radio italiana dispone dei seguenti impianti trasmittenti: 87 a onda media, 9 a onda corta, 25 a modulazione di frequenza, per un totale di 121. Nel 1954 le trasmissioni hanno totalizzato 11:402 ore (8.045 di programmi ri­creativi e cultural i, 2.261 di programmi informativi, 1.096 di annunci, inter­valli e pubblicità). Gli abbonamenti Sono 5.161.598 così ripartiti: 57,4% al Nord, 19,2% al Centro, 15,7% al Sud, 7,7% nelle Isole. Gli introiti ammontano a 18, 347 milioni di lire (canone 69,93%,  pubblicità 20,17%, altri 12,90%). Il personale ammonta a 4.540 unita.

31 dicembre 1954 Alla fine del 1954 gli schermi dei ricevitori televisivi sono cresciuti a 14" o 17" e vengono prodotti sistemi a proiezione frontale con schermi da 60". Il prezzo medio di un televisore è di 250 mila lire.
Gli impianti trasmittenti sono 9,  gli studi televisivi sono 8 : 2 a Roma, 5 a Milano, 1 a Torino.
Le ore di programmazione sono state nel primo anno 1.497. La popolazione servita dalla rete televisiva è pari al 48,3%.
Alla fine dell’anno, malgrado gli impianti coprissero già un’area popolata da 22 milioni di abitanti, i teleabbonati sono solo 88 mila 118. Pagano un canone di 12.500 lire.  Con questi costi, l’ascolto rimane soprattutto collettivo concentrato nei locali pubblici e in un ristretto numero di abitazioni private


1955


E’ l’anno in cui scadono le cinque concessioni trentennali assegnate nel cosidetto spezzatino telefonico alle cinque aziende regionali di telecomunicazione nel 1925. Itelefono rimane un bene di lusso Su 47 milioni di abitanti si contano solo 1,8 milioni di abbonamenti. L’incertezza delle concessionarie private sebbene entrate nell’orbita pubblica della STET in questi tre decenni ha pesato negativamente sugli investimenti. Verranno provvisoriamente prorogate sino al 1957

Prime polemiche sul canone A partire dal 1 Gennaio 1955: Viene aumentato il canone radiotelevisivo: quello della radio passa da 2460 a 3300 lire, quello della televisione si attesta a 18 mila, tremila in più dell’anno precedente. I nuovi utenti sono esentati dal pagamento per i primi due anni . L'Unità, intervenendo sull'argomento con una nota di Arturo Gismondi, fa notare come le spese per la televisione privilegio di pochi – ricadano tramite l'aumento del canone sul grande pubblico della radio: "Questo scherzo costerà agli utenti qualcosa come cinque miliardi, che andranno a finire in parte nelle casse della RAI e in parte allo Stato quale 'tassa di concessione governativa'. E meno male se l'aumento degli introiti servisse per migliorare i programmi, eliminando, ad esempio, una parte di quella pubblicità che ci infastidisce nelle ore strategiche del pranzo e della cena. Macché, niente di tutto questo. I dirigenti della Rai non si sono nemmeno sentiti in dovere di dare qualche contropartita agli ascoltatori, che valesse a giustificare in certo modo il sacrificio loro imposto. L'unica ragione che si adduce è la spesa per gli impianti televisivi. Cattiva ragione contro la quale a lungo e da ogni parte si è detto e scritto, giacché non si riesce a capire in base a quale principio una grande categoria di cittadini debba pagare per un servizio di cui non usufruisce".

Prosegue intanto il dibattito sul quotidiano la Stampa a proposito della televisione nei confronti della quale Il 29 gennaio 1955 lo  scrittore Mario Soldati dichiara la propria simpatia: "La televisione - dice - è un fatto importantissimo. Nessuno sa ancora quali grandi cose essa potrà compiere, ma è un mezzo nuovo, una nuova possibilità per gli uomini di comunicare e di esprimersi. Ho una viva simpatia per la televisione: non le riconosco i limiti che da alcuni le si vogliono imporre". Rispetto alla possibilità che si possa egli stesso cimentare con il nuovo mezzo, Soldati risponde che "Non c'è nulla che io non voglia provare, conoscere. Ogni esperimento, anche non riuscito, è un momento di vita. Infine è importante considerare il valore che ha la TV in provincia, nei paesi dove non c'è, o non c'è tutte le sere, il cinema. Bisogna aver provato, esserci stati. La TV è il mezzo con cui si comunica con il mondo. E' un entusiasmo, una fede che si trasmette a tutti. E' qualche cosa che cambia la vita. La solitudine della casa, della famiglia, del villaggio diventa, proprio perché è solitudine, un tramite di collettività!"

 Il giorno dopo invece, 30 gennaio 1955: L'Europeo pubblica un articolo di Michele Galeani che riporta critiche negative nei confronti della TV, decisamente in aumento negli ultimi tempi, e del "palesarsi di due indici negativi: il rallentamento delle nuove utenze e il rallentamento delle vendite di televisori". La gente non si abbona più alla televisione e, anzi, in qualche caso chiede come fare per poter disdire il canone: "Vorrei sapere come si può fare a far sigillare l'apparecchio e se, una volta sigillato, si può rinnovare l'abbonamento quando i programmi saranno migliorati", si chiede la signora Ilda Bini. Goveani cerca di avere un ruolo di mediazione tra TV e pubblico, per poi concludere: "Vorremmo che il pubblico non si aspettasse miracoli ma che la RAI, senza far miracoli, facesse il suo dovere".

 Per rendere più dinamico il mercato delle vendite dei ricevitori si comincia anche a parlare di un secondo programma  Il 12 giugno 1955 Michele Galeani, sull'Europeo, riferisce dell'inizio delle trasmissioni della TV del Lussemburgo che serve, oltre il proprio territorio, anche una parte del territorio francese. "Si tratta di una trasmittente privata, come è privata Radio Lussemburgo - si legge nell'articolo intitolato 'Pensiamo al secondo programma'  dovrà vivere quindi con il gettito della pubblicità. Avremo mai qualche cosa del genere in Italia? Non nel territorio della Repubblica, almeno per molto tempo, dato che la RAI ha ottenuto dal governo italiano una concessione monopolistica. Fuori dal territorio nazionale, le possibilità, sulla carta, si riducono a tre e per essere precisi: la Svizzera, San Marino e il Vaticano.

Su trasmissioni televisive dal Canton Ticino non si può contare. La Svizzera italiana è molto piccola e si limita a ricevere trasmissioni in partenza da Milano. Quanto a San Marino, la possibilità di una trasmittente privata, come quella lussemburghese, esisterebbe, ma riteniamo che all'atto pratico sia irrealizzabile. Se non si è mai arrivati a una Radio sanmarinese, non si arriverà nemmeno, verosimilmente, ad una TV sanmarinese. La minuscola Repubblica è controllata dall'Italia più rigorosamente di quanto la Francia controlli il principato di Monaco (che infatti ha una avviatissima Radio-Montecarlo e ha già buoni impianti TV). Non rimane che l'ipotesi di una TV Vaticana. Una trasmittente da San Pietro, collegata alla rete italiana, anticiperebbe la soluzione di quel secondo programma che la nostra TV dovrà un giorno affrontare"

Nel mese di settembre molti giornali si occupano delle novità sul mondo televisivo che arrivano dall'Inghilterra, dove una rete commerciale - la ITA, Indipendent Television Authority - è pronta ad affiancarsi alla Bbc. La Stampa, in una corrispondenza di Riccardo Aragno, descrive il clima di attesa verso i nuovi programmi, ancora circondati da un alone di mistero:" La grande industrie e il commercio - scrive il quotidiano torinese - che sono riusciti a strappare al Governo la televisione, appunto, commerciale, sono decisi a fare dell'ITA un qualche cosa di più inglese della BBC. Un grande mistero racchiude i dettagli dei programmi che da mesi vengono esperimentati. La pubblicità conta anche sull'elemento sorpresa. Ma già si sente dire che i music-hall saranno assai più divertenti, le notizie spiegate assai meglio e assai più vive, le orchestre assai più sinfoniche, i drammi assai più tragici e le commedie assai più comiche di quanto sia avvenuto fino ad ora. Per il momento un solo fatto è accertato.

Che con l'avvicinarsi della concorrenza la BBC si è lanciata in una serie di programmi assai più vivaci ed audaci di quelli di un anno fa. Ha vivificato le notizie e il varietà, le commedie e la presentazione in generale. Ha aumentato sensibilmente tutti i contratti per non lasciarsi sfuggire la parte migliore del personale" (La Stampa, 24 agosto 1955). In altre occasioni, le notizie provenienti da Londra offrono la possibilità di commenti sulla situazione italiana, il cui tema è sempre lo stesso: se anche in Italia ci fossero due o più società in concorrenza, le trasmissioni avrebbero un ben diverso livello. Nel riportare queste opinioni, Settimana Radio-Tv si occupa anche della situazione americana, dove al contrario "le troppe stazioni continuano a frastornare i telespettatori, tanto che qualcuno ha avanzato la proposta di un sistema in cui si paga per quello che si vede, mediante una segnalazione telefonica".

In Rai entrano i corsari L’anno si apre con un ordine di servizi che vieta ai dipendenti di rilasciare interviste, collaborare con giornali, partecipare a convegni. Luigi Beretta Anguissola, direttore per gli affari generali, coordina l’Ufficio stampa, il Servizio Opinioni, il palinsesto e gli affari amministrativi. Il dossettiamo cattocomunista Pier Emilio Gennarini dirige un centro didattico col compito di reclutare nuove leve Gli allievi del corso vengono definiti immediatamente corsari dagli austeri e liberal massoni dirigenti di Torino, nemici di Guala. Tra gi altri vengono assunti Fabiano Fabiani, Emmanuele Milano, Giovanni Salvi, Angelo Guglielmi, Umberto Eco, Furio Colombo, Gianni Vattimo, Paolo onnelli, Sergio  Silva, Federico Doglio e Carlo Tuzii. Contemporaneamente viene realizzato a Roma l’accentramento di tutte le strutture decisionali dell’azienda lasciando ai centri periferici meri compiti esecutivi. Guala introduce infatti due modifiche strutturali: a) la rigida separazione del momento ideativo dei programmi da quello produttivo facendo dei centri di produzione complessi che realizzano le decisioni prese al centro b) il divieto dei dipendenti di collaborare ai testi dei programmi abitudine tradizionalmente invalsa alla radio.

Nel mese di giugno viene messo a punto un complesso sistema di comitati con funzioni di indirizzo e di censura: al vertice il Comitato generale  delle trasmissioni affiancato da tre comitati per i programmi radiofonici, per quelli televisivi e per quelli giornalistici

In Spagna assistiamo ai primi segnali di disgelo e di apertura del regime franchista anche nel settore radiofonico 1955 Il Ministerio de Informacion y Turismo assegna concessioni ufficiali alle emittenti commerciali private fondate da personalità di provata fede al regime vincolate a trasmettere i notiziari di Radio Nacional de Espana e sottoposti al pagamento di un canone di concessione pari al 5% dei loro introiti Nasce quest’anno la Compañía Aragonesa de Radiodifusión, fondata nel 1955, che verrà poi assorbita dal Grupo Prisa. Contemporaneamente anche la radio pubblica può aprirsi entrando nell’Unione Europea di Radiodiffusione mentre nel mese di dicembre il primo congresso nazionale degli ingegneri delle telecomunicazioni elabora un Piano Nazionale per la Televisione


1955

1955 Adriano Olivetti naugura il Villaggio Olivetti per il personale della sua nuova fabbrica a Pozzuoli

1955 Esce Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini Nella Roma del secondo dopoguerra, i protagonisti, adolescenti appartenenti al mondo del sottoproletariato urbano, vivono alla giornata, di espedienti, arrangiandosi come possono, cercando di accaparrarsi ogni genere di oggetto che possa essere rivenduto: tombini di ferro, copertoni, tubi, generi alimentari.

1955 Vasco Pratolini pubblica Metello primo volume di una trilogia, dal titolo complessivo Una storia italiana, che cerca di narrare la storia italiana dall'unità fino al ventennio fascista. La trilogia è una marcia di avvicinamento al cuore della storia, al presente. Metello, scritto nel 1952, racconta la Firenze di fine ‘800, da capitale dello stato italiano fino ad arrivare attraverso un calcolato climax al grande sciopero generale del 1902 che scarica nell’ultima centinaia di pagine tutta l’intensità e l’energia accumulatesi. Raccontando Firenze, Pratolini racconta tutta l’Italia e in particolare il proletariato, che, alla luce delle dottrine socialiste e del contesto di rivendicazioni e fermenti, cresce, si trasforma, abbandonando le violenze dell’anarchismo  bakuniano e le inutili e sanguinose sommosse popolari: stringendosi attorno al partito socialista, ai sindacati e alla camera del lavoro gli operai diventano un solo soggetto, un solo individuo con un’identità ben precisa e definita.

1955 Esce Paolo il caldo,  romanzo di Vitaliano Brancati, ambientato a Catania e a Roma a cavallo della seconda guerra mondiale e basato sulla tematica della passione sessuale e della lussuria, talvolta sfrenata e morbosa.

1955 Esce Vino e pane, secondo romanzo di Ignazio Silone, scritto nel 1938. Ispirato alle vicende interiori dell'autore, narra la storia di Pietro Spina, esiliato politico comunista, e del suo disagio di fronte ad un mondo ostile alle sue teorie. L'opera costituisce un'anticipazione a quella "riscoperta dell'eredità cristiana" che Silone compie nel dopoguerra.

1955 Esce Cinque storie ferraresi scritte da Giorgio Bassani, ovvero: Lidia Mantovani; La passeggiata prima di cena; Una lapide in via Mazzini; Gli ultimi anni di Clelia Trotti e  Una notte del '43.
1955 Giovanni Comisso pubblica Un gatto attraversa la strada, vincitore del Premio Strega. Si tratta di una pacata riflessione sugli infortuni e sulle delizie della vita, attraverso uno stile speculare e piano: ecco Pietro che viene derubato dei suoi animali, sospetta di un compaesano che ha lavorato in casa sua e poi deve ricredersi (‘Il sospetto’); ecco un’ostessa che sparla di una contadinella e continua a farlo nonostante la morte di questa per poi pagare questa sua malignità con un ictus (‘L’ostessa maligna’); ecco Basilio, uomo dalla forza straordinaria, che sogna di fare la guardia carceraria, finché riuscendoci un giorno non uccide con le proprie mani un carcerato e da qui la rinuncia al lavoro ed il ritorno a lavorare la campagna (‘La forza che condanna’); ecco il lamento straziante di un vitello che nasce deforme ma che vuole nonostante tutto vivere (‘Una notte di luna’); poi c’è Elvira che si toglie la fede perché il marito l’ha abbandonata, ma sua figlia gliela ricompra (‘Ritorno di Elvira’); c’è l’uomo che si sente vecchio e non desiderato, ma poi bastano poche parole di apprezzamento di una ragazza su un treno per rifiorire (‘Al mare’); c’è il piccolo Toni che è geloso della cuginetta che è contornata dai coetanei (‘Il piccolo Toni’); c’è un uomo che ha paura del gatto nero che gli ha attraversato la strada, cominciano le cose ad andargli storto, ma poi riflette che è solo un caso (‘Un gatto attraversa la strada’).

1955 Nasce la Società Editrice L'Espresso.

1955 Esce Totò e Carolina di Mario Monicelli

1955 L Edison (una società privata produttrice di energia elettrica) inizia a programmare la costruzione della prima centrale elettronucleare in Italia (un impianto monoreattore PWR da 257 MW di potenza elettrica netta ubicato a Trino Vercellese) per cercare di affermare il diritto dei privati a effettuare operazioni del genere e a contrastare le tendenze alla nazionalizzazione dell'energia elettrica

13  gennaio 1955 Primo concerto di Musiche inedite di Gioacchino Rossini presentato da Alfredo Bonaccorsi.

18 gennaio 1955 Il Piccolo Teatro della Città di Milano presenta, in radio, Giulio Cesare di Williarn Shakespeare nella nuova traduzione in due tempi di Eugenio Montale. Regia d! Giorgio Strehler.

23 gennaio 1955 Prende le masse "La TV degli agricoltori" collocata inizialmen­te la domenica alle 10.15.            .

23 gennaio 1955 In occasione del 59esimo compleanno della Granduchessa Charlotte I iniziano le trasmissioni di Télé Luxembourg, servizio pubblico operante in regime di monopolio affidato ad una società con capitali privati la Compagnie Luxembourgeoise de Télédiffusion

27 gennaio 1955 Primo collegamento televisivo con il Festival di San Remo, giunto alla sua quinta edizione. La RAI si collegherà anche per le due serate suc­cessive (la conclusiva in Eurovisione). Vince Buongiorno tristezza­ cantata da Tullio Pane e Claudio Villa. Presenta Armando Pizzo.

Febbraio 1955 Le due stazioni di New York WABD e Washington WTTG si separano dal network DuMont diventando indipendenti.

Febbraio 1955 Pier Antonio Milone, proveniente come Guala dal gruppo Italgas, un mese dopo essere stato assunto diventa direttore del personale

1 febbraio 1955: Viene inaugurata a Mosca la prima emittente televisiva sovietica a colori. "I tecnici - annuncia l'Unità - lavorano attualmente al progetto di un nuovo sistema di distribuzione delle immagini, il quale dovrebbe permettere la ricezione dei programmi televisivi ad apparecchi di estrema semplicità. Il progetto, quando venisse attuato, ridurrebbe al minimo il prezzo degli apparecchi televisori e ne faciliterebbe enormemente la diffusione

10 febbraio 1955 Fantascienza Il prograrnma Fantascienza propone una serie di avventure negli iperspazi, fra teoria e storia fantastientifica, a cura di Roberto Leydi e Sergio Spina. Testi di Isaac Asirnov, John W. Campbell, Anthony Boucher, Arthur C. Clarke, Fletcher Pratt, Fredric Brown, Ray Bradbury, John Wyndham Musiche ori­ginali ed effetti sonori di Luciano Berio, regia di Enzo Convalli.

13 febbraio 1955: Il ministro delle Poste Gennaro Cassiani, in un articolo pubblicato dal Radiocorriere annuncia che, "con ben dodici anni di anticipo sul prestabilito, l'Italia potrà contare alla fine del 1956 sulla piena copertura delle trasmissioni televisive". Il piano prevede l'installazione di trasmettitori in collegamento per cavo coassiale e per ponte radio. "La peculiarità del piano di questi collegamenti - dice tra l'altro Cassiani - consiste nel fatto che essi assolvono l'importante funzione di disporsi a catena diremo così tenendosi per mano - e costituire un ponte a grande distanza atto ad assicurare il servizio in caso di interruzione del cavo o comunque, sia pure con carattere di temporaneità, in sostituzione di quello"

20 febbraio 1955 "Appuntamento con la novella" inaugura un ciclo di letture prop­oste da Giorgio Albertazzi che proseguirà negli anni successivi.

23 febbraio 1955 Secondo Governo del radical socialista Edgar Faure. Rimarrà in carica sino al 24 gennaio 1956. Ministro delle PTT è il laburista Édouard Bonnefous (UDSR)

27 febbraio 1955 Ritratto dell'uranio è un’inchiesta radiofonica di Gigi Marsico sul minerale dell’avvenire

27 febbraio 1955: Settimana Radio-Tv pubblica una nota di commento sull' "ardito piano di sviluppo" della Rai. "L'annuncio - scrive il settimanale - avrebbe dovuto dare un enorme sviluppo al diffondersi della TV. Sta di fatto che i costruttori sono molto preoccupati per la situazione del mercato (...). In parole povere: la gente compera meno televisori del previsto"

6 marzo 1955: Rispondendo a una domanda di un lettore, Epoca pubblica una graduatoria mondiale tra i paesi che svolgono regolare servizio di televisione: l'Italia (con 100 mila apparecchi) è al quarto posto dietro Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica e precedendo  la Francia al quinto osto e  la Germania al sesto.

8 marzo 1955 Primo collegamento diretto con il Teatro alla Scala per un atto dell'opera di Bellini La sonnambula. Direttore Leonard Bernstein, regia di Luchino Visconti, soprano Maria Callas.

10 marzo 1955 Concorrenza sulle strade La Fiat lancia sul mercato la "600", vettura economica a quattro posti che subentra alla 500 Topolino. Tra gli impieghi emergenti del tempo libero, la radio deve fronteggiare la concorrenza non solo della televisione ma anche della motorizzazione

23 marzo 1955 Omaggio a Paul Claudel nel trigesimo della morte (1868-1955). Conversa­zione di Giuseppe de Luca, trasmissione del dramma L'Annonce faite à Ma­rie e della composizione letteraria musicale Danse des morts ideata da Claudel e Honegger.

29 marzo 1955 Sconfitta alle elezione delle Commissioni Interne Fiat della FIOM CGIL che scende dal 63,2 al 36,7% a favore di CISL in crescita al 4,% e UIL al 22,5%. Valletta licenzia numerosi lavoratori indesiderati

31 marzo - 3 aprile 1955 al XXXI Congresso a Torino, Nenni denuncia gli articoli della costituzione rimasti lettera morta proponendo un piano comune con le masse cattoliche per realizzare le riforme sociali e di struttura. Lombardi l’indomani sottolinea le condizioni di una nuova collaborazione con la DC grazie ad una nuova politica di riforme sull’onda del Piano Vanoni. Lizzadri propone di rimediare alla sconfitta FIOM con candidature scelte dal basso. Ostile all’apertura a sinistra Emilio Lussu. Pieraccini invece sottolinea come la nuova maggioranza dovesse richiamarsi alle premesse dalle quali era sorta la Resistenza. Per Vecchietti l’apertura a sinistra è la fine dell’immobilismo politico e u aiuto dall’esterno alle dorze cattoliche di base a mutare i rapporti esistenti dentro la DC costringendola a scegliere se essere un partito di cattolici democratici o di clericali. Basso invece considera la DC erede del fascismo in quanto strumento politico delle classi dominanti. Si conclude con l’appello di Nenni ad attuare, dieci anni dopo il crollo del fascismo, riforme e principi costituzionali che portino a compimento il “terzo tempo sociale” sul terreno della collaborazione democratica con la Democrazia Cristiana per attuare la Costituzione. Pur costituendo una svolta l’appello a risolvere il problema dei rapporti con le masse cattoliche, ribadisce la politica unitaria che trae origine dal Patto di Unità d‘azione con il Partito Comunista Italiano e riceve forza e alimento dalla coscienza delle masse nelle lotte sindacali e  nei grandi movimenti di rivendicazione e di rinascita”

1 aprile 1955 Fine delle produzioni del network DuMont che continueràa trasmettere saltuariamente eventi sino all’agosto 1956

18-25 aprile 1955 A 10 anni dalla liberazione Trasmissioni celebrative per il decimo anniversario della liberazione. Il pro­gramma prevede tra 1'altro: Dieci anni di ricostruzione democratica (Giu­seppe Saragat), Il vero volto della Resistenza (Raffaele Cadorna), Ricordi di un combattente della liberta (Ferruccio Parri), Il presidio della democra­zia (Paolo Emilio Taviani), Il Comitato di Liberazione Alta Italia (Alfredo Pizzoni).

28 aprile 1955 Per l'elezione del Presidente della Repubblica viene effettuata la prima telecronaca diretta dal Parlamento.

28 aprile 1955 Iniziano le trasmissioni sperimentali per le scuole medie con un ciclo di 13 lezioni

29 aprile  1955 Gronchi Presidente della Repubblica. La radio, affiancata per la prima volta dalla televisione, assicura cronache dirette e servizi dal Parlamento riunito, a camere unificate, per l’elezione del Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi.

Maggio 1955 Dumont rinuncia all’uso della rete interurbana in cavo coassiale dopo la chiusura il mese precedente dei propri programmi di intrattenimento

1 maggio 1955 Inizia la rubrica religiosa domenicale “La posta di Padre Mariano”.

Giugno 1955 Guala costituisce il Comitato generale delle trasmissioni composto da Guala, Vicentini, Bernardi, Razzi, Pugliese, Veltroni, Beretta Anguissola e Picone Stella con il compito di “determinare le direttive generali di attuazione delle trasmissioni, controllare l’efficienza organizzativa e funzionale dei vari settori responsabili del processo formativo dei programmi e del coordinamento tra i medesimi, esaminare tutti i problemi di maggior rilievo connessi al settore dei programmi!” E’ affiancato da tre comitati per io programmi radiofonici, per quelli televisivi e per quelli giornalistici col compito di approvare gli schemi trimestrali in funzione delle direttive del Comitato generale Vengono istituite anche due Commissioni consultive per l’aspetto culturale e del costume, una per la televisione co0mposta da Corrado Alvaro, Fausto Montanari e Umberto Segre, l’altra per la radio, formata da Emilio Cecchi, Aldo Garosci e Mario Motta.

1-3 giugno 1955 Per iniziativa di Gaetano Martino a Messina i ministri degli esteri dei Paesi della CECA iniziano le trattative per la costruzione di una comunità dell’energia nucleare e di un mercato comune

4 giugno 1955 E’ costituita la Società per Azioni Commerciale Iniziative Spettacolo (SACIS), con capitale ripartito fra la SIPRA e la ERI.

4 giugno 1955 E’ costituita la SACIS - Società per Azioni Commerciali Iniziative Spettacolo, con capitale ripartito fra la SIPRA e la ERI.

5 giugno 1955: Settimana Radio TV annuncia che la Francia, con 174 mila apparecchi TV, ci ha superato nella graduatoria mondiale. L'articolo si intitola "Un grido d'allarme". Due settimane dopo un altro dato allarmante: "Nel gennaio 55 i nuovi abbonati furono 21000, in febbraio 13400, in marzo 8700, in aprile 5697. Finora, a quanto sappiamo, non c'è programma allo studio per migliorare la situazione".

12 giugno 1955 L'Europeo, riferisce dell'inizio delle trasmissioni della TV del Lussemburgo che serve, oltre il proprio territorio, anche una parte del territorio francese.

19 giugno 1955 Inizia dal Teatro Lirico di Milano il varietà e gioco a quiz di Garinei e Giovannini  200 al secondo presentato da Mario Riva con la regia di Romolo Siena in onda per 15 puntate sino al 24 settembre 1955. E’ il programma dell’anno

Luglio 1955 Dimissioni del governo. Scelba cade sulla spinosa questione della scelta del candidato per l’elezione del capo dello Stato. La sinistra DC candida Gronchi; l’ala destra del partito deve votarlo, a malincuore, per evitare che sia eletto col voto determinante dei comunisti. Gronchi è tra i più accesi fautori dell’apertura a sinistra, idea lanciata da Nenni al congresso socialista di Torino svoltosi in primavera

6 luglio 1955 Primo Governo  Segni (dc) in carica fino al 15 maggio 1957 per un totale di 679 giorni, ovvero 1 anno, 10 mesi e 9 giorni. Aldo Moro diventa Ministro di Grazia e Giustizia, Giulio Andreotti Ministro delle Finanze. Il governo centrista rimane composto dalla coalizione dc-psdi-pli, Ministro delle Poste e Telecomunicazioni è Giovanni Braschi. Sottosegretario rimane Gaetano Vigo. E’ un governo di transizione verso nuovi equilibri politici

17-24 luglio 1955 I 4 Grandi a Ginevra Conferenza al vertice, a Ginevra, fra Eisenhower, Bulganin, Eden e Faure. Mentre nel pr4cedente summit di Potsdam nel 1945 i giornalisti non erano ammessi, in questa occasione sono accreditati in folta rappresentanza. La RAI è presente con inviati speciali tra i quali, per il Giornale Radio, Massimo Rendina.

21 luglio 1955: Papa Pio XII interviene, con una lettera inviata al presidente delle Settimane Sociali Francesi sui mezzi divulgativi della stampa, cinema radio e televisione. "Lo sviluppo delle tecniche di diffusione nel ventesimo secolo ha posto un problema nuovo e indubbiamente più grave. Non si tratta dell'impiego buono o cattivo che l'uomo e la società possono fare di questi potenti mezzi di azione messi a loro disposizione, bensì del dominio smisurato che lo strumento, sfuggendo al controllo del suo artefice, tende ad esercitare oggi sulla persona umana. Più pericoloso anche dello del progresso tecnico dello scorso secolo, di cui si poteva pur dire che nobilitava la materia a scapito dell'operaio, l'irruzione nella nostra società delle tecniche moderne di diffusione, minaccia l'uomo nella sua autonomia spirituale. Sotto la pressione di un dirigismo informativo mediante la seduzione dell'immagine mediante l'ossessione della propaganda, l'azione congiunta della stampa, della radio, del cinema e della televisione, riesce a foggiare la coscienza dell'individuo a sua insaputa: essa divide a poco a poco il suo universo mentale e determina atteggiamenti che vengono ritenuti spontanei"

26 Luglio 1955 Muore Rodolfo Morandi 

Agosto 1955 Paramount prende il controllo totlae dei Laboratori Dumont

4 agosto 1955 La legge 629 estende il diritto dell’assistenza sanitaria ai pensionati di invalidità e vecchiaia e ai loro familiari.

24 agosto 1955 Raffaele La Capria è l'autore del radiodramma Una guerra per lo zio Tom. La regia e di Umberto Benedetto.

Agosto 1955 Paramount prende il controllo totlae dei Laboratori Dumont

26 agosto 1955: All'Esposizione radio-televisiva" di Londra viene presentato un modello di televisore portatile con uno schermo di circa 22 cm per lato. "D'ora in poi - scrive La Stampa - la televisione non solo ci attenderà, docile e immobile, in un angolo del salotto, ma ci seguirà (e in certi casi perseguiterà) ovunque noi ci recheremo; in caffè, in ufficio, in treno, alla fermata dell'autobus o nella stanza da letto" .

15 settembre 1955 :  Inizia alle 20.00 il telegiornale del Granducato, il  Journal de Télé-Luxembourg.

22 settembre 1955: La televisione commerciale ITV inizia le sue trasmissioni nella regione di Londra in concorrenza con la BBC.  E’ la prima di quindici società private regionali riunite sotto la collettiva denominazione di itv (Independent Television). Trasmettono programmi finanziati dalla pubblicità, in un momento di grande vitalità economica per il paese, e quindi di disponibilità di risorse economiche per sostenere con apporti privati il sistema radiotelevisivo.  

24 settembre 1955 L'Unità dedica alla nascita della prima televisione commerciale britannica un articolo intitolato "Strumento dei padroni", nel quale riferisce dell'ostilità dimostrata al progetto da parte del Partito Laburista: "Siamo nel pieno di un'ondata inflazionistica - è la tesi del Labour Party - ed invece di fare di tutto per limitare i consumi, si lascia mano libera ad una enorme macchina pubblicitaria che, per giustificare il proprio successo, deve appunto indurre il pubblico a consumare di più"

Ottobre 1955: il Ministro delle Poste Giovanni Braschi, nel discorso conclusivo alla Camera sul bilancio delle Poste conferma che la televisione entro il '56 arriverà in tutta Italia, Sardegna compresa.

2 ottobre 1955 Adriano Olivetti con Carlo Caracciolo fonda la società editrice L’Espresso. Arrigo Benedetti diventa direttore del nuovo settimanale. Eugenio Scalfari direttore commerciale. Si deteriora il rapporto di Olivetti con la Confundustria e la Fiat di Valletta

3 ottobre 1955 Nuovi impianti a modulazione di frequenza, unitamente agli altri già in ser­vizio, sono da oggi utilizzati per diffondere i Gazzettini regionali.

11 ottobre 1955 Rosmini nel primo Centenario della morte a cura di Michele Federico Sciacca, è una trasmissione che rievoca vita e opere del filosofo (1797-1855).

16 ottobre 1955 Enrico Viarisio Il carnet del maggiore Dupont è una nuova rubrica umoristica di Marcello Marchesi con la partecipazione di Enrico Viarisio.
18 ottobre 1955 Sofocle/Quasimodo La Compagnia del Teatro Italiano diretta da Vittorio Gassman presenta, alla radio, Edipo re di Sofocle nella traduzione di Salvatore Quasimodo. Musiche di Gino Marinuzzi junior, regia di Vittorio Gassman.

21 ottobre 1955: Pio XII, ricevendo i delegati dell'UER, torna a parlare di televisione:" La televisione - dice - entra già dappertutto e vi entrerà ancora di più: nei locali pubblici, come nell'intimità della casa di modo che sarà possibile a tutti di goderne con tranquillità e raccoglimento. Il bene e il male che possono risultare attualmente o in futuro dalle trasmissioni televisive sono dunque incalcolabili e imprevedibili", Radiocorriere 30 ottobre.

23 ottobre 1955: Nasce una controversia tra il Radiocorriere e Settimana Radio-Tv sulla "pretesa esclusiva del notiziario Rai sui programmi radiofonici": Settimana Radio-Tv chiede infatti alla Rai di poter utilizzare per la pubblicazione i palinsesti dettagliati anche per quanto riguarda i programmi radiofonici, ma la Rai rifiuta. La questione avrà un seguito anche in sede legale. Tra l'altro la Rai, accusa Settimana Radio TV, fa abusivamente pubblicità al giornale nel corso della sua programmazione. ("Esclusiva abusiva", Settimana Radio-Tv 23-29 ottobre 1955).

2 novembre 1955: Il Corriere della Sera scrive: "Non è questa la sede per giudizi critici, ma è compito della cronaca constatare che non si era mai avuta una ondata di proteste e di indignazione così alta come quella che si è rovesciata nelle ultime settimane negli uffici della Rai". E poi, più avanti: "All'origine di tutto sta l'errore di aver portato a Roma, completamente ormai, la direzione della TV".

6 Novembre 1955: Diversi giornali si occupano della "crisi della Rai". Il quotidiano Il Tempo e il settimanale l'Espresso chiedono apertamente la sostituzione del consigliere delegato Filiberto Guala "Gli ascoltatori italiani sanno di pagare il più alto canone del mondo e non gli interessa se quello che pagano è una tassa (come ha deciso la sentenza della Cassazione) il cui gettito va alla RAI soltanto in parte. Sanno invece che in America non si paga abbonamento, e che in Inghilterra, dove si paga l'abbonamento, la pubblicità è bandita dai programmi. In Italia, dove si paga l'abbonamento, e si subisce al tempo stesso la pubblicità, si vorrebbe essere consolati dalle buone trasmissioni. Esse sono, invece, del tutto scadenti ("Vuole salvarci l'anima, non ci salva gli orecchi e gli occhi", Fabrizio Dentice, L'Espresso 6 novembre 1955)

9 novembre 1955 Andreina Pagnani è l'interprete di Mi devi ascoltare, radiodramma di Niger Kneal per la regia di Enzo Convalli

13 novembre 1955: Epoca pubblica un ventaglio di opinioni sui programmi della TV italiana: "La TV è una serie di possibilità mancate afferma lo psichiatra Dino Origlia - In primo luogo quella di porsi come nuova forma di spettacolo. Poi per quanto riguarda la funzione sociale: in luogo di arricchire la vita morale dello spettatore, ne accresce al contrario la passività e la pigrizia; in luogo di stimolarlo alla riflessione e al dialogo lo trasforma in uno squallido risolutore di quiz. Gli fornisce, nella migliore delle ipotesi, degli scampoli di realtà prefabbricate avvolti in leziosi sacchettini di cellofan". Scrive invece il critico teatrale Ferdinando Palmieri: "So benissimo che chi cura la scelta del repertorio drammatico deve sottostare a troppe limitazioni d'ordine morale e politico, ma mi pare evidente che difficilmente l'attore rende davanti alle telecamere come davanti alla ribalta. Né voglio qualificare, perché inqualificabili, certe sceneggiature, certe riduzioni, certe realizzazioni. E certe riviste". Più secca e decisa, come nel suo stile, la risposta di Leo Longanesi: "Non ho mai assistito a una trasmissione televisiva"

19 novembre 1955 Sabato ore 21.00. Comincia Lascia o raddoppia?, gioco a quiz condot­to da Mike Bongiorno. Tra i primi candidati: Lando Degoli, il professore de Carpi, esperto in opere liriche dell'Ottocento; superata la domanda da 1.280.000, cadrà al penultimo raddoppio con una domanda sul contro­fagotto nel Don Carlos e vincerà comunque una Fiat 600. Dopo sei ap­puntamenti nel 1955, la popolare trasmissione proseguirà con 191 trasmissioni negli an­ni successivi fino al 1959. La regia è di Romolo Siena.

23 novembre 1955 Il gustometro d'ascolto Doccia scozzese, a cura di Dino Verde, è una nuova rivista radiofonica presentata da Lidia Pasqualini ed Enzo Tortora.

12 dicembre 1955 Dicembre 1955: I giornali cominciano a registrare il successo di Lascia o Raddoppia?. Accanto ai giudizi positivi si leva qualche voce di moderato dissenso: "A costo di passare per moralisti o guastafeste - scrive Gismondi sull'Unità - ci permetteremo di osservare come una rubrica di questo genere contenga in sé, implicito, un concetto di cultura sbagliata e a nostro parere sommamente diseducativa. Essa tende infatti ad esaltare dinanzi al pubblico, spacciandola come cultura, una forma di erudizione minuta e pedantesca, nella quale fatti e cose perdono ogni legame tra loro e con la realtà per divenire solo elementi di contesa agonistica o di fatua curiosità"

14 dicembre 1955 L' Italia è ammessa nell’Organizzazione delle Nazioni Unite insieme con altri 16 Paesi. Notizie nel Giornale Radio, integrate da servizi e commenti. L’ammissione definitiva riguarda anche la Spagna che avvia una nuova fase del regime franchista

17 dicembre 1955 A partire dalle 20 450 tecnici Rai si astengono dal lavoro fino alle 20.00 del 30 dicembre bloccando la programmazione per 13 giorni consecutivi. L’azienda cerca di attenuare gli enormi disagi trasmettendo film e telefilm, ma l’interesse per il nuovo mezzo subisce un arresto, quantificabile in un apprezzabile calo di vendite degli apparecchi

19 dicembre 1955 Arthur Miller Va in onda Erano tutti miei figli, tre atti di Arthur Miller con la regia di Umberto Benedetto.

20-30 dicembre 1955  In Francia si svolge la prima campagna elettorale in televisione in occasione delle elezioni legislative.

24 dicembre 1955 Con l'inaugurazione del trasmettitore di Monte Faito il servizio televisivo è esteso alla Campania.

30 dicembre 1955 Il Teatro di Eduardo presenta Miseria e nobiltà di Scarpetta che segna il debutto del grande attore in televisione.

31 dicembre 1955 Gli abbonati televisivi raddoppiano a 178.793. Il fatturato della Rai ammonta complessivamente a 21,2 miliardi di lire.  Si calcola che sin dai primi mesi del 1955 non meno di 400 mila persone seguono abitualmente la tv in casa propria, altre 800 mila i casa altrui e circa 3 milioni in locali pubblici. Nello stesso anno i cinematografi italiani raggiungono 819 milioni di spettatori paganti


1956

Una volta completatasi la prima fase del trasferimento da Torino a Roma della direzione generale , inizia nel 1956 una seconda fase sino al 1960 in cui la Rai estende la sua rete di diffusione del segnale, aumenta le ore di trasmissione, incrementa la costruzione di palazzi e sedi regionali beneficiando di risultati attivi e avvia un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per Telescuola. In questa seconda fase le decisioni per l’ideazione dei contenuti sono affidate ad un Comitato della Direzione Generale composto dall’Amministratore Delegato, dal Direttore Generale e dai Direttori Centrali a turno interessati
La nomina di Gronchi al Quirinale e il disimpegno dei repubblicani dal primo Governo Segni anticipa l’inizio di una fase di transizione politica che vedrà gli stessi repubblicani porsi su posizioni di maggior flessibilità nei confronti del partito socialista mentre anche la sinistra cattolica, forte della conquista del Quirinale va abbandonando l’integralismo più intransigente, per cercare nuovi interlocutori in campo laico avanzato da contrapporre agli equilibri centristi. All’interno della corrente fanfaniana di Iniziativa democratica iniziano a prevalere i gruppi moderati seguendo la parabola dello stesso Presidente del Consiglio Segni. In questo quadro osserva Chiarenza – “la rinuncia di Guala, che forse non fu sollecitata, fu comunque accolta con sollievo”. In effetti la politica di Filiberto Guala, ispirata alle correnti più attive del mondo cattolico, era stata fortemente contrastata dal vecchio gruppo aziendale. Dalle colonne di Epoca Guala era stato  attaccato da Alfredo Panicucci sul terreno della politica amministrativa. La critica era opretestuosa in quanto  la situazione gestionale della Rai era più che solida. Ma Guala era stato costretto a dimettersi.
Molti fattori contribuiscono all’insuccesso di Guala nei suoi due anni alla guida della Rai: a) la precipitazione nello stravolgere le strutture interne; b) l’impopolarità ei nuovi elementi immessi nell’azienda e portati troppo rapidamente a posi di responsabilità c) la perplessità di alcuni settori della DC sulle effettive finalità culturali che si riprometteva Guala d) le riserve dei partiti laici alleati della DC sul nuovo corso televisivo e) l’atteggiamento critico dell’IRI sulle scelte gestionali che venivano effettuate.

Exit Guala Entra Marcello Rodinò di Miglione chiamato dal partito egemone a svolgere il suo ruolo con la massima morbidezza in un quadro politico che si andava complicando. Ingegnere elettrico e già amministratore delegato dell’Associazione nazionale imprese produttrici e distributrici di energia elettrica, Rodinò si rivela l’uomo adatto alle circostanze. Figlio di un importante esponente napoletano del Partito Popolare e poi della stessa DC, Rodinò è affiancato per i contenuti dall’ex direttore de Il Popolo Rodolfo Arata. Marcello Rodinò, non  appena insediatosi, riallacciò i rapporti compromessi da Guala verso i vecchi quadri dirigenti dell’Eiar, ponendo gli elementi immessi da Guala nell’alternativa di “allinearsi al nuovo corso o di essere sostanzialmente emarginati.
Rodinò è l’uomo della espansione selvaggia immobiliare, burocratica e clientelare nelle assunzioni funzionali alla DC. La sua ristrutturazione prevedeva l’allontanamento di Picone Stella dalla responsabilità diretta del giornale radio e la nomina di due giornalisti democristiani al giornale radio e al telegiornale rispondenti al direttore generale Arata, l’estensione del potere di controllo del vicedirettore Marcello Bernardi anche al personale fino al 1959, quando la direzione del personale verrà spostata a Roma e affidata a Marcello Severati, il mantenimento effettivo di margini di autonomia dai partiti nell’area dei programmi non giornalistici sotto l’ala protettrice di Pugliese alla direzione dei programmi TV e di Razzi alla direzione dei programmi radio, il mantenimento di Giorgio Vasari a capo della Direzione amministrativa (che per clientele e giochi di potere era ancora a Torino) che assicura anche i collegamenti con l’IRI.  

Gli anni di Rodinò sono quelli della grande espansione della pubblicità, della TV dei ragazzi e della TV scolastica. Elemento forte nella DC e alleato con i “vecchi aziendali”, come osserva Grasso “rappresentò (nel suo secondo mandato) un ostacolo al potere di Bernabei (che giocò sul lungo tempo e sulla non rielezione al terzo mandato)”.

Il 1 gennaio 1956 il settimanale Epoca in lungo articolo intitolato Rai: "Dove vai?" nel quale vengono raccontati gli umori e la situazione dell'azienda di Stato, scrive: "Vi è perfino chi sostiene, proprio negli ambienti della Rai, che la sola salvezza per la TV sarebbe la creazione di un emittente in concorrenza, ora che tutte le città italiane stanno per essere unite e con i ponti radio e con un allacciamento di cavi coassiali. Pare anzi che possa essere la stessa Democrazia Cristiana a suggerire in Parlamento la rottura del monopolio radiotelevisivo. Sono soltanto voci ancora lontane dal trasformarsi in realtà. Ma dovrebbe essere un problema da affrontare presto, prima che la televisione della Rai ospiti la pubblicità sui suoi schermi. Del resto, lo stesso provvedimento è Stato già adottato dalla conservatrice Inghilterra, dove alle stazioni governative della BBC sono state affiancate stazioni commerciali

Il 24 marzo 1956, in un articolo intitolato "Nuove idee alla TV", Franco Martinelli traccia sul settimanale Tempo un bilancio dei primi due anni della televisione italiana, scrivendo tra l'altro: "Senza dubbio la mancanza di concorrenza gioca in senso negativo nei riguardi della TV che opera in regime di monopolio totale. In Gran Bretagna, dopo aspra battaglia, un gruppo industriale è riuscito a dar vita a una seconda rete televisiva, accanto a quella governativa della BBC: e i risultati si sono rivelati così positivi che lo scorso anno i televisori venduti in Inghilterra sono stati 800 mila. In Italia purtroppo questo non sarà possibile, almeno per ora: la concessione accordata all'ente radioteletrasmittente è unica, e non prevede sdoppiamenti"

 L’8 luglio 1956 il settimanale Epoca (n. 301) pubblica nella rubrica "Italia Domanda" la lettera del signor A. Mengaroni di Faenza: "La Corte Costituzionale si richiama nella sua prima sentenza, all'art. 21 della Costituzione che dice: tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione . Questo vuol dire che il cittadino o enti privati sono anche liberi d'impiantare stazioni radio-tv ?" Rispondono Alfredo Verde (Primo Presidente della Corte di Cassazione), Raffaele De Caro (Ministro senza portafoglio), Ugo La Malfa, Guido Gonnella (Ministro per la Riforma dell'Amministrazione) Raoul Chiodelli (ex direttore generale dell'Eiar), Aldo Garosci (scrittore) Achille Battaglia (Avvocato). I giudizi espressi sono in maggioranza negativi ma diversamente motivati. Solo La Malfa si richiama al modello inglese (controllo dello Stato per impedire il turbamento della pubblica tranquillità e danni alla libertà dei singoli cittadini).

Il 17 Luglio 1956, il periodico Settimana Radio -TV, dedica un lungo articolo sull'ingresso della pubblicità nelle trasmissioni televisive. Il settimanale sostiene, tra l'altro, che uno dei motivi alla base della decisione è costituito dal deficit Rai stimabile in due miliardi L'inserimento della pubblicità è annunciato per l'inizio del 1957. Nello stesso numero, Settimana Radio-Tv, in un' articolo intitolato "Fumata Bianca" nel commentare il cambio della guardia ai vertici Rai auspica che l'ing. Rodinò, nuovo direttore generale, risolva i contrasti tra il periodico e il Radiocorriere TV. Il 22 luglio 1956 “A che servono tanti quattrini” E' il titolo di un'articolo di Settimana Radio-Tv nel quale si cercano d'individuare le ragioni del deficit Rai stimato in due miliardi. Cachet artistici alti, programmi annullati sono solo alcune della cause. Scrive il settimanale: "Il nostro dubbio è che nella catena della Rai-Tv, ente poliedrico e polivalente, autorizzato a troppe attività collaterali (dal campo della produzione musicale a quello editoriale) vi sia una falla, vi sia, vogliamo dire, un attività passiva per costituzione, per anemia congenita, un'attività, quindi, verso la quale sia obbligatorio convogliare continue improduttive masse di denaro". In ottobre al circolo della "Famiglia Meneghina" si tiene un dibattito sull'incostituzionalità del monopolio. Vi prendono parte Don Ernesto Pisoni, direttore del quotidiano cattolico "L'Italia", Beonio Brocchieri, giornalista e giurista, Giovanni Cenzano, commediografo e articolista e il professor Carlo Emilio Ferri, docente di diritto all'Università di Pavia. Da questo dibattito nasce l'idea di creare anche in Italia una televisione indipendente. Il giornalista Vincenzo Rovi sonda subito gli ambienti industriali milanesi senza però ottenere alcun risultato pratico. Ma l'idea viene raccolta anche da Attilio Volontieri che inizia a tessere le fila di un progetto televisivo gestito da una società privata. NB. Tutte le iniziative milanesi in campo televisivo (dal 1956 al 1958) si congiungono, direttamente o indirettamente, al ridimensionamento del Centro Rai di Milano che, nel giro di un anno e mezzo, diventa semplice centro di produzione, perdendo quasi totalmente ogni prerogativa
nella ideazione dei programmi.

15 ottobre 1956: Per iniziativa di un gruppo di industriali settentrionali si costituisce a Milano la società Centro Milanese Cinetelevisivo. Capitale iniziale 100 milioni; disponibilità finanziaria fino a 6 miliardi; uffici in piazza Missori 3. L'amministratore delegato è Attilio Volontieri, il responsabile dell'ufficio legale l'avvocato Eucardio Momigliani. Tra i fondatori c'è l'ing. Oreste Cacciabue che ha avuto parte rilevante nella fondazione del Giorno (vedi Settimo Giorno 14/7/1960). Gli esponenti del PLI milanese Grassi, Robba e Ghoering aderiscono alla società. L'obiettivo e quello di rompere il monopolio Rai, chiedendo ad un non precisato organismo internazionale con sede a Ginevra l'assegnazione di una frequenza. Ottenuto ciò verrà richiesto al Ministero degli Interni l'autorizzazione a trasmettere. In caso di risposta negativa si pensa ad una battaglia in sede costituzionale. I vertici del CMC sottolineano l'anomalia strutturale della Rai: ente a capitale pubblico gestita come un azienda privata. La società si propone di operare nel campo cinematografico oltre che in quello televisivo. Annuncia l'istituzione di corsi per maestranze presso l' Umanitaria e contatti con le aziende produttrici di TV per la commercializzazione di apparecchi in grado di captare entrambe le stazioni o anche solo quella privata. La società si finanzierebbe attraverso la raccolta pubblicitaria, senza alcun canone. (La Stampa 17/11/1956, Il Giorno 18/11/1956; Corriere Lombardo 20-21/11/1956. Vedere anche Settimana Radio-Tv 2-8/12/1956).

Il 17 novembre 1956 il quotidiano Il Tempo di Roma pubblica la lettera di Annetto Buongiovanni, il quale chiede in base a quale legge o quale diritto costituzionale le trasmissioni televisive in Italia sono monopolio di un solo ente. E' l'inizio, anche se sotterraneo e un po' sui generis di una campagna di stampa del quotidiano romano contro il monopolio televisivo a supporto dell'azione della costituenda società televisiva Tempo TV.  Due giorni dopo secondo il quotidiano del pomeriggio, Paese Sera, il direttore della Rai di Milano, avrebbe contattato Attilio Volontieri, amministratore delegato del Centro Milanese Cinetelevisivo, dicendo di essere disposto a prendere in considerazione gli eventuali programmi televisivi prodotti dalla nuova società. La notizia è riportata anche da Il Giorno del 18 novembre 1956. Il giornale riferisce anche che tutti i partiti politici, fatta eccezione per la DC, sarebbero favorevoli all'iniziativa della società milanese. Negli stessi giorni, il 19 Novembre 1956 l'Unità sottolinea il problema dell'abbassamento del canone in relazione all'ingresso della pubblicità in TV. Il giornale comunista il 21 novembre 1956 riporta la notizia della nascita del Centro Milanese Cinetelevisivo, sottolineando come l'aver sottratto la Rai ad ogni forma di controllo del Parlamento ha prestato il terreno ai gruppi monopolistici per condurre un'azione propagandistica contro un "monopolio statale" soffocatore della "libertà di concorrenza". "Sotto questa falsa bandiera -la libertà di concorrenza - i monopoli privati, forti dei giganteschi mezzi finanziari di cui dispongono, sferrano la loro battaglia per spezzare il monopolio statale della Rai".

Il 27 novembre 1956 alcuni tecnici tedeschi del ramo televisivo sono a Milano, invitati dalla società che intende esercire in Italia una stazione TV "privata" in concorrenza con quella dello Stato. Anni fa un industriale veneto, residente a Milano, il conte Delle Molle, cercò mezzi e persone per costituire una società televisiva. Egli ottenne l'adesione di grossi complessi industriali, ma, alla fine, non se ne fece niente. Lo stesso pomeriggio Carlo Galimberti scrive sul Corriere Lombardo: Questa sera o domani saranno distribuite le cariche sociali del Centro Milanese Cine-Televisivo, "la nuova società sorta con lo scopo principale di ottenere dallo Stato il permesso per la trasmissione di un secondo canale televisivo". (questo elenco, in realtà, non sarà mai pubblicato) Nell'articolo si legge inoltre: "Alcuni giorni fa, un gruppo di tecnici tedeschi è giunto a Milano su invito del 'Centro'. Compito di questi tecnici è quello di studiare le opportunità e le possibilità di iniziare la installazione delle apparecchiature del territorio nella stazione televisiva nel territorio della repubblica di San Marino. Lo scopo di tale iniziativa è molto semplice: a quanto pare, in un caso precedente (ma si trattava di altra società), il Governo italiano, al quale era Stato chiesto il permesso per un programma televisivo, rispose negativamente adducendo la ragione che occorrendo un lungo periodo di tempo per preparare una nuova stazione trasmittente, durante quei lavori la trasmissione dei programmi Rai avrebbe subito sensibili danni a causa delle interferenze. Il 28 e il 29 novembre 1956: Botta e risposta tra Corriere Della Sera e Il Tempo. Il giornale milanese, in un articolo del 28 novembre, solleva dubbi sulla riuscita dell'iniziativa del gruppo industriale di recente impegnatosi in campo televisivo, riportando opinioni di" ambienti responsabili romani della Rai". Il Corriere non specifica se si tratti della società romana o di quella milanese. Ma sostiene che l'esistenza della convenzione tra Rai e Stato del 1952 sarebbe da sola sufficiente a dirimere la controversia. Il quotidiano poi, afferma che la Rai solo esteriormente ha la forma di una società privata. Il giorno dopo un fondo durissimo de Il Tempo, intitolato "L'Amico del giaguaro. "L'amico del giaguaro - scrive il quotidiano romano - afferma che la tesi dei sostenitori della libera concorrenza in materia di trasmissioni radiotelevisive e della incompatibilità della concessione in regime di monopolio con la norma costituzionale, dovrebbe essere convalidata nella sede giudiziaria competente PRIMA che l'iniziativa di un gruppo concorrente possa esplicarsi. E perchè? C'è qualcuno o qualcosa che possa impedire ad una società privata di chiedere una concessione allo Stato ? Spetta allo Stato rifiutare, motivando. E su questo eventuale rifiuto che insorgerà la questione di legittimità costituzionale".

Nella seconda metà degli anni Cinquanta alcuni gruppi privati tentano per la prima volta il loro ingresso nel mercato a livello televisivo locale: la Sentenza n. 59 della Corte Costituzionale nel 1960 pone fine a tutti i procedimenti ribadendo la riserva statale delle trasmissioni radiotelevisive e l’esistenza di un “monopolio naturale” determinato dall’oggettiva limitatezza dei canali disponibili. Il quadro rimarrà sostanzialmente immutato nel corso dei governi di centro-sinistra che caratterizzano la IV Legislatura

Il sistema radiofonico spagnolo, uscito dall’epoca di autarchia, si appresta a conoscere una nuova fase di fronte alla nuova impronta tecnocratica assegnata dal regime alle sue classi dirigenti Al 31 dicembre 1955 il numero di apparecchi radiofonici istallati sul territorio spagnolo è stimato a 2,717 milioni. Lo spettro delle frequenze elettromagnetiche occupato dalle stazioni radiofoniche risulta particolarmente affollato: negli anni Cinquanta si contano 63 emittenti del Movimiento, 64 stazioni radio EAJ, 60 stazioni Escuelas del Frente de Juventudes, ill Centro Emisor de Madrid de Radio Nacional de España e 7 emittenti regionales di Radio Nacional de Espana, altre emittenti dipendenti dal Ministerio de Educación Nacional e la presenza de piccole emittenti chiamate "parroquiales”.

 Nell’Estate del 1956 viene fondata la TVE costituita come un organismo proprio dell’amministrazione dello Stato, inquadrato nel Ministerio de la Communicacion y Turismo. Il 20 ottobre 1956 Iniziano le prime trasmissioni televisive regolari di Televisione Espanola TVE trasmette nei primi due anni solo all’area di Madrid (sino a 70 chilometri dalla capitale)  inizialmente tre ore al giorno dalle 21 a mezzanotte (salvo il lunedì) e durante il mese di agosto.  Il nuero dei ricevitori è stimato in 600.

Negli Stati Uniti viene realizzato il ptimo videoregistratore magnetico AMPEX


1956

1956 Esce Il segreto di Luca, romanzo di Ignazio Silone. Secondo  molti osservatori Silone sembra essersi liberato dalla problematica ideologico-politica e che il romanzo segni il suo distacco dai racconti cosiddetti « sociali » dell'esilio. In realtà come scrive l’autore,Benché un giudizio esterno, d'ordine politico e sociologico, in questo libro, mi sia del tutto indifferente, ritengo che non lo si possa definire come in un racconto che astragga totalmente dalla condizione sociale.

1956 Di Edoardo Sanguineti esce la prima edizione di Laborintus nella collezione "Oggetto e simbolo" diretta da Luciano Anceschi per la casa editrice Magenta, passata quasi inosservata. Le sue poesie, ritenute così difficili da interpretare, sarebbero divenute, solo un decennio dopo, norma per le sperimentazioni linguistiche-poetiche degli anni sessanta. Il titolo, nato dall'utilizzo di uno schema labirintico, deriva secondo dalla "complessità della realtà atomica di quegli anni, i cui esiti potevano davvero essere benjaminianamente catastrofici. Pasolini in un articolo su "Il Punto" definisce la raccolta Laborintus "un tipico prodotto del neo-realismo post-ermetico" al quale Sanguineti replica sul n. 11 di "Officina" nel novembre 1957 con un articolo intitolato Una polemica in prosa ironizzando su le giuste distanze che Pasolini metteva tra il proprio "sperimentalismo" e quello "non puro sperimentalismo sanguinetiano".

1956 Esce Il passaggio di Enea di Giorgio Caproni. Il volume raccoglie tutte le sue poesie pubblicate fino al 1956 e riflette la sua esperienza di combattente durante la Seconda guerra mondiale e la Resistenza riunendo le poesie delle raccolte precedenti.

1956 Montale pubblica La bufera e altro,  raccolta di poesie che deriva il proprio titolo dalle aggiunte successive alla prima e più importante sezione, intitolata Finisterre e pubblicata già nel 1943 a Lugano. A questa vanno via via aggiungendosi altri componimenti, tra i quali Piccolo testamento e Il sogno del prigioniero, che chiudono la raccolta sotto il titolo di Conclusioni provvisorie, datate rispettivamente 12 maggio 1953 e dell'ottobre 1954. La novità è l'irruzione della politica in un mondo poetico che se ne era del tutto allontanato (come parte della cultura letteraria italiana, nel periodo fascista). Il dato storico immediato è assunto nella sua valenza metafisica: la guerra e le ideologie che ne sono la causa non sono altro che la manifestazione concreta, tangibile, del "male di vivere" che coglie l'uomo e lo fa soggiacere alle amare leggi della natura, negative in assoluto.

1956 Henri de France  deposita il brevetto per la televisione a colori attraverso il procedimento SECAM (SÉquentiel Couleur et À Mémoire), che dal 1967 diverrà lo standard ufficiale francese con trasmissioni a 625 righe e 25 immagini al secondo

1956 La stazione televisiva NBC di Chicago WNBQ è la prima a trasmettere a colori negli Stati Uniti.

Gennaio 1956 Gli attori e i nuovi media Domandiamolo a loro è un'inchiesta a cura di Renato Venturini e Carlo Maria Pensa sul rapporto tra gli attori, la radio e la TV.

2 gennaio 1956 Elezioni legisltiove in Francia le ultime della Quarta Repubblica La coaltion fauriste l'emporte de justesse CON IL 32,51% , malgré la concurrence sérieuse du Front Républicain qui totalise des résultats proches des siens (27,10). I COMUNISTI DEL PCF rimangono il primo partito con il 25,36% dando un parlamento con una maggioranza a sinistra ma una destra che esce rafforzata e la nas ita di un estrema destra poujadista e nazionalista che conquista il 12,62%v Victoire du Front républicain. Effondrement des républicains sociaux (ex-RPF). Percée et montée du Poujadisme (Union et Fraternité Française) avec l'entrée de ce mouvement au Parlement. Jean-Marie Le Pen, élu sous étiquette poujadiste, entre à l'Assemblée nationale, comme le plus jeune député.

3 gennaio 1956 In Francia il trasmettitore televisivo VHF a 441 è vittima di un incendio dopo essere fallito nel suo tentativo di coprire le lunghe serate a copertura delle elezioni politiche transalpine. Anziché ricostruirlo si preferisce indennizzare i telespettatori per incentivarli all’acquisto di un nuovo ricevitore a 819 righe.

4 gennaio 1956 Giallo in musica "Citta notte" di Ezio D'Errico e un giallo musicale in quattro episodi, ciascuno articolato in tre puntate. Musiche di Riz Ortolani. E' la prima volta che la radio presenta qucsto genere, in cui la musica ha un ruolo preminente nello svolgimento delta vicenda.

7 gennaio 1956 Inizia "Rassegna Italia", panorama di lavori teatrali allestiti dai circoli ENAL delle varie regioni. Presentatore Enzo Tortora.

10 gennaio 1956 Mozart nel bicentenario Prima di 37 manifestazioni allestite dalla RAI, tra gennaio e dicembre, per il secondo centenario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791). Le serate mozartiane hanno impostazione cronologica: Si succedono seguendo l'itinerario delta vita artistica del musicista.

15 gennaio 1956 La corrispondenza di Orio Vergani Fermo posta è un intrattenimento, curato da Simonetta e Zucconi, intorno alla corrispondenza di Orio Vergani con i radioascoltatori. Tra i protagonisti, Paolo Panelli.

19 gennaio 1956 E' inaugurata "Lettere in redazione”, rubrica quindicinale di ri­sposte ai telespettatori.

20 gennaio  1956 Dino Buzzati proposto da Bolchi E' diffuso Un caso clinico di Dino Buzzati per la regia di Sandro Bolchi. Commenti musicali di Luciano Berio.

26 gennaio – 5 febbraio 1956 Grandi investimenti tecnologici della Rai per i VII Giochi Olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo. Rappresentano una sorta di prova generale degli sforzi che verranno compiuti quattro anni dopo per le Olimpiadi estive a Roma

26 gennaio 1956 Radiocronaca, da Cortina d'Ampezzo, della cerimonia di apertura dei VII Gio­chi Olimpici Invernali. La radio coprirà la manifestazione con notizie aggior­nate e servizi spcciali sulle diverse gare. Nell’occasione avvngono anche le prime trasmissioni in mondovisione dalle VII Olimpiadi invernali di Cortina d’Ampezzo

26 gennaio Telecronaca in Eurovisione, da Cortina, della cerimonia di apertu­ra dei VII Giochi Olimpici invernali, in occasione dei quali si eb­be la prima serie di trasmissioni in ripresa diretta esterna di no­tevole impegno.

febbraio 1956 ITV inizia le sue trasmissioni  nella regione del Midlands

febbraio 1956 Inizia la rubrica "L'amico degli animali" di Angelo Lombardi. Vi partecipano Bianca Maria Piccinino e l'assistente Andalù.

1 febbraio 1956 Governo del socialista Guy Mollet. Rimarrà in carica sino al 21 maggio 1957. Secrétaire d'État à la Présidence du Conseil, chargé de l'Information : Gérard Jacquet (SFIO) Secrétaire d'État aux PTT : Eugène Thomas (SFIO)

14 febbraio 1956 Il segretario del PCUS Nikita Krusciov apre i lavori del XX congresso del PCUS, il primo del partito dopo la morte di Stalin avvenuta nel febbraio del 1953.

15 febbraio1956 Prima puntata di Permette una domanda? rotocalco televisivo quin­dicinale

18 febbraio 1956 Sabato ore 21.00. "Music Hall" presentata da Corrado prende il posto ­di "Lascia o raddoppia?"  che viene collocata il giovedì alla stesa ora

25 febbraio 1956 Verso il termine del XX gresso, Krusciov presenta il suo famoso rapporto segreto che denuncia i crimini di Stalin e condanna il culto della sua personalità.

25 febbraio 1956 sabato ore 17.30:nasce un'altra edizione di "TV degli agricoltori" .

25 febbraio 1956 La RAI offre agli ascoltatori La traviata di Giuseppe Verdi nell'interpreta­zione di Maria Callas alla Scala di Milano.

28 février : Mollet concede la Troisième semaine de congés payés.

5 marzo 1956 Esordio della "Enciclopedia di lascia o raddoppia?", compendio del­la fortunata trasmissione.

10 marzo 1956 La Convenzione 10 marzo 1956 (approvata con Decreto Presidente della Repubblica del 17 agosto 1957, n. 1136) stabilisce un nuovo piano tecnico per accelerare l'estensione delta re­te televisiva e della rete radiofonica a modulazione di frequenza FM a tutto it territorio nazionale.

19 marzo 1956 Per il Centenario della nascita di George Bernard Shaw (1856-1950), è trasmessa, La miliardaria nell'interpretazione di Sarah Fer­rati. La RAI dedichera alla ricorrenza un ciclo speciale di trasmissioni.

24 marzo 1956 Comincia sul Terzo Programma una serie di trasmissioni sulla figura e sull'o­pera di Giulio Cesare, nel bimillenario della morte (102 a.C- 44 a.C.).

Aprile 1956 La radio per la qualificazione professionale La RAI, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, realizza un corso di meccanica allo scopo di favorire una migliore qualificazione tecni­co-professionale. In Sicilia, il primo campo d'azione.

Aprile 1956 Esplode il successo di Lascia o raddoppia? tocca il giovedì sera punte di 10 milioni di telespettatori mentre negòli altri giorni della settimana l’ascolto televisivo oscilla fra i 3 e i 4 milioni. I cinematografi rinviaano di un’ora l’inizio dello spettacolo

Aprile 1956 In Francia la televisione entra nei palazzi della politica. Il presidente del Consiglio Guy Mollet riceve a Matignon il giornalista della RTF  Pierre Sabbagh  


14 aprile 1956 Radiodramma di Renzo Rosso Un servizio di guerra, con Rossella Falk, Ivo Garrani, Romolo Valli. Ha vinto il primo premio per opere radiofoniche di pro­sa indetto dalla RAI.

16 aprile 1956 Inizia "La TV per gli studenti" con una serie dedicata alla Storia dell'industria italiana dal 1848,

19 aprile 1956 Grace e Ranieri Servizi specials, da Montecarlo, in occasione delle nozze di Grace Kelly con Ranieri di Monaco.


23 aprile 1956 Prima udienza pubblica della Corte Costituzionale con De Nicola presidente

29 aprile 1956 "Primo applauso" è il titolo di una nuova trasmissione centrata su­gli aspiranti alla ribalta. Presenta inizialmente Silvana Pampanini, alla quale succederà Enzo Tortora. Regia di Piero Turchetti.

Maggio 1956 André Castelot, Alain Decaux e Stellio Lorenzi rivisitano i grandi appuntamenti della storia  nel programma Énigmes de l'histoire poi rinominato nel 1957 La caméra explore le temps.

maggio 1956 Entra in funzione, presso il Centro di produzione di Milano, lo Studio di fonologia musicale, per la musica elettronica e la musica concreta, creato dall’ex direttore del Terzo Programma Alberto Mantelli e dal musicolo Pier Luigi Rognoni..

febbraio 1956 ITV inizia le sue trasmissioni  nella regione del Nord dell’Inghilterra

21 maggio 1956 Ciclo di trasmissioni sulla L'Italia umbertina curate da Giovanni Spadolini. Prima conversazione: Il periodo del trasformismo tenuta da Silvano Tosi.

10 giugno 1956 Per la rubrica La perequazione tributaria conversazioni di Bruno Visentini e di Giulio Andreotti.

10 giugno 1956 Concerto sinfonico diretto da Franco Caracciolo nel quadro delle celebrazioni per il centenario della morte di Robert Schumann (1810-1856).

21 giugno 1956 Prima ripresa televisiva del Festival della canzone napoletana. Presenta Nino Taranto. Vincerà "Guaglione" cantata da Aurelio Fierro e Grazia Gresi-

23 giugno 1956 Va in onda Amelia al ballo, opera buffa di Giancarlo Menotti diretta da Ni­no Sanzogno.

27 giugno 1956 Filiberto Guala si dimette. L’IRI manda a ricoprire la carica di Amministratore Delegato Marcello Rodinò di Miglione, esponente di una famiglia dell’aristocrazia napoletana, figlio di uno dei fondatori del partito popolare, indicato fa Antonio Segni leader della corrente più moderata della Democrazia Cristiana. Il giornalista democristiano direttore de Il Popolo Rodolfo Arata viene nominato direttore generale della Rai

13 luglio 1956 la Corte Costituzionale conferma il diritto di riserva allo Stato delle trasmissioni radiotelevisive

14 luglio 1956 Matilde Serao nel centenario. Si apre un ciclo di trasmissioni centrate sulla figura e sull'opera di Matilde Serao (1856-1927), nel centenario della nascita. Curatore Goffredo Belloncini.

14 luglio 1956 Alighiero Noschese recita un giallo La grande Caterina, giallo radiofonico di Gastone Tanzi in 6 episodi messo in scena dalla Compagnia di prosa di Milano.

16 luglio  1956 Entra in funzione il trasmettitore televisivo di Monte Favone.

26 luglio 1956 Muore Vittorio Veltroni sostituito da Franco Schepis alla guida del telegiornale

26 luglio 1956 Nasser nazionalizza il Canale di Suez ponendo sotto sequestro i beni della compagnia universale che ne gestisce i trasporti

30 luglio 1956  In questo numero de L'Approdo figura un'inchiesta di Giuseppe Ungaretti e Leone Piccioni sul tema Uomini e cultura del Mezzogiorno.

2 agosto 1956 "La strada e di tutti" è un'inchiesta in 10 puntate di Giuliano To­mei che vuole educare a una guida corretta

3 agosto 1956 Memo Benassi e Lilla Brignone sono protagonisti del Tartufo di Molière nella traduzione di Salvatore Quasimodo. Regia di Gianni Santuccio

6 agosto 1956 Ultimo evento sportivo trasmesso da Dumont. Il network televisivo rimasto con sole cinque stazioni si scioglie definitivamente

7 agosto 1956: L'Unità riporta la notizia che la Rai sta accarezzando l'idea di produrre il primo settimanale d'attualità. L'autore, che si firma con le iniziali A. Gi. (Arturo Gismondi), richiamando analoghe trasmissioni della TV americana sostiene che la Rai operando in regime di monopolio ha maggiori responsabilità verso gli abbonati-contribuenti. E aggiunge "I quadri giornalistici della Rai, tutti li conosciamo: sono i vari Zincone, Spadolini, Paternostro, Valcini".

7 agosto 1956: La rete televisiva italiana avrà il numero maggiore di stazioni in Europa, quando tra la fine del 1956 e i primi mesi del 1957, sarà estesa a tutta Italia.

8 agosto 1956 Tragedia di Marcinelle Nella miniera belga muoiono 262 minatori di cui 136 emigrati italiani

15 Agosto 1956: Per canoni di abbonamento tra radio e TV gli italiani hanno pagato 17 miliardi di lire e oltre 33 miliardi per l'acquisto di apparecchi, il che costituisce il 43 per  cento della spesa di tutti gli spettacoli. Possiedono la televisione 2357 sale  cinematografiche, 2911 bar, 3102 alberghi, 7961 circoli culturali e 291 grandi magazzini e negozi al marzo del 1956. La fonte è l'annuario statistico.

Settembre 1956 Con la crisi del canale di Suez in Belgio l'Institut national de radiodiffusion decidedi cessare la ridiffusione del telegiornale francese della RTF con juna propria produzione giudicando troppo tendenziose e di parte le notizie diffuse da Parigi.

6 settembre 1956: Come riferisce la Stampa, L'avv. Peyron, sindaco di Torino, preoccupato per lo sviluppo della televisione a Torino annuncia che si recherà a Roma per incontrare i dirigenti della Rai. Torino, a differenza di Milano e Roma, dispone di un solo studio televisivo. Molte delle rubriche abitualmente prodotte nel capoluogo piemontese sono state annullate

15 settembre 1956 A Rimini, nella VIII sessione del Premio Italia, viene decisa l'estensione alla televisione con un nuovo pre­mio per i documentari.

Settembre 1956 Premio Italia 1956. L'Italia si aggiudica il Premio della Radiotelevisione Ita­liana per l'opera musicale II Giuoco del Barone musica di Valentino Bucchi, testo di Alessandro Parronchi.

15 settembre 1956 A Rimini, nella VIII sessione del Premio Italia, viene decisa l'estensione alla televisione con un nuovo pre­mio per i documentari.

settembre 1956 Scende nel Golfo di La Spezia un sommozzatore della Marina Militare. Nell’occasione è realizzata la prima ripresa televisiva subacquea.

23/29 settembre 1956: Settimana Radio-Tv pubblica i dati relativi alla vendita di televisori nel mondo secondo la statistica resa nota da Television Factbook. L'Italia, insieme con la Francia è al quinto posto con 300. 000 apparecchi. In testa sono gli Stati Uniti con 39 milioni di apparecchi. Seguono a distanza Gran Bretagna con 2 milioni e 200 mila; URSS con 1 milione; Germania Occidentale con 430 mila.

3 ottobre 1956 La Rai offre per la prima volta in Italia Giovanna d'Arco di P. Ciaikovski nell'interpretazione di Marcella Pobbe. La prima rappresentazione si era avuta a Pietroburgo il 25 febbraio 1881, e vi figurava, nella parte di Dunois, il padre di Igor Stravinskij.

5 ottobre 1956 Per il teatro di Henrik Ibsen (1828-1906), nel cinquantenario della morte, va in onda Brand, poema drammatico in cinque atti con Salvo Randone. Altre opere verranno messe in onda nelle settimane successive

6 ottobre 1956 Va in onda "I nostri figli" di Ginetta Ortona, vincitore del primo concorso per originali televisivi bandito dalla RAI.

15 ottobre 1956 Per iniziativa di un gruppo di industriali settentrionali si costituisce a Milano la società Centro Milanese Cinetelevisivo. L'obiettivo e quello di rompere il monopolio Rai, chiedendo ad un non precisato organismo internazionale con sede a Ginevra l'assegnazione di una frequenza. Ottenuto ciò verrà richiesto al Ministero degli Interni l'autorizzazione a trasmettere. In caso di risposta negativa si pensa ad una battaglia in sede costituzionale.

20 ottobre 1956 iniziano le prime trasmissioni televisive regolari di Televisione Espanola TVE trasmette nei primi due anni solo all’area di Madrid (sino a 70 chilometri dalla capitale)  inizialmente tre ore al giorno dalle 21 a mezzanotte (salvo il lunedì) e durante il mese di agosto.  Il nuero dei ricevitori è stimato in 600.

21 ottobre 1956 Le canzoni della fortuna è il primo programma abbinato alla Lotteria Italia.

23 ottobre 1956 Mike Bongiorno presenta Tutti per uno programma radiofonico di quiz con la partecipazione degli ascoltatori.

23-31 ottobre 1956 La rivolta popolare in Ungheria I fatti di Ungheria rappresentano la prima insurrezione interna a un regime del blocco comunista. Sarà soffocata, in novembre, dai carri armati sovietici. Il cardinale Mindszenty si rifugia nell'ambasciata americana a Budapest. La radio segue gli avvenimenti con notizie, servizi e commenti.

24 ottobre 1956 Per la prima volta viene ripreso in televisione il Consiglio d'Eu­ropa,

26 ottobre 1956 Nasce la TVE e con essa iniziano i programmi  di televisione in Spagna.

28 ottobre 1956 Conversazione di Cesare Musatti su Freud e la culture moderna, a cento an­ni dalla nascita del padre della psicoanalisi (1856-1939).

29 ottobre 1956 Due interpretazioni di Titina De Filippo: Mese mariano di Salvatore Di Gia­como e Una creatura senza difesa della stessa Titina da Cechov.
29 octobre : Début de la crise de Suez jusqu'au 6 novembre.

30 ottobre 1956: Roma Kaput tv.E'il durissimo titolo di un articolo pubblicato da Settimana Radio-Tv nel quale si condanna la centralizzazione dei servizi televisivi a Roma, a scapito dei centri di produzione di Milano e Torino. Argomento questo ricorrente sulla stampa del nord.

30 Ottobre 1956: In previsione dell'ingresso della pubblicità nei programmi televisivi, l'Unità pubblica un articolo nel quale chiede - fatto qualche conto sul valore delle nuove entrate - la riduzione del canone televisivo. "Il calo del canone - come scrive il settimanale Settimo Giorno del 10 novembre 1956. - era Stato anche un'allegra promessa elettorale dell'On. Fanfani, ma altrettanto ovviamente avevamo avvertito di non tenerne conto".

22 novembre 1956: Il Corriere Della Sera riporta la notizia che in Consiglio Comunale si è discusso, il giorno precedente, del timore che la Rai intendesse chiudere il Centro di Milano, sottolineando la concomitanza tra l'azione di centralizzazione della Rai - che nel volgere di poco tempo assegnerà a Milano solo compiti produttivi sottraendogli quelli ideativi- e la nascita di una iniziativa privata nel capoluogo lombardo, fino a quel momento centro propulsore per quantità e qualità della televisione italiana. La Stampa riferisce di una riunione di alti funzionari Rai nella sede di Milano durante la quale si è esaminata anche l'iniziativa di alcuni industriali settentrionali in campo televisivo. Il giornale piemontese anticipa la notizia dell'arrivo di tecnici televisivi tedeschi nel capoluogo lombardo, notizia che verrà ripresa nei giorni successivi da altri giornali. E avanza l'ipotesi che la comitiva si rechi a San Marino per verificare se è possibile operare dal territorio del piccolo Stato che è fuori dalla giurisdizione italiana. La Stampa riporta poi un indiscrezione secondo la quale sta per essere costituto un comitato di garanzia a tutela dell'iniziativa televisiva milanese, del quale fanno parte illustri nomi dell'arte, della finanza e della politica milanese.

24 novembre 1956: Si costituisce a Roma con rogito notarile del notaio Tuccari il Tempo TV, società a responsabilità limitata con riserva di trasformarsi in società per azioni. Chiede l’assenso per costruire una rete televisiva UHF su base regionale. Dopo il rifiuto del Ministero delle poste inizierà un lungo contenzioso con la Rai con ricorso al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. Hanno partecipato alla fondazione il sen. Renato Angiolillo, Il Cav. del Lavoro Anacleto Gianni, il dr. Arturo Osio, il dr.Bruno Baiocchi, il comm.Libero Palmieri, l'avv.Antonio Modafferi. Il libro "L'Emittenza Privata in Italia dal 1956 ad oggi"  aggiunge ai nomi precedentemente elencati quello di Raoul Chiodelli, che fu a suo tempo direttore dell'Eiar nel periodo delle prime sperimentazioni televisive. Presidente del consiglio di amministrazione il sen. Renato Angiolillo, consiglieri di amministrazione Baiocchi e Palmieri. L'art. 4 specifica l'oggetto sociale. " La società al fine di concorrere al progresso materiale e spirituale della Nazione, si propone lo scopo di trasmettere con impianti radio-televisivi, cerimonie spettacoli e programmi artistici in genere, avvenimenti sportivi, conferenze discorsi, attualità nonchè notizie e comunicati di carattere economico, sociale e culturale connessi con la vita politica del paese.

25 novembre 1956: Fine di un abuso. E' il titolo di un articolo di Settimana Radio-Tv con il quale il periodico concorrente al Radiocorriere appoggia l'iniziativa della società televisiva milanese. Il settimanale sostiene che i finanziamenti alla nuova televisione sarebbero garantiti da banche svizzere. Lo stesso giorno il direttore di Epoca, Enzo Biagi, dice la sua sul centro televisivo milanese. In un articolo di critica ai programmi televisivi scrive: "La Costituzione autorizza il cittadino italiano a pubblicare giornali, ad affigger manifesti, ad usare altoparlanti. non si capisce perchè gli debba essere inibito l'uso delle telecamere. Rispettando le nostre leggi e le convenzioni internazionali deve essere possibile anche da noi ciò che è ammesso, ad esempio, negli Stati Uniti e in Inghilterra. La concorrenza migliora il prodotto".

26 novembre 1956 La moglie ingenua e il marito malato, tre atti di Achille Campanile, ha per protagonisti radiofonici Ernesto Calindri e Alberto Lionello.

26 novembre 1956: L'Unità riporta la notizia della riduzione di 2 mila lire del canone televisivo per il 1957. Ma l'organo ufficiale del PCI si dichiara insoddisfatto perchè nelle casse della Rai sono entrati, attraverso la pubblicità, 2 miliardi" e ciò significa che la riduzione poteva essere ben più forte di quel che non sia stata".

27 novembre 1956: Il quotidiano il Tempo di Roma riporta la notizia dell'unificazione dell'attività televisiva della Rai nel nuovo centro di via Teulauda a Roma. Dopo aver definito l'avvenimento un terremoto, da notizia dell'attività della società televisiva milanese, annunciando, tra le righe, che anche a Roma si parla di un'analoga iniziativa da parte di una società privata. " Esponenti della privata iniziativa ritengono che esistono concrete possibilità di vincere la battaglia contro il monopolio di Stato e della Rai-Tv e che, in un periodo ragionevolmente breve si possa giungere alla realizzazione degli attesi liberi programmi televisivi”.

28 novembre 1956: La Stampa riporta la notizia della riorganizzazione in atto all'interno della Rai che prevede la centralizzazione a Roma dei programmi e compiti secondari e di sola realizzazione produttiva alle sedi di Milano e Torino.

29 novembre : Mise en place du rationnement de l'essence

29/30 novembre 1956: Il Corriere Lombardo pubblica un articolo nel quale sostiene -citando fonti romane ben informate - che nella capitale stanno sorgendo tante piccole società televisive che hanno lo stesso scopo del Centro Milanese: rompere il monopolio della Rai. Ma l'azione di queste società sarebbe incoraggiata dalla stessa Rai al fine di farne entrare una o qualcuna come azionista all'interno della società milanese, ottenendo un ampio controllo delle attività e condizionandone le scelte.

30 novembre 1956: Articolo del Borghese intitolato "I Perchè della Repubblica": Perchè i comunisti difendono il monopolio statale della Televisione, contro il progetto privato di costituire una nuova emittente a Milano ? Perchè alla Rai-tv, pur con direzione democristiana, gli amici dei comunisti abbondano.

1 dicembre 1956 L'Unità pubblica un articolo riassuntivo della nuova situazione che si è venuta a creare in campo televisivo. Il titolo è significativo: "All'annuncio della pubblicità i capitalisti scoprono la TV". L'organo del PCI afferma che in prossimità dell'ingresso della pubblicità in TV, i gruppi privati, sulla base dell'esperienza americana e inglese fiutano l'affare. Fa i nomi di Falk e Italcementi. e afferma: "La rottura del monopolio servirebbe in questo caso sia ad aprire la strada per affari più cospicui, sia a togliere alla Rai il mercato pubblicitario. L'esistenza di una rete commerciale infatti metterebbe la Rai nella necessità di scegliere fra il canone e i proventi pubblicitari. Saremmo in questo caso nel terreno prediletto dai gruppi privati, che è quello della socializzazione delle perdite e della privatizzazione degli utili.

2 dicembre 1956: La maschera e il volto. E' il titolo di un corsivo del Il Tempo relativo al canone. In previsione dell'ingresso della pubblicità in televisione . Il Governo annuncia la riduzione del canone da parte degli utenti privati. Ma contemporaneamente aumenta il canone di bar, alberghi, locali pubblici, " somma che finirà per essere pagata dai consumatori attraverso un invisibile quanto logico ritocco dei prezzi delle consumazioni servite nei caffè, ecc. E' strano ma i governanti non sono mai riusciti a capire che ogni tributo destinato a colpire le attività industriali e commerciali finisce sempre sulle spalle del povero consumatore".

2 dicembre 1956 Settimana Radio-Tv, ospita un articolo nel quale si spiegano nei dettagli scopi e composizione della Pontificia Commissione per la TV.

Dicembre 1956 Rodinò e Arata rivoluzionano le strutture dirigenziali dei centri di produzione, istituiscono la Direzione dei servizi informativi affidata a Picone Stella ridotto a compiti di coordinamento generale e nominano direttore per il Giornale radio il cattolico conservatore Costantino Granella legato al Cardinale Siri e proveniente dal Corriere Mercantile di Genova e per il Telegiornale, il cattolico resistenziale nei gruppi comunisti cattolici Massimo Rendina.

6/7 dicembre 1956: Il Corriere Lombardo fa il punto sulle reazioni politiche all'annuncio della creazione del Centro Milanese Cinetelevisivo. Favorevoli i liberali e i socialdemocratici. Da parte della Dc non si esprimono giudizi, mentre le destre contestano la centralizzazione della Rai a Roma. L'ente di Stato dal canto suo smentisce questa tesi ribadendo l'operatività delle sedi di Milano e Torino e - secondo l'autore dell'articolo Enrico Basile - starebbe sondando ambienti costituzionali per sapere quale accoglienza potrebbe avere un eventuale ricorso della società milanese.

7 dicembre 1956 Inaugurazione della Stagione lirica della Scala con Aida di Giuseppe Verdi. Intepreti: Antonietta Stella, Giuseppe di Stefano e Giulietta Simionato. L'opera è stata scelta per ricordare il decimo anniversario della rinascita del celebre teatro milanese.

9 dicembre 1956: Sul settimanale Epoca Giorgio Vecchietti firma un'inchiesta, intitolata la Triplice Alleanza, sul panorama delle nuove iniziative private in campo televisivo. Si tratta di un quadro riassuntivo della situazione a Roma, Napoli e Milano. Aggiunge particolari sui soggetti promotori e lo scenario complessivo nel quale si muovono. Inoltre sottolinea che in Europa, la Rai-Tv è l'unica a godere del duplice privilegio dell'esclusiva del canone di abbonamento (fissato a 16. 000 lire, ovvero superiore a quello francese, all'inglese e al tedesco che ammontano rispettivamente a lire 10. 680, 5.250, 12. 600) e delle trasmissioni pubblicitarie

9 dicembre 1956 In un articolo dal titolo "Telecervelli all'ammasso nelle sedi periferiche" Settimana Radio-Tv, dopo aver affermato che "Rai-Tv vuol dire dittatura in moltissimi settori della vita nazionale e dopo aver sgombrato il campo da equivoci campanilistici, lancia l'idea di far partire subito il secondo canale televisivo della Rai per evitare il depauperamento e la smobilitazione della direzione di Milano che secondo il piano centralistico della Rai avrebbe - come del resto tutte le sedi - una funzione di produzione e non di ideazione dei programmi. Il piano per il secondo canale sarebbe già Stato predisposto da Sernesi attuale presidente dell'Iri ed ex dirigente Rai. Secondo il periodico le iniziative private non avrebbero capacità di riuscita finanziaria perchè le banche sono sotto il controllo dell'Iri e L'Iri è il maggior azionista della Rai. L'entrata di capitali esteri superiore al mezzo miliardo è ugualmente controllata dall'Iri.

14 dicembre 1956: Paese Sera ritorna ancora sull'argomento, descrivendo in particolar modo, la situazione del Centro Milanese Televisivo . Uno dei finanziatori sarebbe Mondadori che impegnerebbe anche degli intellettuali a lui vicini. Paolo Grassi assumerebbe la direzione artistica e teatrale. Luchino Visconti è uno dei registi "corteggiati" Al nuovo centro televisivo farebbero riferimento parlamentari di diversi partiti con l'esclusione dei democristiani dei missini e dei comunisti. "La presenza di esponenti del mondo finanziario lombardo, piemontese, ligure, emiliano, fa supporre che la nascente attività cinetelevisiva interesserà, grosso modo, una vasta zona del Nord, e precisamente il quadrilatero compreso tra Milano e Torino". Lauro a Napoli lancia un'analoga iniziativa accompagnandola con una campagna stampa locale di sostegno incentrata sulla possibilità di occupazione per gli intellettuali meridionali che la televisione fornirebbe. (N. B. Tutte le iniziative private, con la sola eccezione di quella romana si sposano con un desiderio di decentramento contrapposto al centralismo della Rai) .

17 dicembre 1956: L'Unità attacca la Rai per la "scarsa e velenosa informazione" che i notiziari dell'ente di Stato hanno riservato al congresso del PCI.

19 dicembre 1956. Il Tempo di Roma pubblica in prima pagina un articolo che mette in evidenza le differenze tra l'iniziativa di TVL e quella di Tempo TV. Dopo aver fatto cenno alla società di Lauro, il Tempo parla di un' analoga iniziativa che starebbe per essere presa a Palermo "non senza interessamento da parte della regione siciliana".(

20 dicembre 1956 La società "II Tempo-T.V." chiede al Ministero delle poste e delle telecomunicazioni "l'assenso di massima" per la realizzazione di un servizio di radiodiffusione televisiva, basato economicamente sui proventi della pubblicità, da attuare nelle Regioni del Lazio, della Campania e della Toscana, con eventuale successiva estensione ad altre regioni. La società dichiara inoltre di voler realizzare tale programma provvedendo alla costruzione di impianti trasmittenti, studi di ripresa e ponti-radio mobili per trasmissioni esterne. Nell'istanza si afferma che per le trasmissioni non verrà richiesto alcun canone e viene fatto osservare che" l'inserzione di annunci pubblicitari in seno ai programmi TV trasmessi da un ente che percepisce canoni di abbonamento è contraria alla prassi in atto presso le maggiori organizzazioni di radio e televisione del mondo (canone di abbonamento e pubblicità sono incompatibili tra loro, in quanto l'utente che è obbligato a pagare il corrispettivo, ha il diritto di non ricevere programmi pubblicitari").

22 dicembre 1956: Il quotidiano il Tempo prosegue nella sua offensiva contro il monopolio. In un articolo intitolato " La macchina infernale " il giornale romano dà notizia che la Rai ha distribuito nell'ultimo esercizio, un dividendo del 5 per cento che in parte è andato all'Iri, azionista di maggioranza e in parte -il 2 per cento- agli azionisti di minoranza. Secondo gli esperti di bilancio consultati dal quotidiano, gli utili, se vi sono, non consentirebbero neanche la distribuzione di quel modesto 5 per cento. E questo, per una società che opera in regime di monopolio, è paradossale. Inoltre, nello stesso articolo viene dimostrato con dovizia di particolari come i programmi Rai sono in massima parte sponsorizzati. L'utente poi, paga il più alto canone del mondo

22 dicembre 1956 Nasce il Ministero delle Partecipazioni Statali addetto alla supervisione e gestione delle partecipazioni statali nell'economia italiana. Verrà soppresso, con referendum abrogativo, nel 1993.

27 dicembre 1956 Approvata una Legge che consente la partecipazione delle donne all’amministrazione della giustizia (salvo per la magistratura)

27 dicembre 1956 Con Le impronte digitali ha inizio il ciclo Negli archivi della polizia scien­tifica a cura di Beniamino Placido, che illustra metodi, ricerche e pratica del settore.

31 dicembre  1956 Con l’entrata in funzione dei trasmettitori televisivi di Monte Argentario, Monte Conero, Monte Nerone, Monte Vergine, Monte Caccia, Monte Sambuco, Monte Scuro, Gambarie, Monte Pellegrino, Monte Soro, Monte Limbara, Punta Badde Urbana, si completa la rete televisiva nazionale e circa il 95% della popolazione è in grado potenzialmente di usufruire dei programmi televisivi. Viene attivato il collegamento bilaterale a micro-onde tra Milano e Palermo. Il personale ammonta a 5688 unità. La tv conta 366 mila  abbonati alla fine del 1956 a fronte di 6 milioni 235 mila abbonati radiofonici. Il bilancio chiude con un saldo attivo di 1 miliardo 770 milioni con introiti per 13,6 miliardi provenienti dagli abbonamenti alla radio e per 3,9 miliardi dagli abbonamenti alla televisione per un totale di circa 17,5 miliardi, ai quali si dovevano aggiungere 4,7 miliardi di introiti pubblicitari, , 1,4 miliardi da altre tasse sui materiali elettrici  e 2,4 miliardi di sopravvenienze attive, per un totale  di 26 miliardi a fronte di 24,3 miliardi di spese di cui oltre 7 miliardi amministrative e 5,4 miliardi di spese tecniche

1956  Lascia o raddoppia? È il programma dell’anno.  La televisione sebbene vista in casa di amici o nei locali pubblici è diventato un medium popolare.


1957

Alla fine del 1956 dopo il successo di Lascia o raddoppia? la televisione sebbene vista in casa di amici o nei locali pubblici è già diventata un medium popolare destinato,  a partire dagli anni successivi, a cambiare radicalmente la faccia del Paese: I) attraverso il telegiornale che diventa uno dei programmi più seguiti aumenta l’informazione anche politica II ) La tv propone modelli sociali unificanti nel vestire arredare la casa III) favorisce i primi fenomeni di divismo e consumismo poi indotto anche dalla pubblicità di Carosello negli anni del Miracolo economico IV) favorisce il superamento della mentalità particolaristica delle 100città e la lotta contro i clan V) produce l’unificazione linguistica già iniziato dal cinema, dalla radio e dalla stampa periodica popolare.
Il duo Rodinò-Arata a via del Babuino mostra di avere una spiccata sensibilità politica nel passare indenne fra molte bufere governative e l’avvicendarsi di Segni, Zoli, Fanfani e soprattutto Tambroni, e infine nuovamente di Fanfani a Palazzo Chigi e di 6 ministri delle Poste e Telecomunicazioni in cinque anni. Rodinò, invertendo gli indirizzi di Guala, restituisce fiato agli aziendali e dà la prevalenza agli aspetti tecnico-amministrativi della gestione. Sotto la sua esperienza secondo Giovanni Cesareo “conduce la Rai come se fosse un’azienda produttrice di energia elettrica o una fabbrica di scatolette”. Il fatto è che Rodinò come amministratore delegato assume più chiaramente la veste di manager garante della funzionalità delle strutture lasciando invece al dominio assoluto della DC il controllo dell’informazione con direttori del giornale radio e del telegiornale che rispondono unicamente al direttore generale, alla dc stessa e al governo che, secondo i momenti, come osserva Chiarenza “interferiva più o meno fortemente sulla gestione dei notiziari”
Grazie ad un bilancio in attivo la Rai costruisce nuovi centri a Napoli e molte sedi. Crescono le ore di programmazione, I dirigenti devono viaggiare per servizio in prima classe, i dipendenti in seconda.
Divenuta una committente di primo piano  e con l’aumento incessante degli abbonati anche una potenza finanziaria con grandi disponibilità di capitali, la Rai soprattutto con l’apertura del mercato pubblicitario e l’inizio delle trasmissioni di Carosello, come osserva Chiarenza, diventa non solo una colossale macchina che fabbrica programmi e con essi veri o presunti condizionamenti di massa, ma anche una potenza finanziaria in bradi di determinare, con le commesse, gli appalti, le scelte di istallazione, gli investimenti edilizi, un’influenza considerevole su ampi settori di interessi, accrescendo ancora con la raccolta pubblicitaria la possibilità di influenzare importanti interessi privati e di facilitare legami  di cui non è difficile ricostruire la consistenza e le caratteristiche Nel frattempo il governo Segni cade sulla questione dei contratti agrari e con la sua caduta si va accelerando quel disegno di recupero dei socialisti nell’area governativa verso il quale convergeranno Nenni e Lombardi da un lato, e Saragat e La Malfa dall’altro. Tutto ciò nel momento in cui Pio XII in un’Enciclica apre la via a ogni possibile intervento censorio dello Stato contro tuti i mezzi di comunicazione e di informazione in nome del cosiddetto diritto naturale
Nel mese di agosto la rivista Il Ponte pubblica un saggio di Arturo Gismondi dedicato alla televisione. Nel paragrafo intitolato a "L'inizio della trasmissione TV e la televisione commerciale" si legge: "Come mai soltanto nel 1956, quattro anni dopo il rinnovo della concessione e tre anni dopo l'inizio dell'esercizio televisivo, i gruppi privati rivendicano un diritto che, a maggior ragione, avrebbero potuto rivendicare nel 1952?". Gismondi sottolinea che la "posizione acquiescente assunta dai gruppi privati, e in Parlamento dai partiti di destra, di fronte alle leggi del 1952 si inserisce nella politica dell'industria privata nei confronti dell'esercizio", che aveva l'obiettivo di "accollare alla collettività il peso dell'esercizio, passivo almeno in relazione ai capitali impiegati, e pretendere invece mano libera nei settori ove gli investimenti si presentano più proficui". La "verità di questa legge", prosegue Gismondi, "la si ricava da un esame dei bilanci RAI degli ultimi anni. Precisiamo ancora, però, che fu determinante, nel 1952, per l'atteggiamento passivo dei gruppi privati, la considerazione che l'inizio dell'esercizio TV avrebbe richiesto delle spese affatto indifferenti per l'installazione degli impianti in tutta Italia. Le spese per impianti televisivi hanno ammontato, dal 1952 a tutto il 1956 (anno in cui è stata completata la rete televisiva in tutta Italia) a 22 miliardi". Alle alte spese sostenute dalla RAI fanno riscontro "degli utili sproporzionati alla massa degli investimenti. Ricaviamo infatti dall'esame dei bilanci degli ultimi anni che gli utili sono stati complessivamente, dal 1952 al 1955, di 684 milioni, per la maggior parte reinvestiti l'anno successivo". Salta agli occhi, prosegue Gismondi, "la maggiore proficuità degli investimenti industriali rispetto a quelli di esercizio". Questo esame tecnico-economico dà poi l'occasione di affermare che la questione del monopolio televisivo e della televisione commerciale si risolverà non tanto sul piano giuridico o costituzionale, quanto su quello economico, "essendo gli ulteriori sviluppi delle varie iniziative legati alla possibilità o meno di rendere produttivo il 'libero' esercizio. Gli stessi promotori, d'altra parte, che a Milano fanno capo ai consiglieri di parte liberale Gohering e Robba, rappresntanti di alcuni forti gruppi industriali (Italcementi), a Roma al sen.Angiolillo e all'industriale Alecce, e a Napoli al comandante Lauro, non nascondono le difficoltà di giungere, almeno per ora, ad un servizio televisivo su scala nazionale, e parlano, quindi, di servizi locali". Significativa, inoltre, la considerazione conclusiva: "La vera battaglia per il monopolio televisivo si scatenerà, questo il nostro parere, il giorno che i gruppi promotori avranno la prova che una 'TV commerciale' è divenuta un'impresa economicamente conveniente, soprattutto in relazione alla massa di investimenti necessari (Il Ponte, agostosettembre 1957).

In Spagna nel 1957 Franco ristruttura il governo per risollevare il paese dalla complessa situazione economica, nominando alcuni ministri "tecnocrati", ossia qualificati e professionalmente preparati. Franco Affidò parte dell'amministrazione del paese all'ammiraglio Luis Carrero Blanco e tra i ministri alcuni provenienti dalla ACNP (Asociación Católica Nacional de Propagandistas) e due dell'Opus Dei: al ministero della finanze chiamò Mariano Navarro Rubio e a quello del Commercio Alberto Ullastres. Successivamente ne scelse altri due: Gregorio Lopez Bravo, ministro dell'Industria, e Laureano Lopez Rodó, commissario generale del Piano di sviluppo economico.  Nel 1959 di fronte all’aggravamento del deficit della bilancia dei pagamenti con l’estero. e, sempre nello stesso anno, il Fondo Monetario Internazionale propose una prima bozza di piano di risanamento e sviluppo. Alla fine degli anni Cinquanta, la difficile situazione economica costrinse la Spagna a venire incontro alle richieste di riforme economiche mosse dall’ocse, dal fmi e dagli Stati Uniti In seguito alla promulgazione del Plan de Estabilización economica da parte del governo franchista (definito anche in base alle indicazioni del fmi e della Banca Mondiale) e all’ingresso della Spagna nell’ocse, furono elargiti al paese iberico rilevanti aiuti economici dagli stessi Stati Uniti e da altri Paesi aderenti a questi organismi internazionali, che divennero quindi influenti creditori nei confronti della Spagna. Il Paese, da quel momento, entrò di fatto in una sorta di bancarotta finanziaria mentre inasprisce sul fronte  il proprio arsenale con nuove leggi repressive.
Inizia ad insediarsi la televisione Le trasmissioni di Television Espanola passano da 3 a 4 ore essendo anticipate alle 20.30 e posticipate di un’ora sino all’una di notte nel fine settimana. Iniziano i primi annunci pubblicitari su TVE e viene trasmesso il primo telefilm americano.
 Sull’onda degli eventi dell’indimenticabile 1956 il 1957 sarà un anno particolarmente fertile per la letteratura italiana e per l’editoria libraria con la scoperta e il trasferimento in Italia del manoscritto del Dottor Zivago ed la pubblicazione di una nuova generazione di scrittori statunitensi cha darà vita alla letturatura on the road 


1957

1957 Olivetti avvia il progetto ELEA del primo elaboratore elettronico di dati. Per dissensi con la linea editoriale del settimanale cede le proprie quote dell’Espresso a Caracciolo,e in misura minore a  Scalfari e Benedetti.

1957 Esce L'isola di Arturo, romanzo di Elsa Morante, vincitrice con tale libro del Premio Strega nel 1957. Ambientato nel 1938 ruoto intorno al personaggio Arturo Gerace nato sull'isola di Procida dove vive tutta l’infanzia e l’adolescenza prima di arruolarsi come volontario durante la seconda guerra mondiale. L'isola racchiude tutto il suo mondo, e tutti gli altri posti esistono per lui solo nella dimensione della leggenda. 

1957 Luciano Bianciardi pubblica  Il lavoro culturale. Il libro è ambientato in una città non precisata, ma dietro le descrizioni dei luoghi è riconoscibilissima la 'sua' Grosseto. Come in altre opere successive l'autore prende ampiamente spunto dalla sua biografia per tracciare un ritratto della vita nella provincia maremmana negli anni del secondo dopoguerra, ed in particolare l'entusiasmo delle generazioni più giovani verso il 'lavoro culturale': cineclub, circoli di cultura, dibattiti, biblioteche. Un piccolo ironico capitolo è dedicato al problema del linguaggio, ovvero a quel lessico ed a quella sintassi, estremamente stereotipati, che un responsabile del lavoro culturale non poteva ignorare in quegli anni.

1957 Mario Luzi dà alle stampe Onore del vero in cui  la sua poesia diventa il riflesso di una più attenta meditazione, sorretta per un verso dalla certezza di trovare un messaggio, ma nello stesso tempo indebolita dallo smarrimento, dall'inquietudine, dal turbamento. Le cose si traducono in una poesia certamente libera da schemi precedenti, assolutamente personale, ricca di interiorità e dominata dalla consapevolezza di vivere il dramma dell'uomo contemporaneo.

1957 Il dottor Živago  un romanzo di Boris Pasternak, è pubblicato in anteprima  mondiale in Italia nel 1957 dalla Casa Editrice Feltrinelli. Vi si narra la vita di un medico e poeta, Jùrij Andrèevič Živàgo, diviso dall'amore per due donne e coinvolto nel turbine della rivoluzione di ottobre. Il romanzo verrà pubblicato in Russia solo nel 1988 perché a lungo osteggiato dal regime comunista. Grazie al suo unico romanzo, Pasternak otterrà il premio Nobel per la letteratura che non potrà mai ritirare per l'opposizione di Chruščёv.

1957 Esce Il barone rampante è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, secondo capitolo della trilogia araldica

1957 Esce in forma unitaria Il mulino del Po romanzo di Riccardo Bacchelli, realizzato tra il 1938 e il 1940.

1957 Pasolini da alle stampe Le ceneri di Gramsci in cui raccoglie tutte le poesie già pubblicate, su riviste o sotto forma di plaquette, tra il 1951 e il1956 ed è diviso in undici poemetti. Il titolo si estende, da un poemetto immaginato davanti alla tomba di Gramsci nel Cimitero degli Inglesi a Roma, a tutto il libro, dal momento che vi è diffuso il medesimo tema, quello appassionato e polemico riguardante il marxismo, o meglio alla sua "ipocrisia".

1957 Gadda pubblica Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana, romanzo dello scrittore italiano Carlo Emilio Gadda. Scritto in prima stesura durante il soggiorno fiorentino di Gadda, sotto l'impulso liberatorio e compositivo seguente la fine della guerra, e la caduta del regime fascista, appare per la prima volta in cinque puntate sulla rivista  Letteratura nel 1946. Solo la pubblicazione in volume, realizzata nel 1957 da Livio Garzanti gli conferisce un immediato successo. La prima parte del romanzo è incentrata sulla scoperta dei delitti e sulle indagini tra gli esponenti della borghesia romana, mentre la seconda sulle indagini all'interno del proletariato della periferia della città. La mescolanza tra le situazioni, i personaggi, e il loro linguaggio, dà luogo a un plurilinguismo e un intreccio tra spaccato popolare e borghese. Nel romanzo il virtuosismo linguistico e sintattico, il "barocchismo" e l'uso di più livelli di scrittura (dal dialetto popolare alla descrizione con echi manzoniani, dai termini arcaici fino alla pura invenzione di vocaboli) rappresentano la complessità della realtà ed insieme la sua essenza fatta di "percezioni": l'affascinante "buccia delle cose". Detto "pasticciaccio", secondo l'occhio disilluso di Gadda, riflette l'agglomerato di linguaggi e comportamenti, orrori e stupidità, della società italiana.

1957 Esce La ciociara di Alberto Moravia  nel quale lo scrittore, rievocando i propri ricordi, descrive il mondo degli sfollati, durante la seconda guerra mondiale, che attendono con ansia in montagna che arrivino gli alleati

1957 Inchiesta del Servizio Opinioni sull’ascolto del Terzo Programma radiofonico. Gli ascoltatori abituali risultano 715 mila, ai quali si possono aggiungere 840 mila saltuari (almeno una volta al mese) e 820 ascoltatori rari. Appartengono aio ceti medi e con livello di istruzione medio-alto

1957 Esce Poveri ma belli di Dino Risi

3 gennaio1957 Profughi ungheresi Budapest: ora zero per il mondo è un documentario di Sergio Zavoli tra i profughi ungheresi ospiti di una colonia della Croce Rossa Italiana.

6 gennaio 1957 Ha inizio "Telemach", programma di intrattenimento presentato da Silvio Noto e Enzo Tortora. Tra i giochi più divertenti si ricorda “Il braccio e la mente”. Clou della trasmissione era l'individua­zione dell’"oggetto misterioso”.

6 gennaio 1957 Serata finale dal Teatro Petruzzelli di Bari de Le canzoni della fortuna, prima manifestazione abbinata alla Lotteria Nazionale Italia (Lotteria dl Ca­podanno). Vince la canzone Mamma cantata da Nunzio Gallo. Il programma, avviato il 14 ottobre 1956, è trasmesso anche in televisione.

7 janvier : Début de la bataille d'Alger, menée par les « paras » du général Jacques Massu.

11 gennaio 1957: Prosegue la campagna stampa del Tempo di Roma che chiede "Maggiore
libertà negli altri paesi per le trasmissioni radiotelevisive": "Per conto nostro, ci auguriamo che l'Italia non rimanga assente in questo campo del diritto pubblico, e che anche nella nostra legislazione vengano accolti i principi della più ampia libertà e del più deciso antimonopolismo anche per tutto ciò che riguarda le teletrasmissioni e radiotrasmissioni"

13 gennaio1957 La tombola è una varietà, con gioco a premi, di Terzoli, Zapponi, Simonetta e Zucconi. Presenta Nunzio Filogamo.

16 gennaio1957 Va in onda Una partenza, radiodramma di Giovanni Guaita per la regia di Marco Visconti.

16 janvier : Attentat au bazooka contre le général Raoul Salan.

18 gennaio 1957 L’anima buona di Sezuan, dieci quadri di Bertolt Brecht con musiche originali di Roman Vlad, ha per protagonisti Arnoldo Foà e Anna Miserocchi

22 gennaio1957 Orchestra Scarlatti della RAI di Napoli Dalla Sala del Conservatorio di San Pietro a Majella, concerto inaugurale con cui l'Orchestra Scarlatti di Napoli entra ufficialmente negli organici. Il concerto e diretto da Franco Caracciolo.

24 gennaio 1957 Entra in funzione il trasmettitore di Pescara: l'intera penisola e così raggiunta dalle trasmissioni televisive della RAI.

31 gennaio 1957 Un Olimpo poco tranquillo e il titolo della radio commedia di Lina Wertmuller e Matteo Spinola offerta con la regia di Nino Meloni.

3 febbraio 1957 Ore 20.45: con "Carosello" ha inizio la pubblicità televisiva in Italia raccolta dalla Sipra sul canale nazionale della Rai. Un regolamento puntiglioso della concessionaria SACIS stabilisce le caratteristiche dei filmati che durano 2 minuti e 15 secondi Le pri­me inserzioni riguardano Shell italiana, Oreal, Singer, Grandi Mar­che associate. La formula RAI di "Carosello", unica nel suo genere per la prevalenza dello spettacolo sul messaggio, fece epoca tro­vando riconoscimenti internazionali. Ad esempio, all'indomani della Mostra al Museo d'Arte Moderna di New York, patria della tv commerciale, il New York Times scriveva: "Si trattato, di una lezione sulla quale gli enti televisivi americani e i pubblicitari degli Stati Uniti dovrebbero ben riflettere". .La trasmissione televisiva Carosello nacque il 3 febbraio 1957 con un ritardo di un mese e due giorni sulla data annunciata in precedenza (1° gennaio 1957). Per evitare di attirare su di sé le critiche di coloro che pagavano il canone e che non apprezzavano la pubblicità in televisione, la RAI pensò bene di associare ad ogni comunicato commerciale un mini-filmato introduttivo che sintetizzasse in una manciata di minuti delle storie di senso compiuto.

6-10 febbraio 1957 Il XXXII Congresso socialista Venezia segna una svolta importante nella storia del PSI quando, in seguito anche all'invasione sovietica dell'Ungheria, che porta ad una rottura col PCI, il partito comincia a guardare favorevolmente all'alleanza con i moderati della Democrazia Cristiana: si rafforza il nesso socialismo-democrazia e il PSI abbandona i legami con il blocco sovietico.

9 febbraio 1957 Con l'entrata in funzione dei trasmettitori di Martina Franca, Monte Cammarata e Monte Lauro, circa il 90% della popolazione italiana è in grado di ricevere le trasmissioni televisive.

18 febbraio1957 Funerali di Toscanini Alle 10.30, da Milano, radiocronaca dei Funerali di Arturo Toscanini, morto a Riverdale (N.Y.) il 16 gennaio all'età di 90 anni.

19 febbraio 1957: Intervenendo a un dibattito organizzato presso il Circolo della Stampa di Milano, il direttore generale della Siae, Antonio Ciampi, sottolinea che "intervento dello Stato non sia sinonimo di servizio pubblico, e come servizio pubblico non voglia significare monopolio". In soli tre anni, ha ricordato Ciampi, quaranta milioni di italiani sono serviti dalla rete televisiva, pari all'80% della popolazione: "Se la televisione è un servizio pubblico come mezzo di comunicazione - ha poi proseguito il direttore della Siae - riservato allo Stato al pari dei servizi  telegrafici, telefonici e radioelettrici, non può essere considerata servizio pubblico in esclusiva anche per la produzione e per la circolazione dei programmi artistici"

25 febbraio 1957 In Spagna Franco opera un rimpasto di governo per risollevare il paese dalla complessa situazione economica, nominando alcuni ministri "tecnocrati", ossia qualificati e professionalmente preparati. Franco Affidò parte dell'amministrazione del paese all'ammiraglio Luis Carrero Blanco e tra i ministri alcuni provenienti dalla ACNP (Asociación Católica Nacional de Propagandistas) e due dell'Opus Dei: al ministero della finanze chiamò Mariano Navarro Rubio e a quello del Commercio Alberto Ullastres. Successivamente ne scelse altri due: Gregorio Lopez Bravo, ministro dell'Industria, e Laureano Lopez Rodó, commissario generale del Piano di sviluppo economico. Sulla scia del rimpasto José María Revuelta Prieto è nominato terzo director general de Radiodifusión. Inizia la costruzione della nuova Cadena Nacional de Radiodifusion

marzo 1957 Prende il via "Tempo libero", rubrica preserale per i lavoratori.

Marzo 1957 Prima trasmissioni in modulazione di frequenza trasmessa a Madrid da una stazione di Radio Nacional de España. Ne seguirà una seconda l’anno successivo

8 marzo 1957 Attraverso una nota il Ministero risponde alla società "II Tempo-T.V." che, poiché - in base agli articoli 1 e 168, n. 5, del Codice postale e delle telecomunicazioni - aveva concesso in esclusiva alla Rai-Radiotelevisione italiana, fin dal 1952, l'esercizio dei "servizi di radiodiffusione e di televisione", non poteva "prendere in considerazione nuove richieste di concessioni per lo stesso servizio".

16 marzo 1957: Il settimanale Settimo Giorno pubblica i risultati di un referendum tenuto in Svizzera in cui i cittadini della confederazione hanno respinto un progetto governativo di privatizzazione della TV. "Gli svizzeri avevano da scegliere tra una TV monopolistica che comportava un canone di abbonamento e una TV privata che speculando sulla pubblicità escludeva però qualsiasi canone.

25 marzo 1957 Firma dei Trattati di Roma Nascono la CEE e l’EURATOM Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo sottoscrivono il Trattato di Roma che istituisce la CEE- Comunità Economica Europea (o Mercato Comune Europeo) e l'Euratom - Comunità Europea dell'Energia Atomica. La radio segue l'avvenimento storico con servizi e commenti.

28 marzo 1957: Il Ministero delle Poste dichiara di non poter prendere in esame larichiesta di Tempo TV avendo affidato alla Rai l'esclusiva dell'esercizio di radiodiffusione e di televisione. Tempo TV si appella all'art.21 della Costituzione. In seguito gli avvocati dell'emittente (Antonio Sorrentino e Antonio Modaferri) citeranno in Tribunale il Ministero perché sia dichiato illegittimo il suo rifiuto.

22 aprile 1957 Con Girl Crazy di George e Ira Gershwin ha inizio una serie di trasmissioni intitolata Poltrona a Broadway.

27 aprile 1957 In Spagna José Maria Revuelta Prieto succede a Jesus Suevos come Direttore Generale della Radiodiffusione.

27 aprile  1957 Prima puntata del "Romanzo di un giovane povero" con Paolo Carlini regia di Silverio Blasi

27 Aprile 1957 Insieme all'aumento del canone per le televisioni nei locali pubblici, viene emanato un nuovo e più restrittivo regolamento che finisce per provocare la disdetta di 15 mila abbonamenti.

2 maggio 1957 I cuori spezzati è un radiodramma di Alfio Valdarnini per la regia di Anton Giulio Majano.

16 maggio 1957 Si costituisce a Milano TVL Televisione Libera. Intende trasmettere in UHF, banda non utilizzata dalla Rai e inizia a trasmettere seppur priva di concessione

16 maggio 1957 Tempo TV ricorrerà poi al Consiglio di Stato, facendo presente che al momento della firma della convenzione del '52 non era presente il Ministro delle Finanze (per legge avrebbe dovuto partecipare). La questione, su richiesta del ministero, verrà poi girata alla Corte di Cassazione e, alla fine, alla Corte Costituzionale: il quotidiano Il Tempo annuncia che la società "Tempo TV" ha citato in giudizio il Ministero delle Poste per aver la concesso in esclusiva alla Rai i servizi televisivi. "L'istanza, pubblicata dal quotidiano, dice tra l'altro:"Il Ministero delle Poste, accordando la concessione dei servizi televisivi alla Rai e negandoli ad altri, si è arrogato un diritto che non ha. Infatti, in Ministero ha espresso l'opinione di ritenersi proprietario del servizio televisivo, e quindi di diritto di poterne affidare la concessione alla RAI. Ma in realtà il codice postale, nell'elencare i servizi che appartengono allo Stato non fa riferimento ai servizi di radiodiffusione e di televisione, limitandosi a parlare di servizi di 'telecomunicazioni' private o pubbliche che siano, non facendo cenno alla diffusione tra il pubblico di informazioni e di spettacoli attraverso la televisione".

16 maggio 1957: A Milano nello studio del notaio Raffaello Meneghini, a poca distanza dalla Scala, si costituisce la società' TVL (Televisione Libera). Presidente è Gian Vittorio Figari, figlio di Giuseppina Crespi (la famiglia Crespi, come è noto, era proprietaria del Corriere della Sera). Consigliere delegato di TVL è Attilio Volentieri, che in precedenza aveva creato il Centro Milanese Cine-televisivo. Direttore è il giornalista Carlo Mazzoldi. L'emittente dichiara di voler utilizzare per le sue trasmissioni la banda UHF, ossia la seconda banda assegnata all'Italia e, fino a quel momento, non sfruttata dalla Rai.

19 maggio 1957. Adone Zoli è Presidente del Consiglio a capo di un governo monocolore DC. Rimane in carica dal 19 maggio 1957 al 1° luglio 1958 per un totale di 408 giorni, ovvero 1 anno, 1 mese e 12 giorni. Andreotti rimane Ministro delle Finanze. Bernardo Mattarella e Italo Giulio Caiati diventano Ministro e Sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni.

19 maggio 1957: Scrive Settimana Radio Tv: "Cauto, molto cauto accenno della Rai-Tv alla possibilità di un secondo programma televisivo. Si legge nella relazione agli azionisti (...) che è difficile accontentare il pubblico 'per ora con un solo programma'. Il rimedio ci sarebbe ed è stato prospettato da tempo. Stazioni private sono in progetto a Napoli, Roma e Milano. Avrebbero carattere regionale e potrebbero servire ad accontentare quelli che la Rai-Tv non accontenta".

26 maggio 1957 Esce Le notti di Cabiria di Federico Fellini

29 maggio 1957: Gli avvocati di Tempo-Tv, nel corso della seconda udienza della causa contro il Ministero delle Poste (la prima si è tenuta il 24 maggio) chiedono la "dichiarazione di illegittimità" del rifiuto opposto alla realizzazione di una stazione televisiva

6 giugno 1957 Il Decreto-Legge  6 giugno 1957, n.  374  stabilisce Norme integrative del Codice postale e delle telecomunicazioni, approvato con regio decreto 27 febbraio 1936, n. 645. Verrà convertito convertito icon modificazioni, con la   legge 26 luglio 1957, n. 615  

12 giugno 1957 Governo del radical socialista Maurice Bourgès-Maunoury . Rimarrà in carica sino al 30 settembre. Secrétaire d'État à la Présidence du Conseil, chargé de l'Information il radical socialista Michel Soulié Secrétaire d'État aux PTT rimane il socialista Eugène Thomas (SFIO)

21 giugno 1957 Eva Magni e Giancarlo Sbragia sono gli interpreti di Lunga giornata verso la notte, tre atti di Eugene O'Neill. Regia di Renzo Ricci.

22 giugno 1957 Esce Il grido di  Michelangelo Antonioni

23 giugno 1957: Prosegue la campagna di stampa contro il monopolio Rai: Settimana Radio TV pubblica un articolo dal titolo "Non esiste in Italia il monopolio TV", in si illustra un cavillo legato alla convenzione del 1952 tra stato e Rai: nell'art.1 si parla di esclusiva per i servizi di televisione circolare, ma la parola esclusiva non compare nel punto c) dell'art.1, dedicato al "servizio di telediffusione su filo". In sostanza, spiga Adriano Meis, "CHIUNQUE in Italia può chiedere l'utenza per una rete radiofonica o televisiva di telediffusione su filo".

26 giugno 1957 Maria Callas inaugura la Stagione lirica della RAI interpretando la Lucia di Lammermoor.

30 giugno 1957 Ernesto Calindri e Lia Coppelli interpretano Ho sposato un tiranno, in una nuova rivista radiofonica di Simonetta e Zucconi di avventure di fantasia coniugale. Regia di Renzo Tarabusi.

luglio 1957 General Tire vende il network Mutual Broadcasting System ad un gruppo controllato da Armand Hammer

14 luglio 1957: Settimana Radio-Tv inizia un'inchiesta dedicata al tema del monopolio, definita la "Battaglia in sordina per il Secondo Canale". Nella puntata "La televisione del Papa" Silvano Negri scrive: "E' molto probabile che una seconda rete TV sorga a Roma per iniziativa del Vaticano, il quale attualmente dispone di un canale UHF". La nascita di questa stazione porrebbe ovviamente problemi sulla rottura del monopolio statale:"Il Vaticano, volendo, potrebbe installare innumerevoli stazioni radiotelevisive sia dentro la cinta della Città propriamente detta e sia in ciascuna delle zone extraterritoriali che possiede in Italia. E ciò senza infrangere la legge italiana (...) E lo stesso accadrebbe se qualcuno riuscisse a installare una stazione TV sul Monte Titano nella Repubblica di San Marino". San Marino, così come il Vaticano, prosegue l'articolo, sono "all'estero", e dunque non occorrerebbe nessuna licenza"

16 luglio 1957 Nel 250° anniversario della nascita di Carlo Goldoni (1707-1793) la radio offre Le smanie per la villeggiatura con la regia di Guglielmo Morandi.

21 luglio 1957: Settimana radio-tv prosegue la sua campagna stampa sulla "battaglia in sordina" per il secondo canale, rivelando le manovre che la Rai si preparerebbe ad effettuare per "prevenire l'iniziativa privata". L'ente di Stato, secondo il settimanale, sarebbe nelle condizioni di anticipare i tempi e di realizzare, in breve, un "nuovo programma televisivo" Di nuovo Settimana Radio-Tv, una settimana dopo, propone di utilizzare per il pagamento del canone, la formula del "pay per view", ovvero di un contatore - simile a quelli della luce, o dl gas - con cui stabilire la cifra di una "bolletta" dei servizi televisivi. Prosegue inoltre la "caccia al cavillo legale": la convenzione del 1952, suggerisce il settimanale, scade nel 1972. Ma non bisogna sottovalutare l'art.28 della convenzione, che dice: "Lo Stato si riserva il diritto di riscatto con il preavviso di un anno, dopo quindici anni dall'entrata in vigore della presente convenzione". Ovvero: lo Stato potrebbe decidere di togliere l'esclusiva alla Rai già nel 1968.

25 luglio 1957 Con I precedenti della linguistica storica, ha inizio il ciclo Storia linguistica dell'Europa  a cura di Antonio Pagliaro.

26 luglio 1957 Viene approvata la  Legge del 26 luglio 1957, n. 615 Conversione  in  legge  con  modificazioni del decreto-legge 6 giugno 1957,  n.  374  recante  norme integrative del Codice postale e delle telecomunicazioni,  approvato  con regio decreto 27 febbraio 1936, n. 645 Stabilisce che nel prorogare le vecchie concessioni regionali assegnate a cinque compagnie nel 1925, le successive sarebbero state accordate esclusivamente “a società per azioni il cui capitale sia direttamente indirettamente posseduto in maggioranza dallo Stato”.

13 agosto 1957 Nasce MTV OY, la prima emittente televisiva commerciale in Finlandia.

15 agosto 1957 Entra in funzione il collegamento televisivo in cavo coassiale sulla tratta Milano-Trieste. E' uno degli ultimi atti del vecchio progetto tecnico di sviluppodella rete televisiva nazionale.

17 agosto 1957: Viene approvata con Decreto del Presidente della Repubblica n.1136 la Convenzione aggiuntiva tra Stato e Rai per il completamento della rete televisiva. La convenzione riguarda questioni tecniche legate all'abbandono del progetto di cablaggio del territorio nazionale, troppo lento e costoso, a vantaggio della più agile, e quasi del rutto ultimata, rete dei ponti radio.

1 settembre 1957 Per iniziativa della Pittsburgh Post-Gazette  inzia a trasmettere la stazione televisiva WIIC-TV subito affiliata al network NBC 

3 settembre 1957 Per Alfred de Musset, cent'anni dopo (1810-1857) la RAI presenta Carmosina, commedia in tre atti tradotta da Roberto Rebora. Regia di Aiessand Brissoni. Tra i protagonisti Laura Adani, Carla Macelloni e Gianni Santuccio.

5 settembre 1957, Esce in italiano Sulla strada, titolo originale: On the Road,  romanzo dello scrittore statunitense Jack Kerouac: il libro divenne in seguito un testo di riferimento, quasi un manifesto, a ispirazione della cosiddetta "Beat generation

8 settembre 1957 Pio XII emana l’Enciclica Miranda prorsus in cui si legge che “I tre principali mezzi audiovisivi, il cinema, la radio e la televisione, non sono semplicemente mezzi di ricreazione e di svago […] ma di vera e propria comunicazione di valori culturali ed educativi, che possono influire non poco nella retta istituzione e sviluppo della società moderna” invitando esplicitamente ad utilizzarli ai fini del consolidamento dei valori cristiani. Di conseguenza “L’autorità civile senza dubbio è tenuta a compiere il grave dovere di vigilare anche sui mezzi di comunicazione sociale; ma tale vigilanza non può limitarsi alla difesa degli interessi politici, bensì deve estendersi a tutelare la moralità pubblica, saldamente fondandosi questa nella legge naturale che, secondo quanto afferma la Sacra Scrittura, è scritta in tutti i cuori”. L'enciclica richiama i precedenti documenti pontifici su cinema, radio e TV e fissa la posizione della chiesa di fronte alla televisione. Scrive Pio XII: "Abbiamo seguito questo sviluppo che, senza dubbio, segna una importante tappa nella storia dell'umanità, con vivo interesse, grandi speranze e gravi preoccupazioni., elogiandone fin dall'inizio gli alti vantaggi e le nuove possibilità, prevenendo e indicando pericoli e abusi". Il Papa sottolinea che "Con il grande vantaggio di trattenere più facilmente tra le pareti domestiche grandi e piccoli, la televisione può contribuire a rafforzare i legami di amore e fedeltà alla famiglia, ma sempre a condizione che non venga a menomare le stesse virtù di fedeltà, di purezza e di amore".

15 settembre 1957 Cominciano le trasmissioni del Telediario. Non disponendo di propri studi di produzione utilizza l’archivio e i filmati realizzati dai cinegiornali NO-DO e alcuni filmati acquistati da CBS e United Press

29 settembre 1957 Si inaugura una serie di Letture dantesche affidate a noti attori: Arnoldo Foà, Giorgio Albertazzi, Achille Millo e Carlo D'Angelo. Ogni lettura è preceduta da un'introduzione del professor Sapegno. Apre i Canto Primo dell’Inferno detto da Foà.

ottobre 1957 Olivetti produce il calcolatore elettronico Elea 9003 il modello 9003 (Macchina 1T) con la caratteristica di essere interamente a transistor, con tecnologia Diode-transistor logic. E’ il primo computer commerciale totalmente a transistor del mondo. Dal punto di vista logico, la macchina è dotata di capacità di multitasking, potendo gestire tre programmi contemporaneamente

3 Ottobre 1957 un Decreto istituisce la Administración Radiodifusora Española (are) in qualità di “organismo autonomo”. Alla Direzione Generale della Radiodiffusione e della Televisione, in virtù di questo Decreto è affidata la “la realizzazione in esclusiva delle trasmissioni televisive nonché lo sviluppo tecnico della televisione nazionale” .

6 ottobre 1957 Il caffe dei vecchi amici, cine varietà di ieri e di oggi, è realizzato da Maurizio Jurgens. Presentano Milly e Corrado.

7 ottobre 1957 IX edizione del Premio Italia: per la prima volta è assegnato un premio per opere televisive che va al documentario "Cuore e polmoni" di Igor Barrère e Etienne Lalou, presentato dalla RTF (Francia).

11 ottobre 1957 Il fiore all'occhiello è un varietà radiofonico presentato da Carlo Dapporto e Delia Scala. La regia è di Riccado Mantoni.

C risi politica in Francia in piena guerra d’Algeria
§                     17 octobre : Antoine Pinay président du Conseil (2).
§                     18 octobre : Chute du gouvernement du président du Conseil Antoine Pinay (2).
§                     22 octobre : Guy Mollet président du Conseil.
§                     28 octobre : Chute du gouvernement du président du Conseil Guy Mollet.

25 ottobre 1957 Con lo Stabat Mater di Domenico Scarlatti (1685-1757), composizione a dieci voci poco nota, la radio commemora il secondo centenario della morte del musicista napoletano.

novembre 1957 Va in onda la prima puntata di "Un domani per i nostri figli", rubr­ica di orientamento professionale a cura di Giuliano Tomei.

2 novembre 1957 Il cedro del Libano è un radiodramma di Alfonso Leto diffuso per la regia di Pietro Masserano Taricco.

2 novembre 1957 Viene trasmesso il primo telegiornale di TVE

6 novembre 1957 : Governo del radical socialista Félix Gaillard con il gollista
Jacques Chaban-Delmas ministre de la Défense nationale. Secrétaire d'État à la Présidence du Conseil, chargé de l'Information : Émile Claparède (PRS) Secrétaire d'État aux PTT rimANE IL SOCIALISTA  Eugène Thomas (SFIO)

7 novembre 1957 In prima esecuzione assoluta la RAI propone Mayerling, musica di Barbara Giuranna su libretto di Vittorio Viviani. Direttore Fernando Previtali.

dicembre 1957 La SET e la TETI sono acquisite dall’IRI

3 dicembre 1957 Mario Soldati inizia un Viaggio nella valle del Po alla ricerca dei cibi genuini, inchiesta in 12 puntate.

7 dicembre 1957 Va in onda la prima serata de Il Musichiere, gioco musicale a premi di Garinei e Giovannini con­dotto da Mario Riva. Sarà il programma dell’anno. Il Musichiere con l’orchestra di Gorni Kramer e la regia di Antonello Falqui andrà in onda sino al 1960 per complessive 90 trasmissioni.

11 dicembre 1957  Un’apposita commissione di studio, istituita su proposta del Consiglio Superiore tecnico delle telecomunicazioni, redige il Piano Regolatore Telefonico Nazionale (D.M. 11 dicembre 1957), stabilendo le norme fondamentali per l’espletamento dei servizi telefonici a uso pubblico gestiti sia dall’Azienda di Stato (ASST) sia dalle concessionarie private

13 Dicembre 1957.Il Ministero degli Interni emana nuove disposizioni per disciplinare l'uso e la visione della TV all'interno dei locali pubblici."E' punibile, dice la nuova disposizione, quell'esercente nel cui locale vengono contemporaneamente riscontrate le seguenti infrazioni: 1) abbassamento delle luci, 2) tutte le sedie rivolte verso il video, 3) sovraffollamento durante le trasmissioni. La novità consiste nella punibilità dell'esercente in presenza di tutti e tre questi elementi. Si tratta di un nuovo capitolo della lotta tra esercenti cinematografici e associazioni dei pubblici esercizi. La "guerra" iniziò con l'avvento stesso della televisione, in un periodo in cui erano ancora in pochi a potersi permettere il "lusso" di tenere un televisore in casa. Diversi locali pubblici si trasmormavano, la sera, in platee televisive. E non era raro che qualche esercente chiedesse anche un biglietto d'ingresso (o più semplicemente l'obbligo della consumazione).

19 dicembre 1957 A Roma è presentato alla stampa il Centro di produzione TV di via Teulada, dotato di 6 studi. La Rai aveva ottenuto dal demanio circa 13 mila metri quadri nella zona di Piazzale Clodio. Sancisce il definitivo trasferimento della Rai-Tv a Roma.

31 dicembre 1957 arrivano i cinescopi da 21 pollici.

31 dicembre 1957 La Francia conta il 6,1% delle famiglie dotate di un televsore.




1958

I primi anni di Rodinò sono quelli della grande espansione della pubblicità a fronte di una progressiva quanto disordinata espansione dei consumi degli italiani. La pubblicità televisiva ebbe una capacità di incidenza proporzionale alla crescita della possibilità dui spesa della massa. La concessione tra lo statio e la Rai prevede che gli spazi pubblicitari non  superino complessivamente il 5% del tempo di trasmissione globale allo scopo di non danneggiare la pubblicità della stampa, del cinema e delle affissioni.La Sipra – cio partecipazione maggioritaria dell’IRI e della Rai, con l’avvento della tv si trasforma in uno degli strumenti più potenti del sottogoverno del Paese. La richiesta di  spot per  Carosello è infatti sei volte superiore alle possibilità di offerta ma le tariffe non possono essere aumentate oltre un certo limite in base agli accordi con il governo e con gli editori dei giornali. Per questo i criteri di assegnazione degli spazi sono discrezionali e ciò servirà a dirottare some ingenti  sotto forma di pubblicità ai quotidiani e periodici di partito, di cui la Sipra possiede la concessione pubblicitaria. Come osserva Chiarenza, “In questo modo, di fatto, la Rai attraverso la Sipra finiva per finanziarie i gornali delle forze politiche della maggioranza o per facilitare editori vicini ad esse, determinando uin circuito di omertà che, negli anni successivi, avrebbe mostrato tutta la sua forza” Artefice di questo meccanismo un ex capo partigiano cattolico Enrico Martini Mauri nominato direttore generale della Sipra nel dopoguerra  a capo della società per un quarto di secolo 
Unitamente a Lascia e raddoppia?, spettacoli come Il Musichiere felice connubio tra musica leggera e quiz, favorendo la diffusione di massa della prima hano riflessi importanti sul mercato dei dischi e dei giradischi. L’occasione dei giochi olimpici a Roma offre altresì la possibilità alla tv italiana di portare lo sport nelle case di milioni di persone e alla Rai di conquistare grazie alla qualità delle riprese un prestigio internazionale indiscusso.
Non dobbiamo dunque stupirsci se nell’aprile 1958 la televisione entri prepotentemente nel dibattito politico. Rinascita, organo del PCI, pubblica un articolo a largo raggio sulla situazione televisiva in Italia. L'autore, Arturo Gismondi, ricorda l'ostracismo del presidente del Consiglio Zoli alla proposta La Malfa-Villabruna di concedere spazi paritari a tutti i partiti per interventi elettorali in TV. Sottolinea come la situazione giuridica che sancisce il monopolio unita all'uso di parte dell'azienda di stato fatto dalla DC (uso contrario al concetto di pubblica utilità alla base della legislazione televisiva) consenta ai privati di fornire non pochi argomenti per far cadere il monopolio statale. Gismondi da notizia dello scontro tra Andreotti e Fanfani per le poltrone Rai e della inconsistenza della Commissione parlamentare di controllo costituita sula base della legge del 3 aprile 1947 e del Comitato per la determinazione delle direttive di massima culturali ed artistiche dei programmi e di tutte le altre commissioni istituite con lo stesso provvedimento legislativo. Nello stesso mese Civiltà Cattolica ripercorre le tappe della battaglia politica intorno alla televisione in prossimità delle elezioni politiche. In vista delle elezioni del 25 maggio 58 gli on. La Malfa e Villabruna propongono di dare spazi uguali in TV a tutti i partiti. In precedenza si erano usati altri criteri. Nel 1946 quello proporzionale, nel 48 un criterio non strettamente proporzionalistico (venti trasmissioni alla Dc, venti complessivamente al PCI e al PSI, dieci ai partiti minori e due alle piccole liste) mentre nel 1953 non viene concesso nessuno spazio e il giornale radio si limita a riferire i discorsi dei principali oratori dei diversi partiti usando un criterio analogo a quello vigente per la ripartizione dei posti fra i rappresentanti delle diverse forze nelle commissioni parlamentari. il Presidente Del Consiglio Zoli sostiene di non poter accettare l'ipotesi La Malfa-Villabruna, altrimenti i due partiti monarchici, per complessivi trentanove seggi alla Camera, disporrebbero di sei trasmissioni mentre la DC solo di tre. I sette gruppi parlamentari ne otterrebbero ventuno, mentre la DC partito di maggioranza sempre tre. Zoli poi, esclude dall'accesso alla TV il PCI perchè si avvale di radio che trasmettono dall'estero propaganda elettorale per cinque ore al giorno. su otto lunghezze d'onda. I comunisti insorgono e tramite le pagine dell'Unità passano all'attacco mentre alcuni loro rappresentanti incontrarono i Presidenti di Camera e Senato. Dopo colloqui con Merzagora e Leone il presidente del Consiglio fa marcia indietro e gira la palla alla Rai pregandola di attenersi ad un criterio di imparzialità.
Inizia il miracolo economico. La tv cresce. Ma la radio non scompare, cambia e si trasforma invadendo nuove fasce orarie. Se la TV diventa l'immancabile appuntamento della prima serata, la radio moltiplica l'offerta per restare "accesa" 24 su 24 e si sviluppa la programmazione notturna. I nuovi programmi radio tendono a catturare sempre più l'attenzione del pubblico giovanile e delle casalinghe. Il palinsesto si adatta quindi alla concorrenza dei programmi TV e sottolinea la differenza tra i due mezzi. Sono gli anni del boom, dell'automobile che non è più privilegio di pochi e si diffonde l'autoradio. La radio diventa espressione di libertà, colonna sonora del desiderio di spostamento. Per la radiofonia italiana è come una seconda giovinezza. Dal 1958 Indro Montanelli racconta alla radio la storia del nostro paese. Un viaggio dal 1910 al 1950, un genere di successo che farà scuola. Nello stesso periodo nasce il primo contenitore: Il signore delle 13, condotto da Enzo Tortora. Alcuni provvedimenti di ristrutturazione definiscono i compiti del Comitato programmi e dei Comitati di direzione generale, sempre presieduti dall’amministratore delegato Marcello Rodinò in grado in questo modo di controllare gli aspetti tecnico amministrativi mentre Marcello Arata poteva controllare quelli “creativi” attraverso il fido direttore dei programmi Pugliese. La nomina di Salvino Sernesi a direttore generale IRI garantisce una saldatura ancora più omogenea tra i gruppi dirigenti della holding di Stato e la Rai.
Sotto Rodinò cresce il processo di centralizzazione e burocratizzazione dell’azienda. I programmi radiofonici, ancora divisi nelle tre reti fanno capo a Remo Giazotto e Luciano Guaraldo per il programma nazionale, a Fulvio Palmieri per il secondo e a Cesare Lupo per il terzo. I programmi televisivi rimangono nelle mani di Fuilvio Calmieri. La direzione affari generali rimane divisa fra Beretta Anguissola (che controlla il legale, il servizio opinioni, la documentazione e studi, i diritti d’autore) e Pio Casali.  Emergono Angelio Romanò capo del complesso programmi radiofonici del Centro di Milano), Attilio crosso caporedattore a Milano, Andrea Cuturi vice direttore Centro TV di Roma, iziano Cristiani caposervizio contabilità industriale, Gino Orsini vice direttore centrale tecnico tv, Aldo Ricconi, capo servizio impianti e riprese studio tv, Carlo Livi, capo servizio documentazione e studi, Roberto Ruggiero, vice capo complesso programmi radio al centro di Roma. Verranno poi promossi direttori centrali.
 In una Spagna che fa il suo ingresso nel 1958 nel FMI e nella Banca Mondiale dopo essere stata ammessa all’OCSE e che beneficia dei crediti della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Birs), si amplia la radiofonia di regime: nasce la Cadena Azul de Radiodifusión (CAR), nata dalle emittenti filogovernative del Sindicato Español Universitario (SEU). La televisione rimane un fatto di una piccolissima élite Nel dicembre 1958 i ricevitori televisivi funzionanti risultano 12 mila
Negli Stati Uniti il 1958 è ricordato come l’anno di avvio delle ricerche dell’ARPA,  creata dal Dipartimento di Stato USA, all’origine di Internet.

1958

1958 Esce postumo Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampadusa L'autore trae ispirazione da vicende della sua antica famiglia e in particolare dalla vita del suo bisnonno, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, vissuto negli anni cruciali del Risorgimento e noto anche per le sue ricerche astronomiche e per l'osservatorio astronomico da lui realizzato. Scritto tra la fine del 1954 e il 1957, viene rifiutato  da Mondadori e Einaudi (Elio Vittorini successivamente sembrerà rammaricarsene): lo pubblica Feltrinelli con la prefazione di Giorgio Bassani, che aveva ricevuto il manoscritto da Elena Croce. Premio Strega nel 1959, sarà il primo best-seller italiano con oltre 100 mila copie vendute

1958 Esce Gli occhiali d'oro romanzo di Giorgio Bassani presso Einaudi Un giovane studente ebreo, Eraldo Delilliers, con voglia di scoprire il mondo incontra casualmente un dottore già affermato e conosciuto per la sua abilità, la sua raffinatezza, e la sua cultura con il quale stabilirà una relazione omosessuale.  Entrambi sono soggetti alla discriminazione altrui. Il Dottore Fadigati accetterà il suo destino, e quel che la gente ferrarese considera come una "colpa", fino a porne fine con il suicidio, mentre Eraldo sceglierà di allontanarsi.
1 gennaio 1958 Entrano in vigore i Trattati CEE ed EURATOM

1958 Esce Il Ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori, raccolta di racconti ambientati nella periferia milanese pubblicati come prima parte de I segreti di Milano. Ispirerà Rocco e i suoi fratelli realizzato due anni dopo da Luchino Visconti

1958 L’IRI trasferisce i pacchetti di maggioranza di SET e TETI al gruppo STET. Per la prima volta dalle sue origini, tutto il sistema telefonico italiano – ad eccezione delle linee interurbane di lunga distanza (gestite dall’ASST) e di quelle internazionali (gestite dalla Italcable) – è controllato e coordinato da un solo gruppo.Negli anni del “miracolo economico” il sistema delle telecomunicazioni riesce a raggiungere dimensioni confrontabili con quelle delle maggiori nazioni industrializzate

1° gennaio 1958 Eliminata la pausa pomeridiana, le trasmissioni sono d'ora in poi: programmate pressoché ininterrottamente dalle 17.00 alle 23.15.

3 gennaio 1958  Due pièces di Jonesco Per gli ascoltatori della radio, due fra le più singolari pièces del teatro fran­cese contemporaneo: Il salone dell’automobile e La cantatrice calva di Euge­ne Jonesco. Tra gli interpreti Lea Padovani, Alberto Bonucci, Elena De Vene­zia, Antonio Battistella, Anna Maestri e Paolo Panelli. La regia e di Luciano Mondolfo,

4 gennaio 1958: Il Corriere Della Sera "festeggia" i cinque anni della tv con un articolo, "La televisione italiana ha compiuto ieri cinque anni", ospitato in cronaca milanese. Nell'articolo si fa notare che se nel 1954 il centro di produzione di Milano produceva l'85% dei programmi e quello romano appena il 10%, oggi le parti e le cifre si sono invertite

7 gennaio 1958 Prima trasmissione della rubrica di attualità culturale "Arti e Scienze".

10 gennaio 1958.  Per ordine ministeriale viene definito l’organigramma della Emisora Central de Television sotto il controllo dell’Amministracion Radiodifusora Espanola

13 gennaio 1958 Per Incontri musicali, la RAI presenta L'arte di Enrico Caruso, un programma di Luciano Bettarini che utilizza prezioso materiale discografico e testimonianze di persone vicine al cantante.

24 gennaio 1958 Inizia "Le facce del problema", dibattiti su questioni di attualità a cura di.Ugo Zatterin.

29 gennaio 1958 Melodica contro moderna Programmissimo e un nuovo varietà musicale con le orchestre di Armando Fragna e Armando Trovajoli, e con Lelio Luttazzi e i suoi solisti. Canzone melodica contro musica moderna. Presenta Corrado.

29 gennaio 1958: L'Unità, in accordo con il gruppo dei deputati comunisti della Rai, lancia un referendum ai suoi lettori, Dite la vostra sulla Rai-Tv. Il referendum riguarda i programmi, i notiziari, l'istituzione di una commissione di controllo nella quale siano rappresentati gli utenti. L'iniziativa dura qualche mese e si inserisce nel quadro dell'azione di denuncia intrapresa dal PCI contro "la faziosità e lo strapotere DC all'interno dell'ente pubblico". Gli ascoltatori condannano la faziosità dell'ente, auspicano un azione legale contro i continui abusi commessi dalla Rai, propongono di non pagare il canone, chiedono l'abolizione di Radio-sera e una maggiore democratizzazione della Rai
31 janvier : Vote de la loi-cadre sur l'Algérie.

1° febbraio 1958 Domenico Modugno e Johnny Dorelli vincono l’VIII Festival di Sanremo cantando Nei blu dipinto di blu di Migliacci - Modugno

8 febbraio 1958 A.A.A. Affaronissimo è una rivista di Dino Verde interpretata da Alberto Talegalli con la regia di Giulio Scarnicci.

8 février : Bombardement par l'armée française du village tunisien de Sakhiet-Sidi-Youssef.

17 febbraio 1958: Un decreto del Santo Uffizio proclama Santa Chiara patrona della televisione. Il 12 gennaio del 1952 Pio XII aveva proclamato l'Arcangelo Gabriele patrono delle telecomunicazioni. Settimana Radio-Tv, riportando la notizia riferisce le polemiche e le ipotesi intorno alla proclamazione

20 febbraio 1958 Viene approvata la legge Merlin sulla chiusura delle case chiuse. Il commento al telegiornale viene affidato al socialista Ugo Zatterin senza mai pronunciare la parola prostituzione. E’ il culmine dell’autocensura di un giornalista

Febbraio 1958 Nasce presso la TVE  il Dipartimento della pubblicità

1° marzo 1958 Assassinio nella cattedrale in prima assoluta In collegamento diretto con il Teatro alla Scala di Milano, prima assoluta Assassinio nella cattedrale, tragedia di Thomas Stearns Eliot musica di Ildebrando Pizzetti. Dirige Gianandrea Gavazzeni.

8 marzo 1958: Riprendendo un lancio dell'Espresso, l'Unità da notizia dell'esistenza e delle intenzioni di TVL. Eloquente il titolo :"Una stazione clandestina in Italia ?"

9 Marzo 1958. Esauriente e dettagliato articolo dell'Espresso a firma Carlo Gregoretti su TVL. Il 25% delle azioni della televisione milanese - scrive il settimanale- appartengono alla RCA americana, proprietaria della NBC e importante produttrice di apparecchiature di trasmissione. Il progetto di TVL è quello di creare sei stazioni clandestine di trasmissione mobile capaci di coprire un raggio di 800 km. Consapevoli che la questione potrà essere risolta sul piano giuridico, sciogliendo il contrasto tra l'art. 21 della Costituzione e la Convenzione Rai-Stato del 1952, i responsabili della stazione hanno escogitato un piano molto semplice. Individuata una delle stazioni trasmettenti il pretore ne ordinerà il sequestro. Ma le altre, alternativamente, continueranno a trasmettere, fino a quando, di sequestro in sequestro, non si troverà un pretore che rimanderà la questione alla Corte Costituzionale. In caso di difficoltà non è esclusa la possibilità di trasmettere dalla Svizzera, da San Marino o dall'Austria.

12 marzo 1958 Napoleone all'Elba Il radiodramma Il regno dell'Elba di Marco Marchini narra le vicende del primo esilio di Napoleone. La regia è di Eugenio Salussolia.

12 marzo 1958: TVL è il soggetto di un lungo articolo dell'Unità firmato da Arturo Gismondi. L'autore sostiene che a causa dell' intricata situazione delle frequenze utilizzabili per trasmettere e delle violazioni cui l'emittente meneghine andrebbe in contro in caso di programmazione il monopolio della Rai non ha le ore contate. Secondo il quotidiano del PCI non esiste una reale intenzione da parte dei dirigenti della TV milanese di dare operatività al loro progetto. L'iniziativa privata è comunque guardata con scetticismo.

13 marzo 1958: La Cassazione esamina la vertenza Tempo Tv-Rai. Due le tesi esposte. L'avvocato Bronzini per il Ministero Delle Poste e il prof. Tosato per la Rai, ritengono la controversia di natura amministrativa e quindi di competenza del Consiglio di Stato. Il prof. Sorrentino, per Tempo Tv, ritiene invece competente il Tribunale perchè non esiste una legge che disciplina la materia del servizio televisivo, in quanto il potere discrezionale affidato allo Stato dal Codice Postale è da riferirsi soltanto al mezzo con cui viene esplicato il servizio, non al servizio stesso. Il quotidiano romano ritiene probabile che la vicenda venga affidata al Consiglio di Stato e annuncia che entro un paio di settimane la Cassazione deciderà in merito.

13 marzo 1958 In Spagna un’ampia selezione su pellicola dell’incontro di calcio Francia – Spagna è trasmessa l’indomani con successo non potendo essere diffusa in diretta dall’Eurovisione.

20 marzo 1958: "La vogliono e se la godano" è il titolo di un fondo de Il Tempo nel quale il quotidiano di Renato Angiolillo denuncia l'accordo sottobanco tra PCI e Dc rispetto al monopolio televisivo. Dopo aver fatto notare come l'attuale regime giuridico della televisione tuteli il solo interesse del partito di governo, il quotidiano ritiene inaccettabile la tesi esposta in sede parlamentare dall'on: Ingrao secondo la quale lo Stato e per esso il Governo dovrebbe rinunciare al monopolio politico per scendere al compromesso di una mezzadria coi socialcomunisti. "Fino a che la radio sarà di Stato, come vogliono leggi e regolamenti emanati negli anni in cui lo Stato era rappresentato dal partito unico, sarebbe assurdo che il governo non si servisse ai propri fini del potente veicolo di propaganda. E' lo, stesso principio del monopolio di Stato che in questo, come in ogni altro settore dell'economia, lo autorizza a volgere a proprio vantaggio quello che teoricamente dovrebbe essere un pubblico bene".

23 marzo 1958: L'Espresso dedica la sua prima pagina alla televisione. "Televisione e Libertà" è il titolo del servizio di apertura incentrato sul rapporto tra campagna elettorale e TV. Viene descritta la situazione americana, quella italiana ed inglese. Un altro articolo sulla TV commerciale riassume le iniziative esistenti (TVL a Milano, Lauro a Napoli, Tempo Tv a Roma, e Europa Radio Televisione ancora a Milano) avanza dubbi sulla qualità dei programmi (citando lo storico esempio della trasmissione americana I Love Lucy) e sull'indipendenza dei notiziari. Vengono annunciati programmi per bambini visto che sulla base dell'esperienza americana i migliori agenti pubblicitari sono i più piccini.

23 marzo 1958: Settimana radio-Tv fa il punto degli ultimi quindici giorni, caratterizzati da molte notizie che incidono nei rapporti tra Stato, privati e radiotelevisione. Anticipa il problema dell'uso elettorale della televisione descrivendo il sistema inglese e la assoluta inoperatività della nostra Commissione Parlamentare.

24 marzo 1958 La Rai trasmette Clausura documentario realizzato da Sergio Zavoli nel monastero di Via Siepelunga a Bologna. Per la prima volta un microfono, con accorgimenti particolari, entra in un monastero di carmelitane scalze. Clausura otterrà, al Prix Italia '58, il Premio della Federazione della Stampa Italiana

24 marzo 1958 Approvazione della Legge che istituisce il Consiglio Superiore della Magistratura

30 marzo 1958: Settimana Radio-Tv dedica un articolo -"Il mostro chiude un occhio" al rapporto elezioni-censura.

5 aprile 1958 Originale iniziativa della radio francese. Per 26 ore, dalle 12.30 di sabato alla tarda serata di domenica, la Rete francese "France I Paris-Inter" trasmette solo programmi dall'Italia. E' il primo esperimento del genere nel mondo.

9 aprile 1958 L’ordine di servizio n. 261 introduce il principio della doppia firma anche nella corrispondenza interna e in base la quale è costruito un complicato castello di procure che rimane immutabile per oltre un decennio.

9 aprile 1958 “Le procedure burocratiche cominciano a tessere le loro pesanti maglie. Un ordine di servizio interno introduce il principio della doppia firma anche nella corrispondenza interna con la costruzione di un complicato castello di procure per l’accentramento del potere nelle mani di pochi” (Grasso p. 63).

24 aprile 1958 E' avviata l'inchiesta "Viaggio nel Sud", 10 puntate a cura di Vir­gilio Sabel.

29 aprile 1958 Novità per la radio: Il Diario di un curato di campagna, romanzo di Georges Bernanos, nella riduzione di Bixio Candolfi. Tra gli interpreti. Giorgio De Lul­lo, Romolo Valli, Anna Maria Guarnieri. La regia è di Corrado Pavolini.

7 maggio 1958 Il radiodramma Torna, dolce signora di Tito Guerrini, regia di Umberto Benedetto, è dedicato al mito di Greta Garbo.

11 maggio 1958  Il Radiocorriere muta la sua denominazione in Radiocorriere TV.

13 maggio 1958 Governo di transizione del democristiano Pierre Pflimlin Rimarrà in carica sino al 28 maggio Ministre de l'Information (à partir du 17 mai 1958) : Albert Gazier (SFIO)

13 mai : Émeutes insurrectionnelles à Alger et création du Comité de Salut public, de Gaulle appelé au pouvoir.

19 mai : Conférence de presse du général de Gaulle.

25 maggio 1958 Elezioni per la terza legislatura La DC rimane il partito di maggioranza relativa crescendo al 42,3% dei voti. All’opposizione i Comunisti rimangono stazionari con il 22,7% precedendo i socialisti risaliti al 14,2%. Seguono Monarchici e MSI, entrambi scesi al 4,8%,  PSDI  (4,6%), PLI (3,5%) e PRI  (1,4%).

28 maggio Démission du président du Conseil Pflimlin et fin de son gouvernement. Manifestation antifasciste à Paris. 

31 maggio 1958  Il Concerto per flauto e orchestra di Rivier, presentato in prima italiana da Victor Desarzen, ha per solista Severino Gazzelloni.
1er juin : Après la crise de mai 1958 et le putsch à Alger le 13 mai, le président Coty nomme le Général de Gaulle président du ConseilDébut du gouvernement Charles de Gaulle (3) Président du Conseil. Rimarrà in carica sino alo 8 gennaio 1959Ministre de l'Information (à partir du 7 juillet 1958) : Jacques Soustelle (URAS) Ministre sans portefeuille, puis (à partir du 3 juin 1958) Ministre délégué à la Présidence du Conseil et (du 12 juin au 7 juillet 1958) Ministre chargé de la Radio, de la Télévision et de la Presse  : André MalrauxMinistre des PTT (à partir du 9 juin 1958) : Eugène Thomas (SFIO)
2 juin : De Gaulle obtient les pleins pouvoirs de l'Assemblée pour six mois, avec mission d'élaborer une nouvelle Constitution.

12 giugno 1958 Edmondo De Amicis oggi, a cura di Ernesto Caballo, è dedicato all'opera di De Amicis (1846-190S) per il cinquantenario della morte.

19 giugno 1958 1° Festival dei due Mondi La radio manda in onda il Macbeth di Verdi per la regia di Luchino Visconti, eseguito al Teatro Nuovo di Spoleto il 5 giugno, in occasione dell'inaugurazione del 1° Festival dei due Mondi. Ideatore e organizzatore del Festival Giancarlo Menotti.

1 luglio 1958 Presidente del Consiglio dei Ministri è Amintore Fanfani (dc) che resterà in carica fino al 15 febbraio 1959 per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 14 giorni. Il II Governo Fanfani è composto dalla coalizione dc-psdi. Andreotti diventa Ministro del Tesoro, Aldo Moro Ministro della Pubblica Istruzione. Ministro delle Poste e Telecomunicazioni è il socialdemocratico Alberto Simonini. Umberto delle Fave è nominato sottosegretario.

4 luglio 1958 Nino Taranto e Antonella Steni Chi sarà sarà è una novità della rivista radiofonica, con Nino Taranto. Autore è Dino Verde. Compagnia del Teatro comico-musicale della RAI di Roma con la partecipazione di Antonella Steni. Orchestra Gino Filippini.

26 luglio 1958 Esce I soliti ignoti di Mario Monicelli

13 agosto 1958 Luchino Visconti al microfono. Registi al microfono, vita ed esperienze dei maestri del cinema italiano narrate da loro stessi, a cura di Fernando Di Giammatteo. Apertura con Luchino Visconti.

4 septembre : De Gaulle présente la nouvelle constitutionplace de la République à Paris.

Settembre 1958  Mutual cambia di nuovo mani: è acquistato dalla Scranton Corporation sotto il controllo della F.L. Jacobs Company

Settembre 1958  Prima di una serie di trasmissioni di cartoni animati di Walt Di­sney, collocate la domenica sera.

settembre 1958 Il Direttore del Terzo Programma Cesare Lupo chiama Andrea Camilleri per sostituire la funzionaria Lidia Motta in congedo maternità per curare il cartellone di prosa

20 settembre 1958 La Legge Merlin abolisce le case di tolleranza

28 septembre : Approbation par référendum de la Constitution du 4 octobre 1958 dite Constitution de la Cinquième République, avec près de 80 % de oui. La Constitution votée le 28 septembre 1958 par référendum implique la cessation de ses fonctions de Coty dès la mise en place des nouvelles institutions.


2 octobre : Indépendance de la Guinée octroyée par la France.

Ottobre 1958 Impulso allo specifico radiofonico La RAI-Radiotelevisione Italiana presenta, nella Stagione di prosa 1958-59, un cartellone drammatico in cui figurano 18 novità assolute scritte per la radio da autori italiani contemporanei, 14 novità per l'Italia e 18 prime esecuzioni radiofoniche.

3 ottobre 1958 Italia, parole e musica è un programma in 13 puntate di Indro Montanelli in cui i più significativi avvenimenti della vita italiana dal 1910 al 1950 sono rievocati dal racconto del giornalista e da celebri canzoni.

4 octobre : Promulgation de la Constitution de la Ve République, adoptée par référendum le 28 septembre. La IVe République est terminée.

6 ottobre 1958 A Venezia, in occasione della X edizione del Premio Italia, il documentario "Isola di Favignana" di Carlo Alberto Chiesa, presenta­to dalla RAI, vince il premio televisivo.

9 ottobre 1958 Muore Pio XII. La radio annuncia la morte, a Castelgandolfo, di Pio XII. Nato a Roma il 2 marzo 1876, Eugenio Pacelli era salito al Soglio pontificio il 2 marzo 1939.

22 ottobre 1958 Prende il via Canzonissima, nuovo concorso a premi abbinato alla Lotteria di Capodanno, in onda sia in radio che in televisione.

24 ottobre 1958 A Milano, per ordinanza del procuratore della Repubblica vengono sequestrati gli impianti di "Televisione libera" (tvl), costituitasi a Milano il 16 maggio 1957 in alternativa al monopolio della Rai contestando la mancanza di “possesso di licenza per servizio”.. Ciò avviene prima ancora che l’emittente dia effettivo avvio alle trasmissioni. L’emittente avvia una procedura giudiziale, che si affianca all’istanza inoltrata dall’emittente romana Tempo Tv nel 1956, al Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni. Le iniziative porteranno alla sentenza n.59 del 1960 della Corte Costituzionale che legittima la riserva a favore dello stato dei servizi radiotelevisivi rigettando allo stesso tempo l’istanza delle società Tempo Tv e tvl.

28 ottobre 1958 Giovanni XXIII Il Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, Patriarca di Venezia, è eletto Papa con il nome di Giovanni XXIII. Per tutta la durata del conclave a partire dal 25 ottobre un posto microfonico della redazione radiocronache del Giornale Radio ha operato in Piazza S. Pietro, descrivendo in diretta, per tutto il mondo, le varie fasi the hanno preceduto 1'elezione.

4 novembre 1958 I1 gonfalone Mike Bongiorno presenta la nuova trasmissione a quiz Il gonfalone che vede impegnate regioni e città italiane.

14 novembre 1958 Lo spettacolo musicale di Armando Trovajoli Gran Gala, presentato da Lidia Pasqualini, è trasmesso in questa data per la prima volta. Andrà in onda per alcuni anni, cambiando presentatrice: incontreremo, tra le altre, Delia Scala, Mina, Lauretta Masiero e Antonella Steni.

14 novembre 1958  Stretta la foglia è una nuova rivista radiofonica di Faele e Ciorciolini con Ugo Tognazzi e Caprice Chantal. Musiche originali di Giorgio Fabor, regia di Riccardo Mantoni.

25 novembre 1958 Comincia "Telescuola" con il primo corso di avviamento professiona­le industriale destinato agli alunni residenti in località prive di scuole secondarie. Lezioni in onda tutti i giorni dalle 14.00 alle 15.10. I corsi di «Telescuola» hanno carattere «sostitutivo»: sono cioè diretti a consentire il completamento del ciclo di istruzione obbligatoria ai ragazzi residenti in località prive di scuole secondarie.

Nasce la filodiffusione servizio a pagamento: prevede l’ascolto della programmazione radiofonica Rai attraverso le tradizionali linee telefoniche. La ricezione avviene con un sintonizzatore collegato alla rete telefonica che smista il segnale radiofonico da quello telefonico. Raggiungerà a cavallo fra anni 70 e 80 un tetto massimo di 550 mila abbonati.

1° dicembre 1958 Inizia per la SIP un processo di diversificazione degli usi della rete.  Milano, 1958 - Le società Concessionarie del servizio telefonico in accordo con la RAI istituiscono, nelle città di Milano, Roma, Torino e Napoli, un nuovo servizio: la Filodiffusione. Frequenze di ricezione: CH 1: 178 kHz - CH 2: 211 kHz - CH 3: 244 kHz - CH 4: 277 kHz - CH 5: 310 kHz - CH 6: 343 kHz  Sei i canali: sul 1°, 2° 'e 3° sono diffusi i normali programmi nazionali della radio, sul 4° una colonna di musica seria denominata Auditorium, sul 5° una colonna di musica leggera, mentre il 6° canale è tenuto di riserva per trasmissioni e collegamenti speciali “secondo le eventualità”. La filodiffusione, distribuisce su rete telefonica a OL tre programmi radiofonici: musica leggera, sinfonica e stereofonia, facendo della radio una vera e propria colonna sonora d'ambiente, un accompagnamento costante dell'esistenza.

9 dicembre 1958 Il gollista Jacques Chaban-Delmas è eletto presidente dell'Assemblée nationale in Francia.

11 dicembre 1958 E' inaugurata la Sede RAI di Cosenza.

20 dicembre  1958 Centenario di Puccini I vincitori del Concorso per giovani cantanti lirici, indetto il 2 marzo 1958 dalla RAI per celebrare il centenario della nascita di Giacomo Puccini (185 1924), interpretano una speciale edizione de La Bohème. Alla selezione hanno partecipato 40 cantanti. Le manifestazioni pucciniane si chiuderanno il 22 dicembre con un Omaggio al musicista, in collegamento con enti radiofonici e teatri di tutto il mondo.

21 décembre : Charles de Gaulle est élu président de la République et de la Communauté française avec 77,5% des voix, il succède à René Coty le 8 janvier 1959, (fin en 1969).

24 dicembre 1958 Entra in funzione a Napoli lo studio televisivo di Pizzofalcone.

28 décembre : Mise en œuvre du Plan Pinay-Rueff d'assainissement financier avec une dévaluation de 17,5% et la création du nouveau franc.

31 dicembre 1958 Il Feastival di Sanremo è il programma dell’anno


1959

Le resistenze al disegno sostenuto anche da Fanfani  di avvicinare direttamente o indirettamente i socialisti nell’area governativa, sfociano nel gennaio 1959 nella rivolta dei notabili al convegno di Santa Dorotea al Granicolo. La congiura dei dorotei costringerà Fanfani a dimettersi dalla segreteria della DC spianando le porte ad Aldo Moro che per un’ironia della storia sarà poi l’artefice dell’ingresso dei socialisti nel governo.  
Nel mese di febbraio Gli amici del Mondo di Pannunzio organizzano un processo pubblico al regime democristiano: al Convegno Verso il regime viene approvato un progetto di riforma della Rai preparato da Ernesto Rossi  poi presentato in Parlamento da Ugo la Malfa e Oronzo Reale. I convenuti auspicano “che le forze democratiche italiane sappiano svolgere un’azione efficace per ottenre che strumenti di informazione e di formazione culturale di tanta importanza nella vita moderna non continuino ad essere usati nell’esclusivo interesse di una parte politica” Sotto la direzione di Pugliese la televisione compie cinque anni ed entra nella fase di maturità. Altri posti chiave sono quelli di Antonio Piccone Stella che rimane alla testa della direzione  dei servizi giornalistici dove su pressione del Presidente del Consiglio Segni il direttore del telegiornale Massimo Rendina - accusato di filocomunismo - viene sostituito nel mese di agosto da Leone Piccioni figlio dell’esponente democristiano Leone Piccioni, consentendo alla DC un controllo che qualche volta il temperamento estroso del suo predecessore non aveva consentito pienamente Gilberto Loverso (settore prosa), Vittorio Cavetto (settore rivista), Umberto Pacilio (tv dei raagzzi), Carlo Alberto Chiesa (servizio cinematografico), Alvise Zorzi (programmi culturali).  In posizione cruciale sono anche Angelo Romanò e Attilio Carosso a Milano, Andrea Cuturi, Tiziano Cristiani e Carlo Livi a Roma. Nell’ottobre 1959 la direzione del personale viene trasferita da Torino a Roma, e affidata a Marcello Sceverati in sostituzione di Pier Antonio Milone. Viene così accentuata il controllo amministrativo del vecchio gruppo dirigente EIAR, dove Severati era entrato per la sua stretta parentela con Raul Chiodelli
In Francia la RTF lancia il primo moderno rotocalco di informazione Cinque colonnes à la une Contemporaneamente avvia nuovi programmi domenicali Consécutivement, deux nouvelles émissions dominicales de divertissement font leur apparition, Télé Dimanche, créée en janvier par Raymond Marcillac, et Discorama, lancée en février par Denise Glaser pour traiter de l'actualité de la chanson, du disque, du théâtre et de la découverte des nouveaux talents. La pendule futuriste d'Houriez vient ponctuer les ouvertures de programme de la R.T.F. à partir dal 25 décembre 1959.
In Spagna alla fine degli anni Cinquanta, la difficile situazione economica costringe il regime a venire incontro alle richieste di riforme economiche mosse dall’ocse, dal fmi e dagli Stati Uniti e ad uscire definitivamente dalla situazione di autarchia e di protezionismo doganale. In seguito alla promulgazione del Plan de Estabilización economica da parte del governo franchista (definito anche in base alle indicazioni del fmi e della Banca Mondiale) e all’ingresso della Spagna nell’ocse, furono elargiti al paese iberico rilevanti aiuti economici dagli stessi Stati Uniti e da altri Paesi aderenti a questi organismi internazionali, che divennero quindi influenti creditori nei confronti della Spagna. Il Paese, da quel momento, entrò di fatto in una sorta di bancarotta finanziaria. Il governo spagnolo approvando questo piano di stabilizzazione aderisce alla richiesta americana, ma trasforma la peseta in una valuta convertibile, svalutandola, nella speranza che s'incrementasse l'export di prodotti alimentari e materie prime e si penalizzassero le importazioni. L'afflusso di capitali stranieri aumenterà in effetti negli anni '60 di più di 10 volte, ma crescerà di molto anche l'inflazione. Si rafforza il capitalismo monopolistico di stato, ma solo nel senso che l'intervento diretto dello Stato, con denaro pubblico, risulta finalizzato a sostenere le imprese deficitarie e male organizzate



1959

1959 Esce Il cavaliere inesistente scritto da di Italo Calvino nel 1959, è il terzo capitolo della "trilogia araldica", dopo Il visconte dimezzato (1952) e Il barone rampante (1957). Ambientato in un fantasioso Medioevo con caratteri di modernità, ha fornito ai critici svariate letture; addirittura, secondo una, smentita poi dallo stesso Calvino, dipingerebbe lo sbando del partito comunista (malato di burocrazia alla fine degli anni cinquanta.

1959 Esce La suora giovane, romanzo breve di Giovanni Arpino. Secondo Eugenio Montale  «è un racconto lungo che ha tutta l'aria di essere un capolavoro del suo genere»

1959 Esce Una vita violenta di Pier Paolo Pasolini per i tipi di Garzanti. Il romanzo subisce una attenta revisione prima di essere dato alla stampa per attenuare, su consiglio dell'editore, alcuni punti scabrosi e politicamente pericolosi. Finalista del premio Strega anno 1959 narra la storia di un giovane, Tommaso Puzzilli, che vive nella borgata romana di Pietralata. Insieme ai suoi compagni, conosce la fame e la delinquenza, organizza furti e si  prostituisce degradandosi sempre di più con comportamenti violenti e animaleschi. Quando Tommaso si innamora di Irene si presenta un'occasione di cambiamento che non può cogliere perché arrestato per aver ferito gravemente un giovane. Uscito dalla prigione gli si presenta un'altra occasione di riscatto perché ai genitori è stato assegnato un alloggio dell'INA-Casa, ma Tommaso si ammala di tubercolosi. In ospedale Tommaso riflette sulla storia e sulla politica Dopo essersi in un primo tempo sentito  fascista per l'amicizia contratta con alcuni ladri missini e poi democristiano in seguito all'assegnazione della casa, durante la degenza si avvicina al PCI e partecipa attivamente a scioperi e manifestazioni. Il romanzo termina con un Tommaso che, in parte ristabilitosi, fa progetti di vita matrimoniale, lavora, s'iscrive al Partito Comunista e, con un grande gesto di umanità, salva una donna da una baracca inondata. Ma sarà proprio con questo gesto che si riammala...

1959 Esce Rosso veneziano è un romanzo della scrittore veneziano Pier Maria Pasinetti (1913-2006) pubblicato nel 1959 dalla casa editrice romana Colombo.

1959 Esce Il generale Della Rovere,  romanzo, in parte autobiografico, di Indro Montanelli. Pubblicato nel 1959, è la rielaborazione del soggetto dello stesso Montanelli per il film di Roberto Rossellini. Imprigionato come partigiano a San Vittore Indro conobbe realmente un certo Giovanni Bertoni, poi fucilato dai tedeschi a Fossoli nel 1944 . Da questi aspetti autobiografici Montanelli parte per raccontare la vicenda di Giovanni Bertone, un piccolo truffatore che estorce soldi alla famiglie dei prigionieri nazifascisti promettendogli di far ritornare a casa i loro cari pagando dei soldati tedeschi per la loro liberazione. Il colonnello tedesco Muller lo arresta e incarcera e gli propone di infiltrarsi a San Vittore come il generale di Badoglio, Fortebraccio Della Rovere, e gli promette di liberarlo se lo avesse aiutato a scoprire i nomi dei leader della resistenza. In prigione Bertone conosce altri detenuti, e interpreta realisticamente il ruolo del generale, di famiglia aristocratica. Montanelli racconta l'intero microcosmo di San Vittore in quei momenti terribili, i rapporti tra prigionieri, ma anche con le guardie carcerarie e i tedeschi, non solo eroi o aguzzini, ma gente normale. Alla fine da spia Bertoni si trasforma in patriota, fino al rifiuto di continuare a collaborare, finendo fucilato.

1959 Giorgio Caproni pubblica Il seme del piangere, canzoniere che comprende poesie scritte da Giorgio Caproni tra il 1950 e il 1958 e rappresenta un momento cronologicamente centrale nella sua attività poetica, come deduciamo dalla raccolta quasi completa dei suoi versi, da lui curata  e arricchita di riferimenti biografici.

1959 Antonio Pizzuto pubblica Signorina Rosina. I suoi scritti, in un primo tempo di carattere più o meno marcatamente autobiografico, sono ricchi di citazioni colte e di novità lessicali e si liberano progressivamente dalle regole temporali, sintattiche e grammaticali che caratterizzano la documentazione storica. Riproduce anche il flusso di coscienza, già impiegato da tanti scrittori del Novecento. La sua opera è apprezzata, tra gli altri, dal filologo e critico Gianfranco Contini, al quale lo lega una profonda amicizia

1959 Esce Poesia è errore raccolta di Franco Fortini pubblicato da Feltrinelli. Il volume raggruppa la maggior parte delle poesie già apparse nelle raccolte precedenti (Foglio di via, Una facile allegoria, In una strada di Firenze, I destini generali) insieme con numerosi componimenti inediti o pubblicati su riviste.

1959 Viene istituita la Conférence Européenne des Administrations des Postes et de Télécommunications (CEPT).

1959 A Ispra è costruito il primo reattore nucleare di ricerca italiano, chiamato Avogadro RS-1 fu costruito da un gruppo di aziende private, di cui la Fiat è capofila, comprendente anche la Montecatini. Reattore di ricerca di tipo a piscina, viene utilizzato principalmente per scopi sperimentali e non è mai connesso alla rete elettrica nazionale.

gennaio 1959 In Francia i giornalisti della RTF Pierre Desgraupes, Pierre Dumayet e Igor Barrère lanciano il primo grande magazine di informazione, Cinq colonnes à la une.

1 gennaio 1959 La fascia radiofonica Meridiana apre da questa data con Il signore delle 13 programma contenitore che occupa la fascia oraria 13.00-16.00. Il signore delle 13 è Enzo Tor­tora.

1 gennaio 1959 Va in onda Le donne recital di Franca Valeri in due tempi.

1° gennaio 1959 Viene trasmesso in tv il primo "Concerto di Capodanno", orchestra filarmonica diretta da Willy Boskowsky.

4 gennaio 1959 Iniziano le trasmissioni vere e proprie della radiodiffusione, quando la copertura radiofonica via etere non è capillare e la qualità del suono, trasmesso in modulazione di ampiezza (AM) lasciava a desiderare. La trasmissione di un segnale in Onda Lunga via cavo "a frequenze portanti" garantisce un suono limpido, una larghezza di banda di 15 kHz, e una diffusione su tutto il territorio che includeva tutti i capoluoghi di provincia di allora. Dopo l'introduzione della diffusione via etere in modulazione di frequenza (FM) e con l'avvento delle radio private la filodiffusione verrà relegata sempre di più nella nicchia degli appassionati di musica classica e di un pubblico colto.

6 janvier : Réforme Berthoin : prolongation de la scolarité obligatoire jusqu'à 16 ans.

7 janvier : Un décret porte à 24 mois les obligations d'activité du service militaire.

8 janvier : Charles de Gaulle devient officiellement le Premier président de la Cinquième République française. Rimarrà in carica per 10 anni sino  28 avril 1969.

9 janvier : La quinta repubblica inaugura una stabilità dei governi Les chefs de gouvernement portent désormais le titre de Premier ministre, la présidence du Conseil des ministres étant assurée par le président de la République (alors que ses prédécesseurs n'y avaient qu'un rôle de figuration). Début du gouvernement Michel Debré in carica sino  14 avril 1962. Ministre de l'Information : Roger Frey (changement de fonctions le 5 février 1960) Ministre de l'Information : Louis Terrenoire (changement de fonctions le 24 août 1961) poi dicenta Secrétaire d'État auprès du Premier ministre, chargé de l'Information : Christian de La Malène. Ministre des Postes et Télécommunications : Bernard Cornut-Gentille (UNR) (cessation des fonctions le 5 février 1960) poi Ministre des Postes et Télécommunications : Michel Maurice-Bokanowski

11 gennaio 1959 Le grandi giornate del 1859 è il titolo di un ciclo che la radio trasmetterà durante tutto l'anno per rievocare il nostro Risorgimento. Apre con Il  grido di dolore che ricorda il discorso pronunciato alle Camere da Vittorio Emanue­le II, prima posizione di sfida contro l'Austria.

15-18 gennaio 1959 XXXIII Congresso PSI a  Napoli.

Febbraio 1959 Il segnale della Television Espanala arriva a Barcellona e si estende poi progressivamente in altri centri. Inaugura la programmazione la trasmissione di una partita di calcio Real Madrid-Barclona. Finisce la fase eroica della televisione spagnola e si apre la fase di estensione della rete in ambito nazionale che si concluderà nel 1962.

4 febbraio 1959 Vittorio Gassman è per dieci puntate il Mattatore un’ora di scena  a tutto campo con la regia di Daniele D’Anza. Sarà il programma dell’anno

15 febbraio 1959 Presidente del Consiglio torna ad essere Antonio Segni a capo di un governo monocolore DC. Il secondo Governo Segni rimane in carica sino al 23 marzo 1960 per un totale di 402 giorni, ovvero 1 anno, 1 mese e 8 giorni. Andreotti diventa Ministro della Difesa.Giuseppe Spataro Ministro delle Poste e Telecomunicazioni. I sottosegretari diventano due: Dario Antoniozzi e Antonio Romano

Marzo 1959 Aldo Moro diventa segretario della Democrazia Cristiana, accingendosi a varare l’esperimento del centro-sinistra

11 marzo 1959  E' inaugurata la nuova Sede RAI di Bari.

18 marzo 1959 Il Terzo Programma vara un ciclo di alto impegno culturale: Le grand siècle. Splendore del '600 francese. Molière, Racine, La Fontaine, Boileau, Corneille per il teatro, Pascal e Giansenio per il pensiero filosofico, più musica e sto­ria, formano oggetto delle trasmissioni curate da specialisti italiani e france­si.

25 marzo 1959 Va in onda da oggi "La donna che lavora", inchiesta televisiva in 8 puntate di Ugo Zatterin e Giovanni Salvi.

7 aprile  1959 In occasione del bicentenario delta nascita del poeta tedesco Federico Schiller (1759-1805), la radio trasmette la tragedia in cinque atti Guglielmo Tell

10 aprile 1959 Aroldo Tieri presenta in dieci puntate I racconti romani di Alberto Moravia  nati per il Corriere della Sera.

29 aprile  1959 Musica sprint è una nuova rubrica di musica leggera internazionale presentata da Piero Piccioni e Sergio Corbucci.

30 aprile  1959 La ERI assume la denominazione di ERI - Edizioni RAI Radiotelevisione Italiana.

8 maggio 1959 Centenario della Croce Rossa Per le celebrazioni del centenario della Croce Rossa la RAI diffonde Una luce nella notte di Solferino, radiocomposizione originale di Gerardo Guerriero con il commento musicale di Luciano Berio. La trasmissione che rievoca l'attività di soccorso del ginevrino Henri Dunant che avrebbe dato vita all'iniziativa di assistenza sanitaria internazionale - va in onda contemporaneamente in tutta Europa e, successivamente, in tutto il mondo, con la collaborazione dell'UER.

21 maggio 1959  La Convenzione 21 maggio 1959 (approvata con Decreto del Presidente della Repubblica del 19 luglio 1960, n. 1034) stabilisce l'installazione entro il 31 dicembre 1962 di una seconda rete televisiva in UHF.

25  maggio1959 Si inaugura la Sede RAI di Potenza.

16 giugno 1959 In onda alla radio Il misantropo di Menandro, prima commedia pervenuta integralmente da un codice ritrovato in Egitto qualche anno prima, offerta dalla RAI con la regia di Corrado Pavolini. Interpreti Luigi Almirante, Arnoldo Foà, Achille Millo.

 24 giugno 1959 Un buffo incidente occorse nel palco d'onore del Teatro alla Scala al presidente Gronchi. A causa della disattenzione di un collaboratore che non gli aveva avvicinato la sedia, Gronchi cade a terra mentre stava accingendosi a sedere al fianco dell'allora presidente francese Charles de Gaulle, in visita ufficiale in Italia. La scena era stata teletrasmessa in diretta, ma l'accaduto era stato rigorosamente taciuto dai principali organi di informazione. Il fatto, taciuto dai principali organi di informazione, è rappresentato in televisione da una scenetta comica recitata da Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi all'interno del programma Un due tre Il duo ripete la scena: Vianello toglie la sedia da dietro a Tognazzi che stava per sedersi, e gli dice: "Ma chi ti credi di essere?". Tognazzi, seduto sul pavimento, allarga le braccia rispondendo: "Tutti possono cadere!". La scena viene accolta dal pubblico in studio con una fragorosa risata, ma i vertici della Rai sono di opinione diversa. Al rientro nei loro camerini i due attori trovano le buste che contengono le lettere di licenziamento. La sera stessa Ettore Bernabei ha decretato la cancellazione della trasmissione dalla programmazione televisiva, ed anche il direttore del centro di produzione televisiva di Milano viene cacciato.

14 luglio 1959 Apertura degli studi Miramar di Barcellona.

21 luglio 1959 Approvazione del Decreto Ley de Ordenacion Economica più conosciuto come Plan de estabilizacion introduce misure di cauta liberalizzazione del mercato. Obiettivo rendere più flessibili le basi dell’economia spagnola. Si conclude il periodo di politica economica autarchica già parzialmente abbandonata a partire dal 1951 e si rafforza il peso dell’Opus Dei in seno alla compagine governativa

23 luglio 1959 Per il ciclo Il teatro di Eduardo, la radio trasmette Le voci di dentro con Eduardo e Titina De Filippo. Seguiranno Non ti pago, Filumena Marturano, La fortuna con la effe maiuscola, Natale in casa Cupiello.

26 luglio 1959 Giancarlo Menotti e il madrigale L'Unicorno, la Gorgone e la Manticora di Giancarlo Menotti trasmessa in questa data, è una fiaba allegorica che reincarna originalmente il madrigale seicentesco italiano.

31 luglio 1959 Viene istituito con Legge il Ministero del Turismo e Spettacolo affidato al democristiano Umberto Tupini

5 agosto 1959 Prende il via Il pomo della discordia, varietà a dispetto per autori di rivi­sta, presentato da Corrado e Silvio Gigli. Due autori, che generalmente lavo­rano in tandem, si trovano di fronte come avversari.

8 agosto 1959 Muore Luigi Sturzo Il Giornale del Terzo commemora la figura e l'opera di Don Luigi Sturzo nel giorno della sua morte, avvenuta a Roma nel convento delle Suore Canossiane. Il fondatore del Partito Popolare italiano aveva 88 anni.

Agosto 1959  Leone Piccioni figlio dell’esponente di spicco democristiano Attilio Piccioni, prende il posto di Massimo Rendina accusato di simpatie per i comunisti alla direzione del telegiornale.

Agosto 1959 Le ore di programmazione quotidiana di Television Espanola salgono da 4 a 5.

17 agosto 1959 Le cooperative nella riforma fondiaria è un'inchiesta di Nanni Saba sulle attività e sulle funzioni delle 700 cooperative frutto della nuova politica agraria italiana.

Settembre 1959 Viene istallato il promo videoregistratore Ampex grazie al quale si può iniziare a registrare i programmi e a trasmettere programmi televisivi in differita

6 settembre 1959 La bottega del caffè, Sior Todaro Brontolon e Le baruffe chiozzotte di Goldoni, condensate e musicate da Gian Francesco Malipiero, costituiscono la rappresentazione dell'idea poetica di Venezia.

14 settembre 1959 Nino Rota e Riccardo Bacchelli vincono il Premio Italia L'XI edizione del Premio Italia vede premiato, a Sorrento, La notte di un nevrastenico di Nino Rota, su testo di Riccardo Bacchelli, per le opere musicali radiofoniche. Il lavoro sarà trasmesso il 9 gennaio 1960.

 In Francia la RTF avvia nuovi programmi domenicali Consécutivement, deux nouvelles émissions dominicales de divertissement font leur apparition, Télé Dimanche, créée en janvier par Raymond Marcillac, et Discorama, lancée en février par Denise Glaser pour traiter de l'actualité de la chanson, du disque, du théâtre et de la découverte des nouveaux talents. La pendule futuriste d'Houriez vient ponctuer les ouvertures de programme de la R.T.F. à partir du 25 décembre4.
 

Ottobre 1959 Salvatore Quasimodo ed Emilio Segre ottengono il Premio Nobel rispettivamente per la letteratura e per la fisica. La radio commenta 1'avvenimento.

3 ottobre 1959 Inaugurazione della Sede RAI di Perugia.

5 ottobre 1959 Radio Olimpia, a cura di Nando Martellini e Paolo Valenti, inaugura le trasmissioni delta RAI in vista delle Olimpiadi di Roma, che si svolgeranno net 1960.

7 ottobre 1959 Mario Lanza muore. In luogo della sue rubrica La mia vita per il canto, la radio trasmette un ricordo del tenore italo-americano, stabilitosi dal 1957 a Roma.

12 ottobre 1959 Inaugurazione del terzo trasmettitore a Navacerrada a 2400 metri di altezza. Il segnale televisivo raggiunge ormai il 50% del territorio nazionale e costituisce la base per la costruzione della rete in Andalusia, Galizia e Cornisa Cantabrica.

Ottobre 1959 Marcello Severati, già fascista poi vicino al PCI, infine considerato molto vicino alla DC, viene chiamato a dirigere la direzione del personale, trasferita da Torino a Roma, in sostituzione di Pier Antonio Milone. Viene così accentuata il controllo amministrativo del vecchio gruppo dirigente EIAR, dove Severati entrò per la sua stretta parentela con Raul Chiodelli

28 ottobre 1959 Esce La grande guerra di Mario Monicelli

Novembre 1959 Emilio Rossi è nominato segretario di redazione del telegiornale

5 novembre 1959 Prima puntata del gioco televisivo Campanile sera, gara tra i comuni italiani presentata da Mike Buongiorno ed Enzo Tortora con la regia di Romolo Siena proseguirà fino al 30 novembre 1961 per 104 puntate.”L Rai prende defnitiovamente possesso dlla Provincia, dei Comuni, delle mille Piccole Patrie in cui è divisa l’Italia: usa i campanili per istallare le sue antenne” (Grasso, p. 96)

9 novembre 1959 Solo contro tutti è nuovo programma a quiz condotto da Mario Riva da un’idea di Garinei, Giovannini e Brancacci.

28 novembre 1959 Comincia la rubrica "Sette giorni al Parlamento" a cura di Jader Jacobelli.

3 dicembre 1959 Viene costituita la RAI Corporation - Italian Radio and TV System, con sede a New York, per promuovere la collaborazione e lo scambio dei programmi con il Nord America.

4-6 dicembre 1959 Eisenhower in visita a Roma La radio assicura una serie di cronache e servizi per la visita del Presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower. Durante le tre giornate di soggiorno romano, Ike s'incontra con il Presidente Gronchi e con i Pontefice Giovanni XXIII.

15 dicembre 1959 Si inaugura la Sede delta RAI a Pescara.

21 dicembre 1959 Diretta della visita a Madrid del Presidente statunitense  Eisenhower. Per la prima volta le immagini della TVE vengono riprese attraverso l’Eurovisione in 13 paesi europei.

31 dicembre 1959 Alla fine dell’anno in Spagna i ricevitori funzionanti istallati salgono a 70 mila unità. Gli introiti pubblicitari della TVE salgono a 16 milioni di pesetas.

La crescita della televisione italiana, la nascita del secondo canale e l’esplosione dei consumi negli anni del  centrosinistra (1960-1969)

Gli anni Sessanta sono gli anni in cui la televisione diventa il principale strumento di informazione e comunicazione nelle case degli Italiani contribuendo ad accrescere il fatturato della Rai. La radio affronta nuove sfide. L'avvento del transistor permette una comunicazione sempre più agile facendo della radio un oggetto piccolo e leggero che ci segue ovunque.. Se la televisione si impone come mezzo destinato al grande pubblico, la radio continua a svolgere il suo compito di modernizzazione, accentuando la sua portata innovativa. Mescola strategie di ascolto di massa a proposte più mirate, collauda spazi di intrattenimento destinati al grande successo come "Gran Varietà" e "La Corrida" e lancia popolari programmi giovanili come "Bandiera Gialla". Nonostante la novità e l'impatto spettacolare della neonata TV, la radio regge grazie ai trent'anni di attività consolidata e ad un pubblico affezionato e fedele che apprezza i programmi di svago generale ma anche grazie agli ascoltatori più esigenti che seguono i temi di politica e società. Il pubblico radiofonico aumenta ed ogni anno si aggiungono circa mezzo milione di nuovi abbonati . Si tratta di un pubblico in movimento , che " fa altro" e la RAI decide di caratterizzare i tre programmi per genere. Il primo si specializza sull'informazione, il secondo punta su prosa, musica e varietà e il terzo canale, ammorbidisce l'impostazione finora troppo accademica. Anche la prosa conosce in questi anni un buon momento e dopo aver mandato in onda molti testi stranieri, si pensa ad un radiodramma nostrano che riproponga il mondo di sentimenti e di valori nazionali. La radio che è sempre più divulgativa diffonde messinscene di teatri di recente formazione come il Piccolo di Milano. Si arriva a programmare una commedia al giorno presentando anche sul Radiocorriere un vero e proprio cartellone teatrale. La RAI degli anni '60 è un punto di riferimento per il mondo delle cultura.
Sul piano politico subentra una terza generazione di manager. Inizia il regno incontrastato di Ettore Bernabei  che guida la RA1 dal 1961 sino al 1974, una sorta di Opus Bernabei - secondo l’espressione di Aldo Grasso.  Bernabei s'avvede subi­to che 1'azienda va governata non con le buone idee ma con la conquista dei posti di comando. Del resto, Amintore Fanfani, suo padrino politico, è sicuramente il primo che ha capito le enormi potenzialità del mezzo e che più di ogni altro ha caratterizzato 1'alchimia della bottega democristiana in RAI. Bernabei, racco­gliendo in parte i frutti che Guala aveva seminato, si propone al­cune azioni decisive: sottrarre potere al gruppo «massone tori­nese, spostare 1'asse politico della RA1 dal centro-destra al centro­sinistra favorendo l'ingresso dei socialisti ma restando molto vi­cino ai poteri forti della Chiesa (Bernabei non ha mai fatto mi­stero delle sue simpatie nei confronti dell'Opus Dei), mettere uo­mini fedeli nei posti chiave dell'azienda, promuovere con vigoria lo sviluppo dell'azienda portandola al livello delle più forti e blasonate televisioni europee. Secondo Enrico Menduni “Bernabei da solo gestiva i rapporti con l’intero sistema politico (il presidente del consiglio, i vari partiti, ecc… ) mentre il presidente e l’amministratore delegato erano figure di contorno. In più Bernabei esercitava una supervisione su tutto quanto veniva mandato in onda dai giornalisti. In concreto, la particolare vicinanza dell’emittente radiotelevisiva con la politica voleva dire scambio politico: la radiotelevisione da una parte consentiva di fare moltissimi favori: assumere un dipendente, ingaggiare un artista, la presenza di un ospite in un programma, ecc. venivano scambiati con favori a qualche corrente democristiana o alla Rai”.  Con l’avvento di Bernabei nel 1961 inizia in ogni caso una dura lotta fra la vec­chia e la nuova lobby, con Bernabei grande tessitore di ogni scel­ta, anche quando Fanfani sembra uscire di scena Come ricorda nell’autobiografia L’Uomo di fiducia “Nel '62 io avevo appoggiato la riconferma di Rodinò come amministratore de­legato e questo me lo aveva reso alleato. Avevamo firmato insieme tutta una serie di ordini di servizio che avevano pian piano ridotto parecchio il potere dei vecchi mandarini. Però nel '65, venendo a scadenza nuovamente il man­dato di Rodinò, fu impossibile insistere per una terza riconferma. I dorotei, tra l'altro, volevano a ogni costo uno di loro fiducia assoluta. E venne nominato Granzotto, il quale arrivò in RAI con un compito preciso: farmi fuori o almeno neutralizzarmi." Granzotto viene meno al suo mandato soprattutto perché non riesce a far passare il progetto di trasformazione contenuto nel famoso Rapporto sulla RAI del 1968 commissionato a Gino Martino­li Salvatore Bruno e Giuseppe De Rita, in cui si auspicava una maggiore trasformazione della RAI in azienda. Come ricorderà lo stesso de Rita nel 1997: “Il progetto sosteneva) di fare della RAI un gruppo polisettoriale integrato, ca­pace di affrontare adeguatamente un mercato che allora si presentava sempre più complesso, più difficile, più internazionalizzato. Un gruppo capace di produrre in proprio, di promuovere iniziative nei mercati collaterali (musica, teatro, ­ecc.), di essere pesantemente presente nel mercato internazionale dei prodott­i e dei servizi, di coltivare adeguato spirito imprenditoriale in una realtà in cui capiva che avrebbero vinto gli imprenditori e non gli equilibri politici. Belle idee e buone intenzioni, che si scontrarono, uscendone sconfitte, con la banale verità che quello era tempo politico, tempo del primato della politica, e lo era tanto che il maggiore avversario di quel Rapporto fu proprio Bernabei, più coerente con la sua intelligente politica che fedele alla potente azienda che aveva costruito “ (p. xxx). L’anno seguente Bernabei verga l'altrettanto famoso ordine di servizio in cui piazza i suoi uomini ai posti nodali dell'azienda e disegna la più formidabile mappa della lottizzazione italiana. L’ultima battaglia (o colpo di coda) Bernabei la deve combattere con Ugo La Malfa (anche lui vicino al « Circolo del Whist») che si oppone fermamente, in nome dell'austerità, all'introduzione del co­lore in Italia. Proprio in nome di un rigorismo anticonsumistico, La Malfa può contare sull'appoggio del Pci: gli esiti sono disastrosi per l’industria nazionale dei televisori che, di fatto, rischia l'estinzione.


1960

Nel 1960 nel nuovo assetto centralizzato impresso da Rodinò con il sostegno di Sernesi all’IRI, emergono dirigenti come Giacomo Deuringer, Fabio Borrelli, Gregorio Pozzilli, Aldo Tini e nel settore culturale del terzo programma radiofonico, Giuseppe Rossini e Paolo Gonnelli
La Sentenza della Corte Costituzionale a conferma della legittimità costituzionale del monopolio redatta dal giudice Aldo Sandulli crea le premesse di un autentico rivolgimento concettuale della concessione stessa : il diritto dello Stato a concedere l’esclusività ella trasmissioni radiofoniche e televisive in deroga all’articolo 21 non è considerato assoluto, ma legato al fatto che in pratica l’istallazione di impianti radiotelevisivi implica costi accessibili solo a pochissimi cittadini e limiti tecnici che ne riducono la disponibilità, per cui la loro liberalizazione equivarrebbe di fatto a consentire un oligopolio gestito da poche forze economiche o politiche. La strada per consentire ai cittadini di esprimere liberalemente il proprio pensiero anche attraverso la radio e la televisione deve quindi essere ricercata all’interno del monopolio pubblico, evitando che si ripetano nel suo esercizio abusi e prevaricazioni di gruppi o partiti, assicurando l’obiettività ell’informazione, consentendo la possibilità di accesso. La sentenza viene accolta dai partiti della maggioranza come una vittoria chje sancisce lo statu quo: a sinistra si sottolinea la parte della sentenza che impegna lo Stato ad una disciplina della concessione che garantisca l’accesso e l’obiettività. Per la destra, favorevole alla liberalizzazione, la decisione della Corte rappresentò una sconfitta ma molti videro come le motivazioni della sentenza contenessero la possibilità di riaprire la questione a fronte di probabili inadempienze dello Stato nellì’assicurare il diritto di acesso e di obiettività considerati requisiti indispensdabuili per il mantenimento del monopolio e  a causa dei progressi tecnologici che avrebbero nel tempo modificato alcuni presupposti tecnici (la scarsità delle frequenze) ed economici nell’avviare impianti radiofonici e televisivi.


1960

1960 Esce L'integrazione secondo romanzo scritto da Luciano Bianciardi. Narra la storia di due fratelli intellettuali, Marcello e Luciano, che si trasferiscono dalla città toscana di Grosseto nella metropoli milanese, con il compito di compiere una "mediazione" tra l'Italia di mezzo e l'Italia del Nord. Il romanzo è una critica dell'industria culturale ed editoriale milanese, ma italiana in generale, del periodo del boom economico. Può essere visto come il secondo di una trilogia della rabbia iniziata con Il lavoro culturale e culminata con La vita agra, il suo capolavoro.

1960 Alberto Moravia pubblica La noia Il romanzo, diviso in un Prologo, nove capitoli e un Epilogo, narra la storia di Dino, appartenente ad una nobile famiglia romana, che vive insieme alla madre in una villa lungo la via Appia. Egli trascorre il tempo dipingendo ma è assalito dalla noia  verso tutto ciò che lo circonda e, come già era stato per il padre, disprezza tutti quei valori borghesi che la madre invece considera validi. Il conflitto con la madre diventa, con il passare del tempo, insopportabile e Dino decide di andare ad abitare in via Margutta dove ha installato il suo studio da pittore.

1960 Esce Da Quarto a Torino. Breve storia della spedizione dei Mille, questo romanzo di Luciano Bianciardi ripercorre le vicende di Garibaldi e della  spedizione dei Mille che hanno portato all'unità d'Italia.

1960 Esce Un delitto d'onore è un romanzo di Giovanni Arpino del 1960, in cui lo scrittore denuncia i pregiudizi morali e sociali legati al delitto d'onore, un tempo molto utilizzato come attenuante nel diritto italiano.

1960 Esce La ragazza di Bube, romanzo scritto da Carlo Cassola tra il 1958 e il 1959, vincitore del Premio Strega. Attraverso la storia di ragazzi innamorati, rievoca i problemi politici e sociali del dopoguerra.

1960 Esce Lo scialo, opera letteraria di Vasco Pratolini. La storia è ambientata a Firenze tra le due guerre mondiali e costituisce una sorta di affresco del capoluogo nell'epoca del  fascismo, con molti dei personaggi noti descritti da chi ha vissuto con loro il periodo. Per taluni versi può essere considerata come un'autobiografia dello scrittore toscano.

1960 Esce Il "vizio assurdo" , libro di memorie dello scrittore italiano Davide Lajolo che parla dell'amicizia dell'autore con lo scrittore Cesare Pavese e ne tratteggia la vita. Il vizio assurdo consiste nella volontà di auto-annientamento di Pavese (che infatti culminerà nel darsi la morte), letterariamente avvolta da un senso di solitudine e disperazione.

1960 Arnoldo Mondadori promuove il Club degli Editori, primo esempio di organizzazione per la vendita di libri per corrispondenza. La sua natura rispecchia i book club nati in America negli anni 30 quando la lettura e l'accesso alle librerie era riservato ad un pubblico d'elite. I book club si affiancarono alle distribuzioni di libri in edicola per incentivare alla lettura anche le persone meno abbienti offrendo edizioni a prezzo economico. Specializzata nella vendita di libri per corrispondenza, pubblica prevalentemente riedizioni di opere già pubblicate in precedenza, proposte per l'acquisto ai soci del Club.

1960 Filippo Ippolito trasforma il CNRN in Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare CNEN

Gennaio 1960  Lo specifico, radiofonico, affinato dalla concorrenza della televisione. E’ attuata una riforma dei programmi radiofonici che istituisce, fra l’altro, la Rete Tre: contenitore di trasmissioni a carattere prevalentemente musicale (titolo: Radiomattina), irradiato sulla rete MF del Terzo Programma nelle ore del mattino e del primo pomeriggio (8.00-15.30) Per l’insieme delta programmazione la riforma - che troverà applicazione nel corso dell'anno - riguarda soprattutto la precisazione del criteri di differen­ziazione e di complementarità fra Nazionale, Secondo e Terzo Programma che erano state introdotti con la riforma del 1951.Inoltre, all'interno di ciascuna rete, è portata avanti la specificazione dei vari contenuti e schemi orari in rapporto alle peculiarità del mezzo radiofoni­co e alla concorrenza della televisione. Rientrano in questa linee di affina­mento dell'offerta, ad esempio, opere liriche, concerti sinfonici, rappresenta­zioni di prosa mai o raramente date in televisione o in teatro, da un lato, nonché servizi giornalistici mirati alla. tempestività e intrattenimenti (musica­li e parlati) di forte richiamo per gli ascoltatori, dall'altro. Fra le novità avviate fin dal primo mese si segnalano: Mondorama a cura di Paolo Valenti (rubrica domenicale), Transistor a cura di Carletto Manzoni (spettacolo radiofonico), Ariele (rassegna internazionale degli spettacoli a cu­ra di Ghigo De Chiara), Novità da vedere (prime italiane di teatro e cinema a cure di Franco Calderoni ed Emilio Pozzi, La ronda delle arti (attualità artistica proposta da Roberto Costa e Rolando Renzoni).

3 gennaio 1960 Sdoppiamento del Terzo Programma. Una riforma dei programmi radiofonici istituisce, fra l'altro, la Rete Tre, un nuovo programma a carattere quasi esclusivamente musicale, irradiato sulla rete a MF del Terzo Programma. La Rete Tre “è riservata quasi esclusivamente alla diffusione della musica seria e si propone di offrire un’alternativa di ascolto culturalmente qualificata al Nazionale e al Secondo nelle ore del mattino e del primo pomeriggio dalle 10 alle 18.30 (16.30 nei giorni festivi). I programmi musicali della Rete Tre alimentano anche il IV canale della filodiffusione, sul quale vengono trasmessi n periodo successivo. Si evitano sovrapposizioni con la programmazione del Terzo Programma che trasmette dalle 18.30 alle 22.30 e nei giorni festivi dalle 16.30 alle 22.30. Il Terzo Programma raggiunge ormai il 95% della popolazione

1960 Esce Il Vigile di Luigi Zampa

Gennaio 1960 Con cadenza trimestrale iniziano ad uscire i Quaderni del Terzo, in cui sono riportati i testi dei principali programmi. Pubblicati da ERI questi Quaderni sostituiscono le 13 settimane del Terzo Programma e usciranno sino al 1967

10 gennaio 1960  Alle 15.15, sul Nazionale, debutta la trasmissione domenicale Tutto il calcio minuto per minuto che intende far partecipare gli ascoltatori, simultaneamente, allo svolgimento delle partite di campionato. Da Milano, Roberto Bortoluzzi pilota la serie dei collegamenti. Dai campi, Nicolo Carosio, Nando Martellini e altri. Alle 19.30 La giornata sportiva offre un panorama riassuntivo degli avvenimenti sportivo-agonistici.

20 gennaio  1960 E’ costituita la Società RAI Corporation Italian Radio TV System, con sede a New York e con capitale interamente posseduto dalla RAI 5 gennaio 1960 Nasce il quindicinale per i giovani Nord-Sud. Mike Bongiorno presenta in prima serata Il salvadanaio, quiz-campionato per famiglie.

Febbraio 1960 Federico Fellini ottiene un esplosivo successo di pubblico (pur dividendo la critica) con il film La dolce vita. E' la saga di Via Veneto, 1'affresco dei molti vizi e poche virtù del divismo che orbita su Roma, capitale del cattolicesimo. Servizi e commenti nelle rubriche radiofoniche dedicate al cinema

1° febbraio 1960 Nuova iniziativa del Giornale Radio in linea con la riforma dei programmi Da questo giorno, nel corso di un programma o in un intervallo, gli ascoltatori possono udire l'annuncio In questo momento... a cui fa seguito una notizia d'immediata attualità, riferita nel momento in cui arriva in redazione. La prima notizia informa sulla fine della ribellione ad Algeri.

2 febbraio 1960 La radio spagnola vuole uscire dall’autarchia inaugurando una nuova fase del regime. Nasce Radio Peninsular emittente a carattere commerciale, con programmazione eminentemente musicale. In seguito alla ristrutturazione di Radio Nacional de España negli anni cinquanta, con la creazione dei Centros Emisores Regionales, le emittenti locali si trasformano in questa catena parallela alla radio  statale Radio Nacional de España, chiamata Radio Peninsular "La más musical".

5 febbraio 1960 Esce La dolce vita di Federico Fellini

22 febbraio 1960 Il collegamento con la Sala della Filarmonica Nazionale di Varsavia, la radio trasmette il concerto inaugurale del Concorso pianistico internazionale Fryderik Chopin (1810-1849) in occasione del 150° della nascita del compositore polacco. Vincitore del Concorso: il diciottenne Maurizio Pollini. E' la prima volta che un artista italiano si impone in questa manifestazione avviata nel 1927. Presidente della giuria è Arthur Rubinstein.

24 febbraio 1960 Dimissioni del Governo Segni con il ritiro della fiducia da part del PLI

27 febbreaio 1960 Muore Adriano Olivetti all’apice di un gruppo con un nuovo modello industriale  con 36 mila dipendenti dopo l’acquisto della statunitense  Underwood. Qualcuno parla di omicidio. Ma è un’ipotesi che non troverà mai conferme.

2 marzo 1960 TVE si collega all’Eurovisione per trasmettere la partita Real Madrid-Nizza.


26 marzo 1960 Presidente del Consiglio dei Ministri è Fernando Tambroni (dc) che resterà in carica fino al 26 luglio 1960 per un totale di 123 giorni, ovvero 4 mesi e 1 giorno.Andreotti rimane Ministro della Difesa. Ministro delle Poste e Telecomunicazioni è Antonio Maxia. Sottosegretari Augusto Cesare Fanelli, Remo Gaspari Il PSI conduce una forte battaglia al fianco del PCI contro il Governo Tambroni.

Primavera 1960 Dopo essere stato implicato in malversazioni finanziarie il controllo di Mutual passa ancora di mano. La 3M Company acquista il network ridandogli stabilità Nonostante il recente scandalo, MBS continua a disporre di 443 stazioni affiliate

10 aprile 1960  Hanno inizio le trasmissioni stereofoniche in filodiffusione.

27 aprile 1960 Ha inizio l'inchiesta "L'agricoltura in Italia", a cura di Fabiano Fabiani, Giuseppe Lisi, Emmanuele Milano.

1° maggio 1960 La spedizione dei Mille nel centenario Una serie di trasmissioni a cura di Carlo Casalegno affronta l'Italia dei Mil­le, salpati da Quarto nella notte tra il 5 e 6 maggio 1860, nel centenario della spedizione. Titolo della prima puntata: L'imbarco di Garibaldi.

1-15 maggio 1960  Il mandato italiano in Somalia. Sergio Zavoli realizza, in loco, una serie di inchieste sui dieci anni di ammi­nistrazione fiduciaria italiana in Somalia e sulle prospettive future. Il mandato italiano scade il 1 luglio 1960. In quella data la Somalia diventerà indipendente e sarà riunificata all'ex Somalia britannica.

2 maggio 1960  Entra in funzione a Monte Penice il primo trasmettitore per la seconda rete televisiva.

13 maggio 1960 In attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legittimità del monopolio radiotelevisivo, la Procura della Repubblica sospende il procedimento penale a carico dei soci della società "Televisione libera", imputati di avere "impiantato un apparato per comunicazioni col mezzo di onde elettromagnetiche a onde guidate senza averne ottenuto la concessione statale”.

15 maggio 1960 La RAI presenta 1'edizione originale del Parsifal di Richard Wagner dal Tea­tro alla Scala di Milano. Interpreti Boris Christoff, Sandor Konia e, in una parte non di primo piano, Montserrat Caballè.

16-18 maggio 1960 Fallisce per l'U-2 il summit di Parigi Conferenza al vertice, a Parigi, tra i quattro maggiori esponenti della politica internazionale: Kruscev, Eisenhower, Mac Millan e De Gaulle. Si riunisce per discutere di disarmo, rapporti Est-Ovest, problema di Berlino, coesistenza pacifica. La Conferenza si chiuderà con un fallimento, provocato dalla vicenda U-2. Il Giornale Radio segue l’avvenimento con servizi del corrispondente Stefano Terra e dell'inviato speciale Italo De Feo. Radiocronaca diretta dell’inaugurazione a cura di Piero Angela.

15 giugno 1960 Il Ministro per il Turismo e Spettacolo Tupini annuncia che sarebbe stata drastica la censura contro tutti i film con «soggetti scandalosi, negativi per la formazione della coscienza civile degli italiani», riferendosi a La dolce vita di Federico Fellini

15-17 giugno 1960 L'Orestiade di Gassmann. In tre serate dal Teatro Greco di Siracusa, il Terzo Programma propone l'Orestiade di Eschilo: Agamennone, Coefore, Eumenidi nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. Protagonisti Vittorio Gassman, Olga Villi e Valentina Fortunato. La regia è dello stesso Gassmann e di Luciano Lucignani.

3 luglio 1960 Mutamenti negli schemi di trasmissione La Rete Tre estende la fascia dei suoi programmi musicali: sono previste nuove rubriche, cicli, pagine antologiche, riprese. I  Gazzettini regionali, in relazione, non saranno più trasmessi sulle stazioni del Terzo Programma a modulazione di frequenza ma concentrati sulle stazioni ad onda media del Nazionale e del Secondo in due spazi: 12.20-13.00 e 14.20-15.10.

6 luglio 1960. Massimo Ventriglia e Mario Bernardini sono i curatori di Trent’anni di allegria, rassegna di umoristi italiani. VI compaiono Metz, Marchesi, Manzoni, Simili, Guareschi, Brancacci, ma anche giornalisti e scrittori come Montanelli, Arbasino, Patti. Canzoni umoristiche d'epoca arricchiscono la passerella.

6-13 luglio 1960 A fronte della richiesta nel 1956 di Renato Angiolillo di Tempo TV collegata all’omonimo quotidiano romano, la sentenza della Corte Costituzionale n. 59 del 13 luglio 1960, (probabilmente redatta da Aldo Sandulli) a fronte della richiesta nel 1956 di Renato Angiolillo di Tempo TV collegata all’omonimo quotidiano romano, si pronuncia confermando la legitti­mità di riserva statale delle trasmissioni radiotelevisive e stabilendo l’esistenza di un “monopolio naturale” per la Rai data la ristrettezza dei canali disponibili, ma obbliga la concessionaria pubblica al soddisfacimento di due importanti presupposti in mancanza dei quali viene meno la stessa legittimità del monopolio: la disciplina della concessione deve poter garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso e deve essere assicurata l’obiettività dell’informazione

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